Ultime della sera: a Lucy Maud Montgomery

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Giugno 2020 19:33
Ultime della sera: a Lucy Maud Montgomery

Cara Lucy, nella tua carriera di scrittrice hai pubblicato un notevole numero di romanzi di formazione e dalla tua fantasia  sono scaturiti numerosi personaggi,  la più celebre è senz’altro Anna Shirley Cuthbert, protagonista di “Anna dai capelli rossi” o nota come  “ Anna of Green Gables”.  Questa piccola orfana dalle rosse  trecce,  un mucchio di lentiggini e con una straordinaria abilità nel comporre storie fantastiche è uno dei personaggi della letteratura per ragazzi che ho più amato.

Ogni elemento della natura e ogni evento della vita reale costituiscono per lei  “infinite possibilità di immaginazione” dalle quali prendono vita figure romantiche ed eroiche e trame avventurose e avvincenti; storie nascenti nello stesso modo in cui è venuta alla luce in te l’emozionante vicenda della piccola Anna. Anche tu hai provato un senso di pace e consapevolezza di un contatto con la natura forte e dirompente passeggiando  presso le immense distese verdi dell’Isola del Principe Edoardo dove è appunto ambientata la storia.

Lì hai vissuto parte della tua infanzia, con i nonni materni  che ti hanno allevata dopo la morte della tua cara madre. Quegli anni sono stati indubbiamente difficili e il personaggio di Anna Shirley riesce ad amplificare il senso di abbandono e la mancanza di un affetto pieno e completo che sicuramente avrai provato. La piccola trascorre i suoi pochi anni in orfanotrofio e a servizio presso famiglie numerose e disagiate  nelle quali le è negato il diritto di essere una bambina. Ben presto si trova a doversi occupare di neonati e di faccende domestiche molto gravose.

Quando finalmente giunge a Green Gables, conosce il calore di una famiglia , ma solo dopo aver dissipato tutti i pregiudizi che i genitori adottivi  e l’intera comunità conservano in modo irrazionale nei confronti degli orfani come lei. Anna deve accettare le loro accuse pur essendo innocente e i loro crudeli commenti sul suo aspetto fisico provato da anni di fatiche e di mal nutrizione. La ragazzina riesce a superare tutto grazie alla sua immensa capacità di coinvolgere , alla sua generosità e all’immaginazione che le fa dimenticare ogni preoccupazione o pensiero negativo.

Nella vita di uno scrittore alcuni personaggi acquistano vita propria e non vogliono saperne di essere messi da parte o dimenticati. Così Anna è rimasta accanto a te per molti anni e ritornando, quando ormai pensavi di non avere più nulla da dire su di lei. Andrea Camilleri affermò in un’intervista : ” Montalbano è un serial killer di eventuali altri personaggi. “ Così la ragazzina dai capelli rossi sembra rivolgersi proprio a te quando dice: “E’ un gran sollievo poter parlare quando se ne ha voglia e non sentirsi dire che i bambini vanno guardati ma non ascoltati”.

Tu hai saputo ascoltarla e raccontare al mondo le logiche e le problematiche dell’infanzia, di questa particolare e determinante fase della vita. Quante situazioni ci condizionano durante l’infanzia! Anche se in modo non assoluto e definitivo ci portano ad essere in un certo modo piuttosto che in un altro. Spesso il diritto di vivere un’infanzia felice viene negato , non soltanto per cause di povertà o disagi sociali o gravi malattie, ma purtroppo perché non è riconosciuta  da parte di molte famiglie l’importanza del gioco, che deve permeare tutte le dimensioni di vita del bambino, compresa quella relazionale.

Ma la situazione più triste è quella che si verifica quando si pretende dal bambino di essere ciò che non è e lo si fa sentire per questo sbagliato  piuttosto che unico e speciale. Tutto questo attraversa il contesto storico in cui tu hai vissuto e trova piena attualità qui ed ora, intrecciandosi con le difficoltà dei nostri giorni, di una società evoluta che non riesce ad accettare ancora la diversità degli esseri umani, che continua a rispondere ancora con violenza e legittimazione della violenza stessa, nella concezione che ci sono essere superiori ed esseri inferiori.

Grazie a scrittrici come te che hanno precorso i tempi denunciando una società abietta ed ipocrita, continuiamo ad insistere nel tentativo di migliorare e migliorarci. Infatti, come tu stessa hai affermato attraverso la tua cara Anna: “Dopo tentare e vincere, la cosa migliore è tentare e fallire”.   Josepha Billardello

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