Starebbe valutando la seria possibilità di ricorrere in Corte di Cassazione Biagio Foderà, il finanziere mazarese al quale la Corte di Appello di Palermo lo scorso luglio ha dimezzato a tre anni la pena inflitta nel dicembre del 2016 dal Tribunale di Marsala a seguito del processo nel quale lo stesso Foderà accusato di lesioni gravissime nei confronti della moglie, la mazarese Antonia Castelli. Secondo il suo legale, l’avv. Giovanni Lentini, vi sarebbero infatti motivi di legittimità che consentirebbero l’esame da parte della Cassazione favorevole all’imputato; ad ogni modo per la decisione definitiva in merito al ricorso si attendono le motivazioni della sentenza della Corte di Appello.
In un altro processo per maltrattamenti in famiglia, nei confronti dell’ex coniuge, lo stesso Foderà è stato assolto in primo grado, con sentenza passata in giudicato, perche il fatto non sussiste; il pm Giulia D’Alessandro aveva chiesto la condanna dell’imputato alla pena di tre anni. Nella sentenza il giudice, il dott. Matteo Giacalone ha scritto: “conclusivamente, stante la situazione di fatto complessivamente emersa all’esito dell’istruttoria dibattimentale, le dichiarazioni della Castelli non superano il necessario vaglio di attendibilità per assurgere a rango di prova idonea a supportare una pronuncia di condanna, tenuto conto della debolezza e contraddittorietà delle prove dedotte a sostegno dell’accusa di maltrattamenti, inidonee a superare la presunzione di colpevolezza e la regola di giudizio dell’’al di là di ogni ragionevole dubbio’”.
Lo stesso giudice Matteo Giacalone ha assolto altri tre imputati accusati di favoreggiamento personale.
Francesco Mezzapelle
