Sul “caro-pane in Città” silenzio. L’Amministrazione Cristaldi avalla però la turnazione domenicale dei panificatori

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Dicembre 2015 11:57
Sul “caro-pane in Città” silenzio. L’Amministrazione Cristaldi avalla però la turnazione domenicale dei panificatori

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una nota della ConfCommercio Mazara nella quale si legge: “Il Sindaco di Mazara, su proposta della Confcommercio Mazara, sentita la categoria dei Panificatori, ha emanato l’allegata Determinazione n° 195 del 26/11/2015, riguardante la turnazione domenicale dei Panificatori.

Detta determinazione è pubblicata sul sito del Comune e sarà pubblicizzata a mezzo tv e stampa, in modo che ogni consumatore o turista potrà sapere chi è aperto di turno. Così facendo, la categoria si è impegnata ad assicurare il servizio mantenendo aperto almeno un panificio per zona e pubblicizzandolo con il manifesto posto all’ingresso di ogni esercizio”.

Ecco cosa si legge nella determina firmata dal sindaco Nicola Cristaldi alla quale si riferisce la ConfCommercio: “….Preso atto che la decisione di apertura domenicale , festiva per la turnazione, prevista in via sperimentale per il periodo 18 ottobre 2015 al 29 maggio 2016, rappresenta la volontà di tutti i panificatori operanti nel territorio di Mazara Del Vallo , per come espressamente asserito dal rappresentante della Confcommercio di Mazara del Vallo e dell’associazione panificatori “ASS PAN” nella nostra nota del 23/10/2015; CHE l’iniziativa per come motivata, tiene conto della dignità degli operatori del settore, soprattutto di quelli a condizione familiare, legata ad aspetti psico-fisici, non trascurando comunque la produzione giornaliera di un prodotto alimentare primario; D E R M I N A Recepire il calendario di apertura domenicale e festiva per la turnazione elaborato , in via sperimentale con riferimento al periodo 18 novembre al 29 maggio 2016, dal Segretario della Confcommercio, Sezione di Mazara del Vallo, unitamente al Presidente dell’Associazione Panificatori “ ASS PAN “ , che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale”.

Sulla turnazione domenicale dei panificatori niente da eccepire, abbiamo però risposto alla email della ConfCommercio mazarese chiedendo spiegazioni in merito ad un problema sollevato da nostri molti lettori e che abbiamo affrontato da mesi, cioè il vertiginoso aumento del prezzo del pane in città. Non abbiamo ricevuto risposta. Ecco il testo della nostra mail alla ConfCommercio di Mazara:“Salve Direttore, in merito alla sua richiesta di pubblicazione, sarebbe più opportuno farci avere un comunicato ufficiale della ConfCommercio Mazara con dettagli sulla questione panificatori.

Inoltre Le chiedo chiarimenti in merito ad un presunto cartello dei panificatori mazaresi circa il prezzo del pane. Numerosi cittadini ci chiedono informazioni e di interessare le Associazioni dei consumatori ed il Garante per la Libera Concorrenza. Già in passato la nostra redazione si è occupata della questione e continuerà a farlo per dare voce a quanti cittadini soffrono di un vero e proprio disagio. Adesso ci hanno segnalato che in gran parte dei panifici il prezzo del pane è stato fissato a euro 2,40 al chilogrammo.

Oltretutto il pane non viene pesato come invece accade in altre Città. Crediamo che in questo periodo di grave crisi sia abbastanza oneroso per le famiglie sostenere un simile prezzo per un bene di necessità. Non è neanche plausibile la motivazione fornita in passato da alcuni panificatori sul fatto che il prezzo in altre Città sia superiore. Bisognerebbe anche valutare il prezzo della materia prima. Sarebbe importante garantire la libera concorrenza ad oggi non garantita attraverso un vero e proprio cartello di panificatori.

Confidiamo in una Vostra celere risposta a questa nostra email”.

Era il 2 agosto quando pubblicammo un primo articolo per denunciare il “Caro-pane in Città”. L'articolo fece a seguito delle lamentele di alcuni lettori cittadini in merito alla notizia divulgata dall'emittente Televallo circa il vistoso rincaro del prezzo del pane, a 2,40 euro al kilo, da parte di un'associazione di panificatori mazaresi sorta pochi giorni prima e denominata "Asspan" e che raccoglieva circa 40 panificatori mazaresi.

