Sanità allo sbando: e adesso il “ping-pong” da Castelvetrano a Mazara per gli esami radiologici?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Giugno 2016 16:28
Sanità allo sbando: e adesso il “ping-pong” da Castelvetrano a Mazara per gli esami radiologici?

Prosegue il viaggio nella sanità trapanese che tra luci ed ombre arranca nell'erogazione di prestazioni dignitose ai pazienti che l'incappano, loro malgrado, nelle strutture sanitarie trapanesi.Riflettori ancora acceso nei cosiddetti ospedali riuniti di Mazara del Vallo e Castelvetrano.

Continuiamo a registrare disfunzioni che mal si legano col primario diritto del cittadino ad una prestazione sanitaria dignitosa. Altro che sanità funzionante modello di efficienza.

Anche oggi siamo costretti a raccontare una spiacevole novità che riguarda il funzionamento del presidio ospedaliero di Castelvetrano.

Da quanto appreso, una circolare interna della Direzione sanitaria del nosocomio selinuntino avrebbe stabilito che nei giorni di carenza del personale medico in Radiologia, i pazienti, stante a quanto prevederebbe la citata disposizione, dovrebbero essere trasportati al pronto soccorso di Mazara del Vallo per essere sottoposti agli esami diagnostici prima di far ritorno a Castelvetrano.

Se quanto appreso dovesse risultare a vero ci troveremmo di fronte ad una pratica per niente garantisca per il malato. Chi può garantire la presenza in qualsiasi momento di emergenza dell'ambulanza per spostare eventuali pazienti in situazioni gravi che dovessero presentarsi al pronto soccorso di Castelvetrano? Chi può valutare gli eventuali effetti di questo ping pong tra Mazara e Castelvetrano sui casi salva-vita?

Ancora una volta l'evidenza dei fatti narra una realtà, delle condizioni della sanità siciliana, diversa dalla sbandierata sanità pubblica d'Eccellenza che troppo semplicistiche più di un politico locale ha dato sfoggio nel recente passato. La carenza di personale medico, sanitario e ausiliario c'è e si vede. È sufficiente frequentare per qualche giorno le corsie dei reparti al Presidio ospedaliero di Castelvetrano per rendersene conto. Per non parlare di Mazara dove un ospedale non c'è. Così non va! Non è umano e non è accettabile.

Non si può sacrificare la salute dei cittadini per perseguire il fine del risanamento della spesa sanitaria.Lo ribadiamo, risparmiare si può e si deve fare purché questo non si riversi sulla pelle dei cittadini. Abbiamo già raccontato nei giorni scorsi della necessità di aumentare la sicurezza nel nosocomio Castelvetranese preda, spesso, di notte, di tossici che fanno man basse di ciò che trovano. È la portineria da sola non ce la fa ad arginare questo fenomeno che di tanto in tanto si presenta.

Quel che dobbiamo aggiungere è i troppi casi di intervento nelle corsie delle forze dell'ordine per evitare il peggio a medici, infermieri e parasanitari oggetto di minacce nell'esercizio della funzione pubblica.La gente esasperata da un lato ed medici, pochi e con pochi mezzi, dall'altro si ritrovano ad essere contrapposti come se il bisogno del primo non fosse la missione dell'altro.

Una contrapposizione paradossale e figlia di una politica incapace di governare la sanità siciliana che genera una miscela esplosiva che mette a repentaglio il personale e questo è inammissibile.

Il giusto mix di personale, strumenti, apparecchiature, struttura accogliente ed efficiente è quello che serve per un buon approccio con il cittadino che si avvicina al presidio ospedaliero non per curiosità ma per necessità.Chi fino ad oggi ha fatto orecchie da mercante si renda conto che così non può andare.

Prima che ci scappi il morto si intervenga per garantire all'ospedale di Castelvetrano gli strumenti idonei per asserire un bacino di oltre 100 mila abitanti. Con la salute non si scherza. Le facili promesse ed il politichese, linguaggio in voga nella prima Repubblica, è l'ora che vengano messe da parte per sempre.

Francesco Mezzapelle

08-06-2016 18,00

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