Randagismo in città: fenomeno istituzionalizzato

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Settembre 2014 07:00
Randagismo in città: fenomeno istituzionalizzato

Ritorniamo, purtroppo a parlare di randagismo, e lo facciamo all'indomani della notizia di un cittadino mazarese che ha riportato diverse contusioni nel tentativo di sfuggire all'aggressione di 4 cani presso il porto nuovo. Il randagismo imperversa in tutte le parti della città.

Attenzione, Mazara del Vallo non è l'unica città che soffre il fenomeno, però forse è l'unica che l'ha istituzionalizzato, nel senso che i cani randagi considerati aggressivi una volta individuati sono portati presso il nuovo rifugio comunale di contrada Affacciata, controllati, sterilizzati (almeno così ci viene comunicato) e poi, con apposita ordinanza sindacale, rimessi in giro nel territorio comunale.

Non mancano le "stranezze", alcuni cittadini residenti nella via Santa Caterina hanno segnalato infatti che alcuni cani riportati in giro dal servizio comunale operante nel Rifugio portavano al collo un collarino, alcuni di colore blu, altri rosso. Dopo qualche ora però sistematicamente i cani, che sostano ormai in branco nel tratto della Via Santa Caterina che porta a piazzetta San Basilio vengono visti tutti senza collarino di riconoscimento; questo si ripete periodicamente. Ci sarà forse un ladro di collarini? Difficile crederci, resta il mistero.

Comunque sempre più numerosi i cittadini che lamentano la presenza pericolosa di orde di cani randagi nel centro urbano ed in periferia. Li vedi in branco avanzare lungo le strade, riposarsi nelle piazze principali e spesso rincorrere qualche cittadino che ha avuto la felice idea di farsi una corsa sui lungomari est o ovest della città. Quest'estate è capitato spesso di assistere a scene "raccapriccianti", ad esempio in via San Giuseppe una sera un'intera famiglia uscita in bicicletta stava procedendo verso piazza della Repubblica quando è stata rincorsa dai cani che ringhiavano in maniera minacciosa, la rincorsa si è arrestata davanti ad una coppia che portava la carrozzella con la loro bimba, insomma i due capofamiglia hanno dovuto far scudo con il proprio corpo per arrestare la rabbia dei cani, poi altre persone sono intervenute per allontanare il branco.

Questa la scena nel centro città in piena estate.Cani randagi lo scorso anno scolastico sono stati notati anche all'uscita dei ragazzi delle scuole (vedi foto n.1), guardati "in cagnesco" e con molta apprensione dai genitori. Insomma una presenza costante nella vita dei cittadini.

In questo scenario il nuovo rifugio sanitario per cani di via Rosario Ballatore, in contrada Affacciata, nell'area dell'ex mattatoio appare inadeguato. Vogliamo così ricordare che il Rifugio è stato realizzato con un investimento di 227 mila euro ed inaugurato lo scorso novembre alla presenza dell'intera Amministrazione comunale e dei vertici dell'Asp di Trapani che gestisce l'annesso laboratorio veterinario e l'anagrafe canina. L'Amministrazione comunale ha deciso di gestire la struttura "in house".

E' una struttura in grado di ospitare soltanto 77 cani, che potranno essere accuditi e curati in attesa di essere adottati. I randagi dovrebbero essere qui trasferiti, registrati, controllati, sterilizzati e reimmessi nel territorio; la sterilizzazione garantirebbe la non riproduzione e quindi la diminuzione del randagismo che però nei fatti, dalle segnalazioni, sembra un fenomeno in crescita (vedi foto n.2 con cani randagi sul lungomare Mazzini). Come assicurato nel corso dell'inaugurazione, i cani che portati al rifugio (come e quando avviene il loro prelievo dal territorio?) si mostreranno aggressivi saranno invece trasferiti al canile Ri.ca.ra di Caltanissetta.

Ricordiamo, inoltre, che il Comune paga annualmente, da dodici anni, più di 200.000 euro l'anno per usufruire dei servizi dello stesso canile Ri.Ca.Ra  dove ricoverati i cani mazaresi considerati aggressivi. Perché nessun amministratore ha pensato in questi anni di investire in una struttura adeguata al fenomeno tutti questi soldi pagati invece al Ri.Ca.Ra?

Francesco Mezzapelle

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