I nomi dell’equipaggio del peschereccio “Pindaro” bloccato nel porto di Sfax. L’armatore Giacalone lamenta la scarsa attenzione ai pescatori mazaresi

Redazione Prima Pagina Mazara
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22 Agosto 2013 15:05
I nomi dell’equipaggio del peschereccio “Pindaro” bloccato nel porto di Sfax. L’armatore Giacalone lamenta la scarsa attenzione ai pescatori mazaresi

Nella speranza che la diplomazia possa trovare una soluzione alla vicenda, si trova ancora bloccato nel porto di Sfax il peschereccio mazarese "Pindaro", che nel primo pomeriggio di lunedì era stato fermato al

limite della zona protetta denominata "Mammellone" da una motovedetta tunisina e condotta nel porto tunisino. A bordo del Pindaro vi sono sette uomini, sei di nazionalità italiana ed un tunisino: il comandante Vito Giuseppe Perniciaro (50 anni), il direttore di macchine Vito Asaro (65 anni), il nostromo Claudio Vassallo (23 anni), il giovanotto di macchine Giovanni Lo Pinto (37 anni), poi i due tunisini con cittadinanza italiana, il marò Saber Bouchnak (31 anni) ed il giovanotto di macchine Mohamed Alilou (24 anni); completa l'equipaggio il tunisino Hachemi Bouchnak (60 anni).

Matteo Giacalone (nella foto), uno dei soci della Ma.Gi.Mo. Srl, proprietaria del peschereccio ha così dichiarato all'Ansa: "noi salviamo i clandestini in mare e loro ci sequestrano i pescherecci. Ho sentito il comandante Perniciaro e mi ha raccontato che al momento del fermo del peschereccio a bordo, per dirottarli verso Sfax, sono saliti due militati tunisini armati di mitra. Mi ha, inoltre, riferito, che al momento del fermo ha chiamato la nave della Marina militare italiana che era in zona ma gli è stato risposto che erano impegnati a recuperare dei clandestini e non potevano intervenire. Da quel che so –ha concluso- la diplomazia è al lavoro perché il Pindaro venga rilasciato".

22-08-2013 17,00

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