Ad estate già iniziata, stabilimenti balneari rimontati, nella lunga spiaggia di Tonnarella si nota un desolante stato di abbandono e di degrado per la mancata rimozione delle alghe e pulizia della bianca sabbia. Quasi si volesse mandare all’insipienza la spiaggia da sogno di generazioni e generazioni di mazaresi e di turisti e la allegra bagnarola di giochi di bambini nei bassi fondali del mare. Prevalgono silenzio e vaghezza della Pubblica Amministrazione. Di fronte a questa fotografia evidente ed impietosa il Dipartimento territoriale de Il Duemila rileva con franchezza che occorre recuperare il senso di responsabilità a tutela dell’interesse pubblico utile anche a ricadute positive di turismo.
Fino ai primissimi anni di questo secolo si pianificavano anzi tempo le varie fasi della pulitura, si istallavano cabine igieniche e passerelle in legno fino alla riva nella intera spiaggia libera. Oggi, è certamente ammirevole l’attenzione di cura alla cosiddetta pubblica e breve spiaggia in città, allargata artificialmente nel tratto iniziale. Però questo continuo falò di auto esibizionismo della classe dominante non può cancellare la storia di uno dei paradisi di sabbia bianca del Mediterraneo come Tonnarella.
Sarebbe una grave sconfitta per lo stesso Comune, una grave perdita per Mazara. Interprete del disagio e del sentimento di debolezza che vivono abitanti residenti e quelli estivi e famiglie di bagnanti, il Dipartimento di studi strategici e territoriali de Il Duemila invita l’Amministrazione Comunale a mettere in opera senza ulteriore rinvio gli interventi progettuali di rimozione delle alghe e di pulizia giornaliera alla spiaggia di Tonnarella possibilmente con cabine igieniche e passerelle in legno fino al mare.
Sollecita la disinfestazione, sperando che non avvenga come l’anno scorso ad agosto, la potatura delle palme vecchie e nuove sul Lungomare Fata Morgana e la cura e funzionalità delle fontanelle ancora rimaste utilizzate dai bagnanti della spiaggia libera. Istituto di ricerca Il Duemila
