Pescatori sequestrati a Bengasi, Berlusconi: “è stato Putin a farli liberare”

Redazione Prima Pagina Mazara
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20 Dicembre 2020 18:54
Pescatori sequestrati a Bengasi, Berlusconi: “è stato Putin a farli liberare”

E' stato Putin con le sue telefonate ad Haftar a farli liberare, questa è la verità di quello che è successo". A sostenerlo è stato, il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso di una telefonata in vivavoce con Marco Marrone, l'armatore del Medinea, uno dei due pescherecci rientrati stamattina a Mazara del Vallo con i 18 pescatori bloccati in Libia per oltre cento giorni. "Non bisogna dirlo però; poi si dice che lui è un sostenitore di Haftar, ma non vuole che si dica", ha aggiunto Berlusconi.

La telefonata era stata organizzata dal presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, presente all'arrivo dei motopesca Antartide e Medinea. "Grazie di cuore - ha detto Marrone al Cavaliere - due rimpianti ho, uno politico e uno della mia squadra del cuore perché sono nato e cresciuto milanista e abbiamo goduto tanto con lei, ho chiesto piu volte di sentirla a telefono perché per me è un emozione unica". Nel corso della telefonata, Miccichè, accompagnato dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Toni Scilla,  ha condiviso con Berlusconi i racconti di un altro armatore, che in passato avrebbe guadagnato ventimila euro al giorno.

"Allora ho bisogno di un prestito da parte vostra", ha scherzato il leader di Forza Italia. Lo stesso Miccicchè presso la banchina del porto di Mazara del Vallo all'arrivo dei motopesca "Medinea" e "Antartide" aveva così dichiarato: "Sono lieto del ritorno a casa dei 18 pescatori di Mazara del Vallo. Condivido la posizione dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di Stato maggiore della Difesa, quando sostiene che è arrivato il tempo che le navi militari italiane tornino a presidiare il Mediterraneo, in numero adeguato e con regole d’ingaggio efficaci, per difendere la nostra marina mercantile e quella peschereccia".

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