Trapani, forte vento. Si sgancia il bacino di carenaggio. Cutrona (Cgil): “É scandaloso”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Marzo 2019 22:36
Trapani, forte vento. Si sgancia il bacino di carenaggio. Cutrona (Cgil): “É scandaloso”

A causa del forte vento da Nord la struttura galleggiante del porto di Trapani ha mollato l'ancoraggio finendo su di un aliscafo ormeggiato. Sul posto sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto di Trapani. La struttura mobile, di proprietà della Regione, spinta dalla Tramontana, si è spostata verso terra, finendo addosso ad un aliscafo che era attraccato li vicino. Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Cgil di Trapani Cutrona. “Al porto di Trapani l’imperizia e la lentezza della burocrazia continuano a fare danni rallentando lo sviluppo e l’occupazione”.

“E’ scandaloso – dice il segretario Cutrona – che dopo oltre un anno dalla fine dei lavori infrastrutturali del bacino non siano stati ancora avviati i lavori per la ricostruzione dell’impianto elettrico, vandalizzato negli anni di abbandono del cantiere, consentendo l’assegnazione della struttura, di proprietà della Regione siciliana. L’incidente di oggi - prosegue - è scaturito dall'incuria e dall’abbandono a se stesso di un bene pubblico per cui sono stati investiti e spesi milioni di euro, ma che oggi non è fonte di sviluppo e di occupazione di un settore nevralgico per l’economia del territorio”. Per  la Cgil di Trapani la questione del bacino di carenaggio è strettamente connessa a quella dell’area demaniale del Cantiere navale, dove il bando per l’affidamento è stato aggiudicato da una società che ha vinto la gara d’appalto, ma si attende da mesi che il Ministero dei Trasporti sottoscriva l’atto formale per assegnare dell’area.

“La vicenda del Cantiere navale di Trapani e del bacino di carenaggio – dice Cutrona – sta diventando infinita a scapito dell’economia del territorio e dei lavoratori, maestranze altamente qualificate che da otto anni attendono la riapertura della struttura. La politica e le Istituzioni dovrebbero adoperarsi per consentire la rapida ripresa e il rilancio delle attività di riparazione e di cantieristica. La realtà è, invece, quella che giorno dopo giorno il Cantiere e il bacino continuano a perdere pezzi”.

 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza