Petrosino – Stipendi arretrati di Belice Ambiente. Il sindaco chiede l’intervento della Regione

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Febbraio 2014 14:00
Petrosino – Stipendi arretrati di Belice Ambiente. Il sindaco chiede l’intervento della Regione

L’Amministrazione Comunale di Petrosino ha inviato un sollecito al Presidente della Regione Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale all’Energia e ai Servizi Nicolò Marino, in merito alla vicenda del pagamento degli arretrati  dei trecento dipendenti di Belice Ambiente Spa.  Il Comune di Petrosino è stato uno dei pochi comuni a beneficiare della legge regionale che consentiva di usufruire di un’anticipazione per il pagamento dei debiti pregressi. Il Comune ha, infatti, avuto accordato 1.728.000,00 euro, e di recente ha ricevuto due tranche  per complessivi 700 mila euro.

Questa somma, da sola basterebbe a risolvere il problema degli arretrati per tutti i lavoratori in questione, tuttavia secondo quanto disposto dalla circolare, queste somme dovrebbero essere utilizzate per pagare i debiti del 2012, mentre le mensilità sono successive alla circolare e riguardano il 2013. Pertanto l’intervento del Sindaco Giacalone serve a chiedere alla Regione un'attenzione prioritaria per queste mensilità arretrate. “Di questa situazione ho informato il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, che ha mostrato la massima attenzione per la vicenda – le parole del sindaco Gaspare Giacalone -.

Faccio appello a tutte le forze politiche e a tutti i deputati regionali della provincia di Trapani, ai miei colleghi sindaci e alle forze sindacali, affinchè condividano la nostra iniziativa. Confido nel buon senso della Regione per una positiva soluzione”. Il commento dell’assessore alle attività Produttive, Luca Badalucco: “E’ evidente che la mancata erogazione delle mensilità arretrate (luglio, agosto e settembre 2013) continua a creare non pochi disagi e pesanti problemi economici agli operatori della raccolta, che certo non appartengono a categorie privilegiate.

Il prolungarsi dell’attesa rischia di degenerare in forti azioni di protesta, già più volte preannunciate, creando sicuramente disfunzioni nella raccolta dei rifiuti e rischi di una possibile emergenza di natura sanitaria".

(comunicato stampa)

19/02/2014 14,55

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