PARTANNA – I Carabinieri arrestano un cittadino rumeno per furto di cavi di rame.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Febbraio 2016 13:12
PARTANNA –  I Carabinieri arrestano un cittadino rumeno per furto di cavi di rame.

Che il rame sia diventato molto redditizio e quasi pregiato come l’oro è senza dubbio la più recente e consolidata “scoperta” di varie bande criminali che ormai da tempo, oltre a dedicarsi ad asportare cavi in rame dalla tradizionale linea elettrica dell’ENEL, non disdegnano analogo materiale da attività commerciali o grosse aziende di tutta la provincia di Trapani.In particolare, questa volta è stata presa particolarmente di mirala cantina sociale “Zangara”, da poco dismessa ed ubicata a confine con il comune di Castelvetrano, vista anche la zona isolata in cui sorge.

Infatti, dall’interno della struttura ignoti avevano già asportato ingente materiale in rame, riuscendo sempre ad eludere i controlli dei militari della locale Stazione Carabinieri.Ma grazie alla sempre più incisiva attività svolta dai Carabinieri di Partanna, soprattutto nelle ore notturne, sabato 20 febbraio si è riusciti ad interrompere l’ennesimo reato e trafugamento di rame. Infatti, nel corso di una specifica attività di prevenzione, i militari,giungendo tempestivamente e irrompendo all’interno dell’ampia struttura della predetta cantina, riuscivano a bloccare il pastore di nazionalità rumena Daniliuc Lucian, di anni 30, il quale veniva prontamente arrestatodai Carabinieri intervenuti.Tuttavia il quadro investigativo delineato porta ragionevolmente a pensare che il rumeno non agisse da solo e che fosse in compagnia di altri complici, evidentemente dileguatisi poco prima con parte della refurtiva attraverso le campagne limitrofe.Le indagini, pertanto, continuano al fine di identificare gli eventuali correi, non escludendo ulteriori sviluppi e provvedimenti.Oggetto di furto sono stati vari fili elettrici in rame, due pompe di tiraggio dell’acqua, nonché dieci pompe di travaso del vino, tutte in rame e per un valore complessivo di circa 5000 euro.L’arrestato, all’atto del fermo, veniva trovato con indosso un cannocchiale ed un cellulare in mano, segni inequivocabili del ruolo del c.d.

“palo”.L’attività svolta è frutto di una costante e prolungata azionedi controllo del territorio che la Compagnia di Castelvetrano, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Trapani, ha messo in atto con l’espletamento di numerosi servizi di prevenzione ed osservazione condotti in particolare nelle ore serali/notturne.L’arrestato, così come disposto dalla competente A.G., veniva sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo che svoltosi nella mattinata di ieri disponeva la convalida dell’arresto.

Comunicato stampa

23/02/2016

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