Misteridicittà/Fata Morgana l’affascinante illusione tra magia e scienza

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Luglio 2015 07:37
Misteridicittà/Fata Morgana l’affascinante illusione tra magia e scienza

“…Qui l'alto a gli occhi miei prodigio nuovoS'offerse: fiato non movea di vento,E quale specchio era il mar terso e immoto:Oh cara vista! un lungo in prima io vidi

E sul mare e ne l'aria ordin fuggenteDi colonne con archi, e dense torri,E castella, e palagi a cento e cento,L'uno appo a l'altro e l'uno a l'altro imposto:Poi la scena mutando, ecco sfilarsiMille viali di ben culte piante,E fiorir sotto a innumerevol greggiaMille colline: indi mutando ancora,Schiere di Fanti e di Cavalli armateMuover come ad assalto, e le favilleDi vicina battaglia in cor volgendo:Ed altre varie forme e pinti aspetti,Che vengono e che van, tornan, dan locoA pinti aspetti e ad altre varie forme…”

Ippolito Pindemonte nel 1782, dopo un viaggio in barca a vela in Sicilia cantò la meraviglia di una magia nota a pochi eletti che si trovano presso questi luoghi magici in determinati particolari momenti.

L'Effetto Fata Morgana da sempre ha legato a sé leggende, misteri e storie di magia.La storia della strega o fata, conosciuta ai più, la vogliono legata alle vicende del ciclo arturiano, figlia di Lady Igrain e del duca di Cornovaglia è la sorellastra di Artù, figlio di Uther Pendragon, allieva di Merlino per alcuni e della Dama del Lago per altri, mutaforma e guaritrice.

Il dono della magia lo eredita per discendenza celtica femminile, e questo le dà un particolare potere su tutti gli uomini della leggenda, riuscirà infatti ad avere un figlio dal fratellastro, Mordred, che educherà per far capitolare Camelot, imprigionerà Merlino dopo avergli sottratto la formula della magia del fare.La sua è la magia dell’illusione, e forse per questo il fenomeno fisico legato al mistero di oggi prende il suo nome.

Ma cosa porta la Fata Morgana in questo posto tanto lontano dalla più logica collocazione nella Cornovaglia di Avalon?

Qui la fantasia dei popoli trova la sua più bizzarra espressione, modificando perfino la storia originale narrata per prima da Goffredo di Monmouth e in seguito sviscerata minuziosamente da Chrétien de Troyes.

La fata secondo molti conduce il fratello Artù morente presso Avalon situata proprio in Sicilia ai piedi dell’Etna, già legata in epoca ellenico-romana a figure divine, affascinata dal posto lo fa diventare sua dimora, e crea, nelle acque del vicino mare, il suo palazzo di cristallo.Si trovò a proteggere la Sicilia da un re Barbaro che la voleva conquistare, inducendolo con l’inganno di un miraggio a credere che l’isola fosse tanto vicina da poter essere raggiunta a nuoto, il re entusiasta tuffandosi in mare trovò la morte.Ma come avrebbe potuto un miraggio esser tanto credibile?Gli antichi poco interessati all’effetto ottico, da sempre narrano di una città che in determinati momenti si palesa davanti agli occhi proprio sulla linea dell’orizzonte, che sia Atlantide o una mistica antica città legata a Mazara poco importa, è talmente nitida che spiegarlo sfiora la follia.

Ma tutto in realtà è tanto spiegabile quanto sorprendente.Luce, rifrazione, in particolari condizioni di umidità e temperatura.La temperatura dell’aria prossima al suolo deve essere più bassa rispetto all’aria che la sovrasta, ciò porta ad una variazione di densità dell’aria stessa che modifica di conseguenza l’indice di rifrazione, è simile al miraggio ma le immagini ne risultano deformate, compresse o allungate, è un miraggio composito, e ne conosciamo vari tipi.

Oltre Mazara sono interessati dal fenomeno misterioso anche altri luoghi e spesso è stato la spiegazione di apparenti apparizioni di oggetti volanti non identificati (ufo), lo troviamo a Messina, sul Gargano osservando le isole Tremiti, presso altri laghi e litorali del sud, nel deserto del Mojave e nei grandi laghi negli USA, al largo dell’isola Vittoria in Canada, sullo stretto di Gibilterra, in Irlanda, in Norvegia e nel 2011 a quanto pare per la prima volta nello Shandong in Cina, facendo apparire una maestosa città con tanto di flora rigogliosa e grattacieli.(vedi video: https://www.youtube.com/watch?v=bmw4S5M7qSs)

Gli strati d’aria di varia temperatura, umidità e densità causano una deviazione della curvatura dei raggi solari, si forma un condotto atmosferico che agendo da lente di rifrazione restituisce immagini dritte capovolte e distorte ma perché ciò avvenga l’inversione termica deve essere tale da portare i raggi di luce ad una curvatura maggiore rispetto a quella della terra, i raggi creano un arco e se ci si trova all’interno o sotto al condotto atmosferico si gode del mistico e affascinante effetto.

