Oggi si è svolta presso la capitaneria di porto la prima conferenza di servizio relativa alla creazione di un parco eolico off-shore davanti la costa di Mazara del Vallo e Petrosino. La conferenza è stata indetta al fine di acquisire i pareri tecnici degli organi competenti
in merito al progetto della Tozzi Renewable Energy, società di Ravenna che opera da tempo nel campo delle rinnovabili, che prevede un investimento di circa 500 milioni di euro con l'installazione a circa due miglia dalla costa di 48 pale eoliche alte 195 metri (150 sopra il livello dell'acqua). Sul progetto la Regione Sicilia ha dato già parere negativo, ma la palla è in mano al Ministero del Territorio e Ambiente.
L'Amministrazione di Petrosino, con in testa il sindaco Gaspare Giacalone, ha fin da subito osteggiato il progetto per il presunto impatto sul paesaggio e sull'ecosistema marino caratterizzato dalla presenza della cosiddetta "alga poseidonia". Una folta rappresentanza politica e di ambientalisti di Petrosino erano presente davanti la Capitaneria mazarese con diversi striscioni (vedi foto). Invitato anche il Comune di Mazara, infatti il progetto, sulla carta, porta come luogo di realizzazione Mazara e non Petrosino.
"E' una scelta paradossale –ha detto Giacalone- ci vogliono imporre questo progetto, noi vogliamo invece esercitare il diritto dei cittadini di godere del nostro sole e del nostro mare. Gli studi condotti dalla ditta proponente ci appaiono sballati e non veritieri, si parla di un tratto di costa disabitato e non dedicato alla pesca, questo è un insulto alla popolazione petrosilena ed al suo territorio di cui però non si parla visto che il territorio denominato nel progetto è quello di Mazara del Vallo, a tal proposito ci stupisce e ci amareggia il fatto che il Comune di Mazara anch'esso presente alla conferenza abbia espresso una posizione "trattante" sulla questione.
Per tutte queste ragioni –ha concluso Giacalone- daremo battaglia e non ci arrenderemo, ci saranno altri 90 giorni per la discussione, sarà un'estate caldissima".
Il sindaco Nicola Cristaldi ha così rappresentato la sua posizione: "Mi sono recato prima dell'incontro in Capitaneria per rappresentare la nostra posizione. Come Amministrazione –ha detto sindaco Nicola Cristaldi- siamo a favore delle energie rinnovabili ed in particole in merito al progetto chiediamo che esso venga spostato fino a 5 miglia dalla costa; a quella distanza l'impatto visivo ed ambientale delle pale eoliche sarebbe minimo: se vogliamo avere il diritto di mettere la spina, qualcuno deve mettere la presa.
Stimo il sindaco di Petrosino e ma voglio sottolineare che mia Amministrazione è per le energie alternative; bisogna trovare una soluzione, temo che dire di no potrebbe dare adito ad altre tipologie di impianti, pericolosi, per la produzione di energia; senza contare –ha concluso il primo cittadino mazarese- che una legge nazionale prevede l'utilizzo di una percentuale del territorio comunale, il 3% da destinare ad energie alternative". A rappresentare Il Comune di Mazara alla conferenza di servizio sono stati l'assessore alle attività Produttive Francesca Ferro e l'ingegnere capo Alberto Ditta.
Presente anche una forte componente di attivisti petrosileni e mazaresi del Movimento 5 Stelle. "L'idea di potere realizzare questo parco –ha detto il deputato regionale di 5 Stelle, Sergio Tancredi- è folle perché non si prende in considerazione l'impatto ambientale sull'ambiente. Metteremo in campo tutte le nostre forze a livello regionale per evitare che ciò accada". Presente anche l'assessore ai servizi sociali del comune di Marsala, Antonella Genna, la quale ha espresso la contrarietà dell'Amministrazione marsalese al progetto.
No al parco eolico lo dice anche Nino Oddo, deputato all'Ars del "Megafono", il movimento fondato dal presidente Crocetta. "il parco eolico va bloccato. Condivido –ha detto Oddo- la protesta del sindaco del comune trapanese Giacalone e di tanti cittadini che in queste settimane hanno mostrato tutta la loro contrarietà al progetto delle società Tre Spa, Tozzi renewable e Bbc power che mette a repentaglio la bellezza dei fondali apprezzata dagli amanti della pesca sportiva. Tale progetto, inoltre, farebbe interdire la costa di Petrosino alla piccola marineria locale, già duramente provata".
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