Ripascimento del litorale mazarese, per l’ing. Tallo arriva la smentita: non è stato presentato alcun progetto. E intanto a Tonnarella…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Luglio 2018 15:00
Ripascimento del litorale mazarese, per l’ing. Tallo arriva la smentita: non è stato presentato alcun progetto. E intanto a Tonnarella…

Emergono novità in merito al mancato finanziamento per l’opera di ripascimento delle coste mazaresi. Proprio su questo portale, nel marzo 2018, erano state pubblicate le ragioni dell’ing. Leonardo Tallo, professionista di riferimento del Dipartimento Opere Marittime Sicilia-Calabria cui il comune di Mazara aveva affidato la pratica relativa a questo tipo di progetto, elaborato dal geometra Mario D’Agati, con l’opportunità di rientrare nei fondi comunitari Po-Fers 2014-2020 Asse 5 Azione 5.11/A.

Secondo l'ing. Tallo, il respingimento della proposta progettuale da parte della Regione sarebbe dovuto ad una questione di “priorità” che in questo caso avrebbe avuto la costa del messinese dove, secondo quanto pronunciato dallo stesso Tallo: “…il rischio delle vite umane sarebbe altissimo […]; il rischio delle vite umane e i beni residenziali danno un punteggio superiore nella valutazione…” per cui “…è giusto far passare avanti i progetti che guardano al numero di morti”.

Questa tipologia di finanziamento, per il quale la Regione Sicilia aveva stanziato ben 155 milioni di euro, prevedeva una prima tranche di 31 milioni a quei Comuni che avessero superato il primo step, ovvero quello della verifica delle documentazioni tecniche e progettuali, oltre all'inserimento dei dati nella piattaforma Rendis (Repertorio Nazionale Interventi per la protezione del Suolo). Ad oggi, stando a quanto pubblicato sul web dal sito topbtw.com però, la realtà apparirebbe differente.

Infatti, il Comune di Mazara del Vallo, sulla piattaforma Rendis non avrebbe inserito alcun dato. In più, la commissione incaricata di confermare i finanziamenti ai Comuni in regola con la presentazione della documentazione tecnica non è ancora operativa. Un dato attuale, che smentirebbe quanto affermato dall’ingegner Tallo quattro mesi fa e che, se messo insieme all’episodio della mancata presentazione in un primo momento del rinomato progetto riguardante il famoso “play ground” di via Belgio, pone quantomeno seri interrogativi sulla reale efficienza degli addetti ai lavori dei rispettivi uffici comunali.

Sta di fatto, che il danno nei confronti di Mazara e del suo litorale resta. Infatti, quest’anno, lungo la spiaggia del lungomare Fata Morgana, in località Tonnarella, alcune attività ristorative balneari non hanno preso il via a causa dell’erosione dei tratti di spiaggia interessati dall’avanzamento delle onde marine, il quale avviene lungo tutto l’arco dell’anno e che quindi potrebbe essere soggetto in tempo a misure di prevenzione. Un fenomeno, la cui causa, secondo ad alcuni pareri scientifici, risiederebbe nella presenza della diga soffolta realizzata dalla Snam per proteggere le tubazioni del gasdotto in arrivo dall'Algeria.

Attività ristorative, che il prossimo anno rischiano di perdere la concessione demaniale e i cui titolari potrebbero avanzare richiesta di risarcimento al comune di Mazara. Se le cose stanno così, dunque, a chi gioverebbe la mancata presentazione di un progetto atto a migliorare le condizioni delle coste mazaresi? Forse a qualcuno facente capo a superpotenze economiche ed all’imprenditoria locale interessa da vicino la vicenda e quindi sarebbe ben attento affinché tali progetti arridano alla propria causa? In attesa di sapere se Mazara in futuro continuerà a poter disporre delle proprie spiagge e quindi attrarre sempre più turisti, confidiamo sul fatto che, come annunciato sempre quattro mesi fa dallo stesso ingegner Tallo: “…ci saranno altri fondi a disposizione per occuparci del litorale di Mazara, l’importante è avere un progetto che faccia il suo iter…” e stavolta speriamo per davvero.

Tommaso Ardagna

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