Il progressivo ritorno alla normalità che accompagna la fase 2 si traduce per molte persone in una ripresa della vita professionale, e, per chi si è trasferito per lavoro in città diverse da quella di origine, segna spesso il ritorno in case in affitto lasciate all’inizio del lockdown. Qualche suggerimento concreto per ripartire.
3 consigli utili per tornare a lavoro
La graduale riapertura delle aziende e degli esercizi commerciali pone i lavoratori di fronte ad una nuova realtà e ai dubbi su come affrontarla, e tre suggerimenti semplici ma concreti come questi possono rivelarsi preziosi.
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Distanziamento sociale
Oltre a ricorrere ai dispositivi medici, come guanti e mascherine, i lavoratori che iniziano a spostarsi utilizzando i mezzi pubblici o a muoversi regolarmente a piedi o in bici per recarsi in azienda, devono continuare a mantenere la distanza sociale, evitando assembramenti.
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Limitare interazioni e contatti con colleghi e clienti
Sebbene il desiderio di normalità sia intenso e spesso si accompagni all’istinto di riabbracciare fisicamente colleghi e clienti di vecchia data è necessario evitare. Non solo, è consigliabile limitare allo stretto indispensabile i contatti in azienda per ridurre il rischio di eventuali contagi.
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Orari flessibili
Per lavorare al meglio da casa è necessario avere una connessione internet ricaricabile senza abbonamento o vincoli, che consenta di svolgere al meglio le proprie funzione, come ad esempio quella di
Linkem: in questo modo l’azienda potrà affidare a chi richiede di lavorare da casa la consueta mole di lavoro, senza però essere per forza legata ad un indirizzo o alla propria residenza Ritorno a casa per lavoro, alcuni piccoli cambiamenti Il binomio aziende chiuse e niente stipendio ha messo in difficoltà molti lavoratori fuori sede che, non potendo sostenere l’onere di un affitto, hanno dovuto lasciare le abitazioni rifugiandosi nelle case natali delle zone di origine; la stessa situazione ha visto coinvolti studenti e stupendi-lavoratori.Il Comune di Roma per esempio ha predisposto un bonus affitto per chi ha visto una decurtazione del reddito di almeno il 30% a causa del Coronavirus. Non solo: per chi sta cambiando abitazione o ha in testa di farlo, serve flessibilità massima.
Per chi si appresta a ritornare nella propria regione sono al vaglio delle agevolazioni economiche. In Sicilia per esempio sono all’ordine del giorno dei provvedimenti di stretta attualità per garantire un prezzo fisso sui biglietti di viaggio per chi deve rientrare in regione a causa dell’emergenza sanitaria.