Allora l'Asspan scriveva "il nuovo prezzo è volto a tutelare i diritti dei lavoratori e delle famiglie che sono coinvolte nel settore e che vivono di tale attività, nonché a garantire alla cittadinanza un prodotto di qualità, igiene e garanzia sulla provenienza delle materie prime".

Comprensibili queste ragioni ma tanto –aggiungiamo noi- da creare un vero e proprio cartello dei panettieri mazaresi a danno dei consumatori finali, cioè quelle moltissime famiglie mazaresi che ad oggi riescono a malapena ancora a comprare il pane? E non si venga a dire che in altre realtà viciniore già si paga da tempo lo stesso prezzo, si dovrebbe valutare il contesto ed i costi effettivi di produzione.

Inoltre nella stessa nota l'Asspan intimava "aspre sanzioni nei confronti dei panificatori che venderanno il pane a un prezzo differente rispetto a quello stabilito"? Ma queste sanzioni secondo quale legge sarebbero comminate? Con quale autorità?

Avevamo fatto una ricerca in merito all'Associazione mazarese "Asspan" ed essa non sarebbe riconducibile all'Associazione Italiana Panificatori ed Affini (affiliata alla ConfCommercio) denominata con l'acronimo "ASSIPAN" (lo scorso 28 maggio ha costituito una sezione in Sicilia) altra cosa Asspan, insomma manca una "i": un semplice errore ortografico? O forse un tentativo per confondere i consumatori mazaresi che già sono costretti a pagare il pane non a peso ma a pezzatura: si chiede un chilo di pane e si compra due filoni senza avere certezza che ognuno pesi mezzo chilo.

Sulla questione avevamo contattato il presidente del Sindacato dei Consumatori Adoc Trapani, il compianto (venuto a mancare pochi mesi fa) Giuseppe Amodeo, il quale aveva così dichiarato: "ho già ricevuto lamentale di consumatori in merito alla questione ed invierò nelle prossime ore una nota all'Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato per far cessare l'atteggiamento assunto dai panificatori mazaresi, i quali, incuranti della normativa vigente in materia di concorrenza e libero mercato, L.

10 ottobre 1990 n.287, hanno costituito un cartello giustificando l'aumento del prezzo con i maggiori costi di produzione, il prezzo del grano però mi risulta abbassato e uguale agli anni scorsi. Inoltre persiste la mancata pesatura del pane all'atto della vendita, anche questa è una pratica da eliminare ". Successivamente Amodeo aveva dichiarato: “In tutta l'Europa è sancito il principio libera concorrenza, la direttiva europea è stata recepita dalla nostra legislazione; siamo in Europa o no? Comunque l'Autorità Garante non scherza, ricordiamo che stiamo parlando di un prezzo imposto ad una città di oltre 50.000 abitanti; già alcuni anni fa le associazioni dei panificatori erano state condannate dal Garante ed invitate a rimuovere le condizioni ostative alla libera concorrenza per aver fatto cartello sul prezzo del pane in provincia di Trapani".

Probabilmente l'azione dell'Adoc e l'assicurazione dell'intervento pervenuta dall'Autorità Garante avevano sortito qualche effetto visto che in molti panifici mazaresi non fu più esposta la locandina, dove oltre al logo dell'Asspan (da non confondersi con l'Assipan nazionale) vi era anche quello della CNA di Mazara del Vallo, indicante i prezzi del pane, dal tradizionale mezzo chilo (spesso non pesato) ai panini etc..

Sempre nell’agosto 2014 contattammo l'assessore comunale alle Attività Produttive e Commercio, Vito Vassallo, il quale confermò: "ho ricevuto lamentele da parte di cittadini in merito a questa decisione dei panificatori. Ricordo che non vi è nessuna direttiva della Polizia Municipale che impone il prezzo del pane. Assicuro fin d'ora –aggiunse Vassallo- che nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti di questa associazione e i panettieri mazaresi per cercare una soluzione per venire incontro a tutti i cittadini mazaresi, compresi loro, ed in regola con la normative di legge". Non se ne seppe più nulla.

Di fatto centinaia di famiglie mazaresi che si lamentano per l'esoso prezzo del pane (anche loro soffrono la crisi) si organizzarono facendo il pane in casa, del resto come si dice "di necessità si fa virtù".

Francesco Mezzapelle

06-12-2015 12,45

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