Sempre più antenne di telefonia, grandi e piccole: lobby affaristica in città?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Luglio 2014 10:24
Sempre più antenne di telefonia, grandi e piccole: lobby affaristica in città?

La scorsa estate l'avevamo lasciata in costruzione, adesso sembra quasi completata e pronta ad entrare in funzione. Si tratta di un traliccio alto trentacinque metri per la diffusione di un servizio di connettività banda internet tramite tecnologia "hiperlan";

i lavori sono stati commissionati da una società romana operante nel settore delle comunicazioni .

L'impianto si trova molto vicino alle abitazioni di C/da Serroni Cartuboleo (vedi foto 1 e foto 2 fornite da un cittadino residente). La costruzione della grossa antenna era stata segnalata lo scorso anno alla Procura della Repubblica ed all'Ufficio comunale di competenza da un gruppo di cittadini residenti nella vicinissima via Angela La Marca, alcuni di essi affetti da problemi cardiaci e portatori di stimolatori cardiaci.

In un primo tempo il Comune aveva comunicato l'interruzione dei lavori che poi erano però ripresi nonostante l'interessamento della Polizia Municipale. La segnalazione dell'impianto, da parte di un legale, era stata inoltrata anche all'Enac in quanto esso ricade in un'area limitrofa a quella dell'eliporto "Don Pino Puglisi" di via Rosario Ballatore e destinato all'elisoccorso ed all'attività della Protezione Civile Regionale, l'impianto risulterebbe potenzialmente impattante per la navigazione aerea nell'intera area circostante l'eliporto.

Sulla questione era stata presentata, ma mai approvata, il 22 aprile scorso in Consiglio comunale, una mozione firmata da parte della allora Commissione consiliare "Ambiente". "Bisogna rimuovere le stazioni radio base abusive site all'interno dell'abitato ed invitare –vi era scritto- i gestori ad installarle distanti dalle abitazioni, oltre 500 metri, così come emerge da studi scientifici. La stragrande maggioranza (44 su 51) delle stazioni radio base, cioè le antenne –si leggeva nella stessa mozione- sono all'interno del perimetro urbano. Il regolamento comunale (art. 10) dice chiaramente che "per gli impianti esistenti già installati su aree di privati nel centro urbano, i gestori dovranno attivarsi alla loro rimozione e rilocalizzazione non oltre un anno dall'entrata in vigore del regolamento".

Le antenne sono sempre allo stesso posto, cittadini proprietari dell'area d'installazione incassano un canone in molti casi oltre le 1.000 euro al mese. Infine nella stessa mozione si avvertiva: "le compagnie telefoniche avrebbero dovuto rendere noto agli uffici comunali competenti quali installazioni intendano fare per l'anno successivo: il piano annuale –come prevede l'art.4 dello stesso regolamento- doveva essere pubblicato all'albo comunale e, ove possibile, sul sito internet del Comune, ma di tutto questo, ad oggi, non c'è traccia alcuna". Con la mozione si chiedeva infine all'Amministrazione comunale di attivare azioni legali di fronte alle inadempienze".

Negli ultimi 10 anni sono sorte moltissime antenne misteriose, in tutte le zone della città, fra i tetti di alcuni palazzi ma anche di abitazioni a due piani, adiacenti perfino ad edifici scolastici o piantate in terreni recintati.

Qualche anno fa era sorto un movimento spontaneo che raccoglieva associazioni ambientalistiche e cittadini sensibili alla problematica delle emissioni delle onde elettromagnetiche. Stranamente il dibattito si era affievolito dopo l'approvazione del Consiglio comunale il 30 novembre 2009 del "Regolamento urbanistico/edilizio relativo alla localizzazione per gli impianti di telefonia mobile". Purtroppo, nonostante il Regolamento, di fatto non vi è un controllo circa l'installazione di nuovi impianti. Eppure nello stesso Regolamento risulta chiaro che nei casi di inadempienza entro 90 giorni, infatti, bisogna revocare le autorizzazioni.

Torniamo pertanto a domandarci: vi è forse un tentativo di legittimazione di una lobby di privati cittadini in affari, in barba ai regolamenti, con le società di telecomunicazioni? E' possibile che nella realizzazione di un impianto del genere, ma come di altri tipi, non si interpelli, magari dando adeguate spiegazioni, la popolazione residente che deve supinamente piegarsi alle decisioni di pochi interessati

Francesco Mezzapelle

08-07-2014 12,00

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