Nave maltese fermata in porto, doveva scaricare gran quantità di gasolio. A Mazara prezzo carburanti più alto

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Luglio 2015 11:12
Nave maltese fermata in porto, doveva scaricare gran quantità di gasolio. A Mazara prezzo carburanti più alto

Qualche ora fa la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo ha diramato una nota relativa al fermo nella giornata di ieri, sabato 25 luglio, di una nave mercantile di bandiera Maltese “arrivata in mattinata nello scalo di Mazara del Vallo –così si legge- per scaricare circa 250 tonnellate di gasolio, nonostante dalla certificazione di sicurezza risultasse iscritta come rimorchiatore d’altura". 

A condurre l’operazione sono stati i militari della locale Capitaneria unitamente ad ispettori del Nucleo Port State Control di Trapani che hanno posto il fermo all’imbarcazione (vedi foto) grazie alle informazioni acquisite tramite la banca dati del Memorandum di Parigi.

All’arrivo in porto della nave è scattata l’ispezione a bordo, nel corso della quale si è proceduto a verificare la documentazione del carico e le dotazioni di sicurezza della stessa, anche al fine di appurare il rispetto delle procedure di sicurezza prescritte dalle norme nazionali ed internazionali vigenti.

Al termine della visita, i militari della Guardia Costiera hanno accertato “numerose deficienze tecniche e diverse irregolarità amministrative in materia di sicurezza della navigazione, alcune delle quali connesse proprio al trasporto di merci pericolose”.

Al comandante ed all’armatore della nave maltese, oltre al suddetto provvedimento di fermo ed, ovviamente, al divieto di compiere qualsiasi operazione commerciale in assenza delle necessarie condizioni di sicurezza, è stato ordinato di spostarsi in rada (si trova attualmente ferma a circa un miglio e mezzo dal porto di Mazara del Vallo) a causa del carico pericoloso ancora a bordo. Si tratta di un rimorchiatore, costruito nel 1983, battente bandiera maltese che ha una lunghezza di 42 metri per uan larghezza di circa 12 metri ed un pescaggio di 4,5 metri.

Gli ispettori del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera ritorneranno nuovamente a bordo del rimorchiatore Maltese solo quando saranno state eliminate tutte le irregolarità contestate e successivamente ad una verifica interna disposta dall’Amministrazione di bandiera.

Ci chiediamo: a chi era destinata quella gran quantità di gasolio trasportata da una nave alla quale sono state riscontrate irregolarità?

Lo scorso febbraio la Guardia di Finanza di Trapani sequestrò nel porto di Mazara del Vallo, grazie ad un’operazione della sezione aeronavale delle stesse Fiamme Gialle, un peschereccio battente bandiera tunisina (forse con partecipazione societaria di armatori mazaresi) dopo la scoperta a bordo di un grosso carico di sigarette contrabbando e di circa 16.000 kg di gasolio probabilmente acquistato in qualche porto della Tunisia ad un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello praticato in Italia.

Già in passato spesso si sono registrati casi di pescherecci mazaresi al cui arrivo in porto è stato scoperto un carico di gasolio "insolito" e ben al di sopra di quello atteso e consentito all'arrivo. La vicenda rimanda all'annosa questione del "caro gasolio".

Il prezzo del gasolio in Italia, ed in particolare a Mazara del Vallo è maggiore rispetto ad altri Paesi, e non crediamo sia solo per le forti accise aggiunte negli anni (strano poi che in Città, come avviene per altri carburanti, i prezzi siano sempre maggiori che altrove anche rispetto alle città viciniore). Nell'ultimo anno il prezzo del gasolio, che nel 2013 aveva toccato quasi 0,80 euro per litro, si è abbassato, ciò nonostante rimane molto più caro che nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Ricordiamo che il gasolio incide il 50% sul costo dell'armamento, da qui il disagio economico per il comparto marittimo.

Francesco Mezzapelle

26-07-2015 13,00

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