Stato di abbandono e degrado dei nuovi fabbricati dell’ex scalo merci della stazione di Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Dicembre 2015 10:52
Stato di abbandono e degrado dei nuovi fabbricati dell’ex scalo merci della stazione di Mazara del Vallo

Opere realizzate con soldi pubblici e che rischiano di andare persi a causa della cattiva manutenzione degli spazi. Questo è quanto sta accadendo nell’area dell’ex scalo merci della stazione ferroviaria di Mazara del Vallo e che la nostra redazione ha evidenziato attraverso delle immagini ed un video.

Era il 2005, allora ad amministrare la Città vi era il sindaco Giorgio Macaddino che, attraverso alcuni comunicati, dichiarò la piena sinergia stabilita con la Rete ferroviaria Italiana spa (RFI) per la riqualificazione dell’area dell’ex stazione merci di Mazara del Vallo, meglio conosciuta come “Piccola”.

La RFI infatti aveva pubblicato un bando di gara per lavori di ristrutturazione dei fabbricati di stazione, messa a norma degli impianti e restauro dei fronti storici del fabbricato viaggiatori della stazione di Mazara del Vallo, per un importo complessivo di oltre un milione 600 mila euro. I lavori si dovevano concludere entro 450 giorni dalla consegna.

In quella nota la Giunta Macaddino plaudiva all’inserimento di Mazara del Vallo nel progetto “Pegasus”, la cui missione era la valorizzazione a fini commerciali degli spazi e dei fabbricati di stazione, il ripristino delle caratteristiche architettoniche dei fabbricati, la riorganizzazione degli spazi di stazione, in coerenza con una moderna concezione delle stesse.

Nella stessa nota il sindaco Macaddino e l’allora assessore all’Urbanistica Francesco Truglio dichiararono: “I buoni rapporti tra RFI e Comune di Mazara del Vallo si sono concretizzati con la riapertura- avvenuta lo scorso dicembre dopo molti anni - della zona dell’ex scalo merci che è in comodato d’uso gratuito al Comune, utilizzata come area di parcheggio per i cittadini, in attesa dei lavori di ristrutturazione. Il progetto di tali lavori è stato esaminato in tempi rapidi dagli uffici comunali competenti, con il via libera della commissione edilizia comunale.

L’operatività dimostrata, unita alla metodologia usata – sottolineò Truglio – dimostrano come la soluzione ai problemi di recupero di alcune aree della nostra Città, passa attraverso la possibilità di dare risposte certe agli interlocutori. Trasformare le aree di stazione in luoghi polivalenti dotati di centri commerciali e culturali, poli di attrazione dell'intera città servita (nuova piazza civica) è l’obiettivo dei lavori, che saranno effettuati nella stazione di Mazara del Vallo con grande beneficio per il rilancio del centro cittadino mazarese”.

Successivamente con una nota del 18 aprile 2006 la stessa Amministrazione Macaddino annunciò l'inizio dei lavori con la consegna, da parte della RFI all’A.T.I. Carollo Carmelo (capogruppo), dei relativi spazi per il restyiling dei fabbricati della stazione ferroviaria di Mazara. Nello specifico i lavori riguardavano: ristrutturazione del fabbricato viaggiatori; ricostruzione del fabbricato servizi; ristrutturazione dell’ex magazzino merci; sistemazione a verde, nuovi marciapiedi, parcheggio e percorsi pedonali, impianti di illuminazione.

Quei lavori furono finiti in 450 giorni e quell’area un tempo abbandonata apparve riqualificata con dei locali molto belli coniugando il vecchio stile delle stazioni con architettura moderna, il tutto circondato da un’ampia area verde con palme, ulivi, piante aromatiche etc.

Ad oggi purtroppo quegli edifici e quel verde sta scomparendo sotto i colpi dell’inerzia, dell’abbandono, e del degrado (vedi video e foto n.1 e 2); la folta vegetazione selvaggia sta ricoprendo gli spazi procurando danni anche alla pavimentazione. Come se non bastasse, l'area è facilmente accessibbile per vandali, vedi qualche vetro danneggiato. Ultimamente alcuni cittadini hanno sentito dei boati, probabilmente giovani che fanno scoppiare ordigni artiginali, provenire proprio da quell'area dove peraltro vi sono cartelli che ne indicano la videosorveglianza.

La RFI ha tentato in tutti i modi, anche con affissioni di manifesti, di affittare questi locali, sono 4 vani, ed ad prezzo non alto. Purtroppo nessun privato si è fatto avanti; chissà forse la crisi ha disincentivato tale possibilità.

Ci chiediamo però dove finita quella sinergia fra il Comune di Mazara del Vallo e la RFI per l’utilizzo pubblico di quegli spazi? Perché la successiva Amministrazione, guidata dal sindaco Nicola Cristaldi a partire dal 2009, non riprese quei contatti per la concessione in comodato d’uso di quei locali al fine di una loro trasformazione in centro di aggregazione e culturale?

Francesco Mezzapelle 

11-12-2015 11,50

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