Eh sì, anche se l’uomo riesce a spiegare in termini fisico scientifici un effetto, il più delle volte è l’aspetto emozionale a prevalere su quello logico e razionale, e ci si lascia travolgere dalla sensazione di magia che sovrasta il nostro essere.In fondo un animo senziente allo splendore della natura sa che, anche in una visione antropocentrica, l’uomo altri non è che parte di essa.

Il meraviglioso effetto morgana di Mazara vede una città riflessa distorta e amplificata dalle goccioline di acqua rarefatta che fungono da lente d’ingrandimento. Uno strano caso legato alla nostra fata che per secoli ha terrorizzato i marinai e i pirati in tutti e sette i mari è stata la presenza di una nave misteriosa, fantasma, che appariva e poi svaniva nel nulla senza che si riuscisse mai a raggiungerla, anche se sembrava essere vicina.

Nota come l’Olandese Volante, era una nave che impegnata in una missione commerciale con le Indie Olandesi si imbatté in una terribile tempesta, il capitano sogna una voce che gli dice di invertire la rotta, ma lui testardo o coraggioso, o forse sprezzante del pericolo si ostina a compiere la sua traversata, scendendo a patti con il dio del mare, se la nave e l’equipaggio si fossero salvati lui avrebbe tenuto la sua anima per l’eternità, ma la nave va in fondo con tutto l’equipaggio, gli inferi rifiutano l’anima del capitano e dei suoi uomini, si rimette al timone vagando per l’eternità per i sette mari terrorizzando chiunque incroci il suo cammino.

Ad avvalorare la tesi della nave fantasma la condizione mutevole di rifrazione dell’effetto Morgana che conferisce un apparente movimento all’oggetto distorto, si pensa sia frutto dell’allora inspiegabile effetto della fata celtica, che spesso trasla l’oggetto rifratto su un piano più alto della linea dell’orizzonte, lasciando credere che stia volando, in aggiunta al mistero, il fatto che nessuno pur cercandola in insenature porti e anfratti è mai riuscita a scorgerla, se non vuole non si fa vedere, e vederla poteva essere un brutto presagio, e si sa queste storie fanno presa specie nel mondo marinaresco ed ecco che il mistero è bello che servito!

Ma l’analogia del nome con la storia della fata non è solo dovuto alla sua condizione di mutaforma o al suo potere di creare illusioni; così quante sono le leggende che la vedono legata ora ad un popolo ora ad un altro, sono i tipi di effetto che possiamo ammirare, c’è l’effetto morgana semplice (sottomarina), che si ha quando lo specchio ondoso ripercuote gli oggetti sulla riva individualmente per come sono e senza moltiplicarli, la morgana centupla (molteplice), si avvera quando la ripercussione avviene di pari passo con la moltiplicazione degli stessi oggetti che appaiono in punti diversi e in mutamento, la gasforme (atmosferica), quando ammiriamo le immagini nell’aria come quando le coste siciliane e calabresi sembrano avvicinarsi, e la mista (iride fregiata), quando le immagini si osservano contemporaneamente ripercosse dal mare e nell’aria fregiate e contornate dai colori dell’iride.

Per meglio spiegare l’effetto a chi non ha mai avuto la fortuna di godere della vista del misterioso miraggio possiamo dire che ai più è successo di certo di vedere il miraggio inferiore, che altro non è che quell’effetto che accade durante le calde giornate, quando l’asfalto si riscalda, distribuendo il calore negli strati d’aria più vicini, abbassandone l’indice di rifrazione, dando a credere che ci siano su di esso pozze d’acqua mobili che in realtà sono solo il risultato della radiazione luminosa rifratta del cielo, l’immagine è capovolta proprio come avviene per i miraggi del deserto, le palme capovolte lasciano intendere che ci sia nelle vicinanze un’oasi dentro il quale specchio d’acqua si riflettano le palme.

Opposto a questo tipo di miraggio detto superiore vi è quello inferiore che porta le immagini a riflettersi al di sopra stavolta della linea d’orizzonte, che sembrano in volo, ma in questo caso deve esserci l’inversione delle temperature, aria calda che sovrasta l’orizzonte più freddo.

Nei rari casi in cui i due fenomeni avvengono in contemporanea ecco che entra in gioco la nostra magica fata morgana! Nel condotto d’aria che si crea l’indice di rifrazione muta con la quota, aumenta infatti per poi diminuire, i raggi vengono deviati sopra verso l’alto e sotto verso il basso generando immagini allungate, distorte e fluttuanti.

Ma al di là delle spiegazioni scientifiche il nostro intento è portarvi nella calde giornate estive che finalmente stanno facendo capolino in questa speriamo stabile estate, ad alzare gli occhi e ammirare il paesaggio che ci circonda, magari chissà con la speranza di poter vedere la magia del fare che merlino ha insegnato alla nostra mistica ospite, assaporandovi quel momento unico e raro che è riservato solo a pochi eletti che vivono in luoghi dove la natura ha speso tutta la sua incantevole e quasi fantastica meraviglia.

Rosa Maria Alfieri

05-07-2015 9,30

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