SALEMI – Ancora un cane ucciso a Salemi, è “caccia” al colpevole o ai colpevoli?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Febbraio 2016 19:08
SALEMI – Ancora un cane ucciso a Salemi, è “caccia” al colpevole o ai colpevoli?

Negli ultimi giorni a Salemi è caccia al colpevole o ai colpevoli delle uccisioni di cani. Domenica pomeriggio ancora un’altra notizia di un cane vittima dell’ignobile pratica. Un cane maschio, simil pastore tedesco, taglia media, è morto avvelenato in zona Pio la Torre. Il cane aveva un collarino tipo antipulci grigio scuro. Nei giorni scorsi un pastore tedesco femmina era stato ucciso con un colpo di fucile e abbandonato nella piazza principale della cittadina. La persona che ha compiuto il malsano gesto era a bordo di un auto, e secondo una prima ricostruzione si sarebbe accostato all’ingresso della via Brandi lasciando il corpo esanime dell’animale in Piazza Libertà e fuggendo subito dopo; importanti elementi possono essere ricavati dal sistema di videosorveglianza.

Si attende dunque lo sviluppo delle indagini per risalire al responsabile e alle cause del gesto.Ma si aprono una serie di interrogativi sulle morti che sono avvenute nell' ultimo mese a Salemi. Ben 7 cani uccisi, con modalità diverse ma tutti in maniera crudele e tutti privi di microcip. Tre i cani ritrovati giorno 5 gennaio in un canalone a Ulmi, due delle quali femmine, tutti feriti a morte. Due i cani ritrovati al bosco di Polizo dieci giorni dopo, a cui si aggiunge adesso il pastore tedesco.

Difficile non pensare che sia un “messaggio” o una "risposta" dietro questi gesti efferati, difficoltoso stabile il movente.Attualmente tutte le domande sono senza risposta, di certo le ipotesi assurgono tutte al fenomeno del randagismo, un malessere sociale che coinvolge tutti, privati e non, e alle quali qualcuno o alcune persone stanno reagendo in un modo personale. Crescono a dismisura le denunce da parte di pastori costretti a dormire negli ovili a causa dei danni perpetrati dai randagi in branco che uccidono anche oltre i trenta capi di bestiame a volta.

Fortunatamente, per i pastori che raramente riescono ad avere un risarcimento danni dalla regione, il Comune dispone le fosse per il seppellimento delle carcasse, facendo risparmiare agli allevatori il costo dello smaltimento.Gli stessi pastori, amici degli animali, condannano questi gesti delle ultime settimane. La soluzione alla problematica potrebbe essere data da interventi di mirati, con prestazioni sanitarie a macchia come la sterilizzazione dei randagi che placa la loro aggressività, ma anche la microcippatura coatta che eviterebbe gli abbandoni e porterebbe anche i proprietari, qualora ci fossero, a denunciare la scomparsa del proprio amico a quattro zampe.

Nell’attesa che venga aperto il rifugio sanitario per i cani in città, crescono le indagini da parte degli inquirenti su quello che sta diventando un vero e proprio giallo.Francesco Mezzapelle

11/02/2016

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