San Valentino fra leggenda, realtà e…”invenzione consumistica”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Febbraio 2019 13:11
San Valentino fra leggenda, realtà e…”invenzione consumistica”

Il 14 Febbraio si festeggia “San Valentino”. C’è chi, in quanto credente, commemora in questo giorno San Valentino da Terni, considerato il protettore degli innamorati e degli epilettici; chi, invece, festeggia l’Amore in tutte le sue sfaccettature. Le città si riempiono di fiori, cuori, peluche e bigliettini con su scritto frasi d’amore. Ogni cosa si tinge di rosso e sa di poesia. Si festeggia l’Amore, quello cantato, raccontato, vissuto. Si festeggiano le emozioni in una giornata interamente dedicata a questo.

Ma perchè proprio il 14 febbraio e non un giorno qualsiasi? Del resto, si sa, l’Amore va festeggiato ogni giorno, non serve una data a ricordarne l’importanza. Ebbene, le origini di questa ricorrenza sono un miscuglio tra leggenda e realtà, un intreccio di storie diverse che lasciano spazio alla fantasia, ma che, al tempo stesso, ci consentono di conoscere la vera storia di colui che in tale giorno viene commemorato. San Valentino, fu vescovo della Chiesa cattolica e martire cristiano.

Nacque a Terni nel 176 d.C. in una famiglia di origine patrizia. All’età di soli 21 anni fu consacrato vescovo. Fu convertito al Cristianesimo e dedicò la sua vita a far conoscere la fede cristiana, a diffonderne i principi, in un momento storico nel quale tutto ciò appariva impossibile e nel quale i Cristiani venivano perseguitati e uccisi. Religione alla quale cercò di convertire anche l’imperatore Claudio II detto “Il Gotico”. Tentativo inutile e azzardato. Infatti, lo stesso Claudio II lo costrinse ad abiurare la propria fede ma San Valentino non accettò, venne arrestato e condannato a morte.

Graziato, poi, dallo stesso imperatore, venne successivamente arrestato per ordine del suo successore, ovvero, l’imperatore Aureliano. Condotto fuori dalla città, all’età di 97 anni, precisamente il 14 febbraio del 273 d.C. San Valentino venne decapitato e sepolto sulla collina di Terni, presso la Via Flaminia. I suoi resti sono attualmente custoditi presso la Basilica sita nello stesso luogo. Sono tante le leggende sulla sua morte. Secondo la più antica, San Valentino sarebbe stato decapitato a seguito della celebrazione delle nozze tra Cristiana Serapia e il legionario romano Sabino.

Si narra, infatti, che la Serapia fosse gravemente malata, che le sue nozze col Sabino fossero state ostacolate dai genitori di lei e che il Santo, per realizzare il sogno d’amore dei due li avesse sposati e, per tale ragione, fu condannato a morte. Un’altra leggenda narra che San Valentino, compì un miracolo donando nuovamente la vista alla figlia cieca del carceriere. Donna alla quale fu profondamente legato e segretamente innamorato e alla quale, sul punto di essere decapitato, lasciò un messaggio con su scritto “Dal tuo Valentino”, in ricordo del sentimento nutrito nei confronti della stessa.

Un’altra ancora narra che il Santo, mentre passeggiava, vide una giovane coppia litigare. Regalò loro una rosa in segno di riconciliazione e i due riuscirono a mettere da parte la rabbia e a ricongiungersi per sempre. Oggi, moltissime coppie, in segno d’amore e di eterna promessa, prima delle nozze o il 14 febbraio si recano a Terni con la speranza di rendere la loro unione immutabile, scambiandosi promesse d’amore incondizionato. Che si tratti di leggenda o realtà, al di là delle diverse considerazioni che si possano avere in merito a questa tradizione, l’Amore va festeggiato.

Ogni giorno, ogni singolo momento, in qualunque forma, di qualunque tipo esso sia. Non commercializzato, ma ricordato attraverso piccoli gesti e piccoli doni. “Che l’Amore possa essere il filo conduttore della vostra esistenza” e che in qualunque forma esso si manifesti sia alla base di ogni vostra scelta. Buon San Valentino a tutti! Alessandra Fazio

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