Mohamed Ben Cheickh: “le mie passioni? Il vino, la vela e l’Italia del mio amico pres. Renzi”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Giugno 2014 10:40
Mohamed Ben Cheickh: “le mie passioni? Il vino, la vela e l’Italia del mio amico pres. Renzi”

Commenta ogni azione degli azzurri, soffre, chiama il figlio al telefono: "è un atto di scaramanzia, l'ultima volta –ci dice- l'ho chiamato ed

abbiamo segnato il gol del 2-1 contro l'Inghilterra, pertanto riprovo magari segniamo il gol contro la Costarica".

Seguiamo insieme a Mohamed Ben Cheickh la seconda partita dell'Italia al Mondiale brasiliano con molta passione, si arrabbia -probabilmente più di noi- per la brutta partita della nazionale di Prandelli, alla fine, al triplice fischio dell'arbitro è molto deluso, si aspettava una vittoria per potere brindare insieme agli equipaggi della regata Mazara del Vallo-Sidi Bou Said la qualificazione dell'Italia al secondo turno.

Siamo stati ospiti presso il Club Nautique di Sidi Bou Said gemellato con il Circolo Velico Mazara Joshua presieduto da Giovanni Calandrino che insieme allo stesso Mohamed Ben Cheick hanno ideato nel 2010 questa manifestazione velica, la prima organizzata in Tunisia dopo la rivoluzione che ha portato alla caduta del dittatore Ben Alì; è denominata "regata dell'amicizia Sicilia-Tunisia" ed è volta ad "accorciare" simbolicamente le 116 miglia che separano Mazara e Sidi Bou Said.

Mohamed Ben Cheickh è un gran personaggio, come si suol dire, molto noto in Tunisia ma non solo, infatti non è solo il segretario generale del Club Nautique di Sidi Bou Said dove l'ospitalità è un fatto normale: "anche io –spiega Ben Cheickh- sono italiano, ho doppio passaporto, da anni frequento l'Italia con il quale intrattengo rapporto economici".

L'ingegnere Ben Cheickh  è presidente della Chambre Nationale des Producteurs de Vins de la Tunisie, un organo all'interno della Confindustria tunisina. E' socio degli imprenditori Miccichè proprietari della cantina siciliana Calatrasi. "In passato –sottolinea- ho fatto affari anche nel campo della plastica con il padre dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo; insomma mi sento per metà siciliano e per l'altra tunisino". Dopo aver visto la partita, beviamo insieme a lui del vino, una delle sue ventiquattro etichette (in foto 2- Ben Cheickh a dx- al centro l'imprenditore tunisino Dady Bey).

Ben Cheickh è proprietario di circa 280 ettari coltivati a vigna, 200 a spalliera ed altri 80 ad alberello; altri 100 ettari (6000 alberi) li ha coltivati ad uliveto. Parla con molto orgoglio dei suoi vitigni (carignano, pedro ximenes, sirah, vigneur etc.) la cui produzione è destinata per il 70% al mercato interno e per il 30 al mercato estero: "purtroppo all'estero soffriamo, come del resto i vini italiani, l'alta concorrenza di alcuni Paesi sudamericani ed asiatici, quindi la nostra è una produzione di nicchia che trova mercato in alcuni Paesi come Inghilterra, Danimarca, Canada e Svizzera".

Ben Cheickh crede molto nella cooperazione fra Sicilia e Tunisia nel campo vitivinicolo e nel turismo eno-gastronomico al fine di promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico ed artistico-monumentale dei territori; ricordiamo che Sidi Bou Said si trova a pochi minuti dalle rovine dell'antica Cartagine. Pertanto è membro del direttivo dell'Associazione Internazionale di "Iter Vitis -Les chemins de la vigne" che ha sede a Sambuca di Sicilia. promossa nell'ambito del Progetto di Cooperazione Internazionale Vintur "Carta Europea dell'Enotourismo", "Iter Vitis" ha l'obiettivo principale di valorizzare e tutelare il patrimonio, materiale e immateriale, della cultura della vite e del vino, sviluppandone la conoscenza e la fruizione attraverso itinerari culturali.

L'incontro con Matteo Renzi. Ai primi di marzo Mohamed Ben Cheickh ha incontrato, presso l'Ambasciata Italiana a Tunisi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla sua prima visita ufficiale all'estero (vedi foto 1). "Il fatto che il presidente Renzi –sottolinea- abbia voluto effettuare la sua prima visita ufficiale in Tunisia e non, come avvenuto per altri sui predecessori, a Bruxelles, credo che si molto significativa dell'importante ruolo attribuito dallo stesso Renzi all'amicizia italo-tunisina ed ai rapporti di partnerariato fra i due Paesi, è stato anche un segnale all'Europa per dare attenzione all'area euro-mediterranea. Ho parlato con il presidente Renzi, ci siamo scambiati informazioni ed infine l'ho ringraziato per il suo sostegno alla Tunisia in questa fase di post-rivoluzione.

Infine Mohamed Ben Cheickh ha parlato dell'amicizia e collaborazione con Giovanni Calandrino (in foto 3 i due insieme durante una regata) ed ha confermato la sua grande passione per la vela e la necessità e volontà di trasformare la regata Mazara-sidi Bou Said in un evento internazionale: "la vela –conclude così Ben Cheickh- unisce i popoli e rappresenta uno strumento di pace ed amicizia fra i popoli di questo nostro mare Mediterraneo, splendido ma spesso luogo di fatti tragici. L'anno prossimo la regata ripartirà però da Sidi Bou Said con l'arrivo a Mazara del Vallo, cittadina nella quale risiede da anni una grossa comunità tunisina".

Francesco Mezzapelle

21-06-2014 12,30

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