Nicolò’ Di Giovanni: “Mazara e’ veramente cambiata”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Giugno 2014 19:03
Nicolò’ Di Giovanni: “Mazara e’ veramente cambiata”

A MAZARA NON SI NASCE. Da anni ormai non si registrano nascite nella nostra Città ad eccezione di due extra comunitari le cui mamme, contraddicendo (!!)le direttive dell'Organizzazione Mondiale Sanità

(nascere in luoghi dove si verificano meno di mille parti l'anno è pericoloso... sic! ), si sono presentate presso la cosiddetta Area di Emergenza con il feto già per metà fra le gambe e non essendoci il tempo necessario per essere trasferitepresso un altro Presidio Ospedaliero sono state costrette adespletare completamente il parto in loco, in una sala operatoria mai utilizzata aiutate da medici ed infermieri avventurosi seppure consapevoli di rischiare una denuncia nel tentativo di salvare madre e nascituro.

Fortunatamente in entrambi i casi al fastidioso ( ! ) evento non è stato dato adeguato rilievo!!

A MAZARA SI VIVE MALE

Negli ultimi venti anni la Città è stata depredata di quasi tutti gli uffici pubblici, per cui anche per la più banale pratica è necessario recarsi presso Città viciniori con sperpero di tempo e risorse.

Le tasse vengono imposte a livelli fra i più alti d'Italia senza che a ciò corrisponda l'erogazione di servizi efficienti.

L'economia è allo sbando.

La pesca affonda.

L'agricoltura è in ginocchio.

Il commercio langue.

L'artigianato è in estinzione.

Traffico e viabilità sono da quarto mondo.

La sanità è tornata ai tempi del colera ed il meraviglioso Ospedale degno di una Capitale(??) è diventato una chimera.

Spaccio, scippi, rapine, furti sono quasi all'ordine del giorno.

I giovani sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro.

La mediocrità impera permettendo ai meno mediocri ed ai furbastri di emergere e addirittura giganteggiare.

Quasi la metà dei mazaresi, secondo un osservatore neutrale, evoluto e disincantato soffrirebbe della Sindrome di Stoccolma (difficile guarirne, anche se negli ultimi tempi, se la diagnosi è veritiera, circa cinquemila sembrano convalescenti prossimi alla guarigione).

Si profilerebbe secondo il solito osservatore,a cui non vorremmo dar credito,una nuova epidemia non meno grave e precisamente una nuova Sindrome di Firenze o di Marie-Henri Beyle ( detto Stendhal ), cioè la Sindrome del Κανταροσper la ubiquità di queste stupende opere d'arte che si incontrano ad ogni angolo di marciapiede e che ammaliano e mandano in estasi estetica da delirio (vedi Satiro Danzante) sia i mazaresi che i milioni di turisti attratti proprio da queste meraviglie: altro che gli Uffizi o Santa Croce in Firenze.

A MAZARA MORIRE E' UNA IMPRESA.

Intanto si rischia di diventare morti precari in quanto c'è la possibilità di trovare occupato il loculo comprato in precedenza e tocca essere posteggiato temporaneamente da qualche altra parte.

I costi dei nuovi loculi sono lievitati a tal punto che per morire bisogna obbligatoriamente essere benestante.

Se non si hala fortuna di morire a casa o per strada, se si staveramente male e si ha bisogno di un posto in ospedale si rischia di andare amorire a Palermo e perfino a Ragusa.

Se Mazara finora è felicemente cambiata in questo modo, figurarsi come cambierà quando diventerà la Capitale del Mediterraneo: le nuove generazioni dovranno essere grati ai nostri indomiti e lungimiranti Condottieri.

Cocò Di Giovanni

25/06/14  21,15

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