Molestie e stalking alla Capitaneria di Porto di Mazara, la Corte d’Appello conferma le assoluzioni

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Aprile 2015 19:36
Molestie e stalking alla Capitaneria di Porto di Mazara, la Corte d’Appello conferma le assoluzioni

La Terza Sezione Penale della Corte d'Appello di Palermo ha emesso questa mattina la sentenza con la quale, rigettando l'Appello proposto dalla Procura della Repubblica di Marsala e dalle parti civili, ha confermato l'assoluzione pronunciata il 7 febbraio 2013 dal Tribunale di Marsala nei confronti di alcuni militari accusati di avere commesso una serie di reati in danno di tale Vaccari Diana, all'epoca dei fatti in servizio presso la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo.

L'inchiesta, condotta dal procuratore della Repubblica di Marsala e dalla squadra di P.G. della Guardia di Finanza era stata avviata a seguito della denuncia presentata dalla Vaccari Diana, che aveva accusato il capitano di fregata Claudio Manganiello di averla sottoposta, tra il 2007 e il 2009, ad una serie di atti persecutori, richiamandola brutalmente alla presenza di altri militari, sovraccaricandola di servizi, anche con mansioni non d'ufficio, sottoponendola a procedimenti disciplinari.

Nello stesso procedimento erano rimasti coinvolti anche altri militari.In particolare, il capo di prima classe Gianluca Perrone era stato accusato di violenza sessuale nei confronti della donna.

Mentre il maresciallo Alberto Urso, il primo maresciallo Gualtiero Migliorini e il maresciallo capo Concetto Cappuccio erano stati indagati per il reato di omessa denuncia.Il Tribunale di Marsala, nel febbraio 2013, aveva assolto tutti gli imputati.Contro quella sentenza la Procura di Marsala e le parti civili (la stessa Vaccari e i suoi familiari) avevano proposto appello ritenendo che il Tribunale aveva errato nell’assolvere i militari dalle accuse loro ascritte.La Corte d'Appello con la sentenza emessa oggi ha confermato in pieno l'assoluzione condannando le parti civili al pagamento delle spese processuali.

Gli avvocati Nino Carmicio e Giacomo Burzotta, difensori del Capo Gianluca Perrone, hanno espresso vivo compiacimento per l'esito del giudizio.

Franceso Mezzapelle

20/04/2015

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