“Mia madre paziente oncologica, visitata dal chirurgo risultato positivo, attende da 12 giorni l’esito del tampone” La denuncia di un nostro lettore

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Aprile 2020 17:59
“Mia madre paziente oncologica, visitata dal chirurgo risultato positivo, attende da 12 giorni l’esito del tampone” La denuncia di un nostro lettore

Lo scorso 30 marzo avevamo pubblicato l’appello di alcuni operatori sanitari che dopo aver effettuato un tampone e dopo 9 giorni di inutile attesa si erano rivolti alla nostra redazione. Potrete leggere il pezzo al seguente link: https://www.primapaginacastelvetrano.it/da-8-giorni-abbiamo-fatto-il-tampone-ed-attendiamo-ancora-lesito-la-denuncia-di-alcuni-operatori-sanitari-degli-ospedali-provinciali/ Nella giornata di ieri un nostro lettore, che ovviamente ci ha chiesto di conservare l’anonimato, ci ha raccontato una storia altrettanto angosciante, per comodità chiameremo i protagonisti con dei nomi di fantasia: “Gentile Redazione , sono Fabio  e volevo chiedere il vostro aiuto per una vicenda che sta togliendo il sonno alla nostra famiglia.

Qualche mese fa mia madre Maria, ha scoperto di avere un cancro al polmone al IV stadio ed ha iniziato un calvario che le risparmio perché non è questo il motivo della mia lettera. Qualche settimana fa, infatti, per un piccolo intervento ambulatoriale mia madre è stata visitata dal medico chirurgo che è risultato essere positivo al corona virus e che si trova tuttora ricoverato a Palermo. Appresa la notizia della positività del medico in questione ci siamo attivati per cercare di ottenere la possibilità di effettuare il tampone per verificare l'eventuale contagio da covid 19 – scrive Fabio- Infatti essendo mia madre entrato in contatto con il dottore era opportuno verificare se fosse  stata contagiata, anche perché è un soggetto sensibile essendo una paziente oncologica.

Inoltre faccio presente che la normale procedura precauzionale della quarantena non è assolutamente consigliabile, in quanto dovendo effettuare le immunoterapie per il tumore, è inibita a sottoporsi alle suddette terapie che tra l'altro stavano dando ottimi risultati. Anche qui le risparmio le decine di telefonate perché questo tampone venisse effettuato, e finalmente lo scorso 27 marzo due infermieri hanno raggiunto mia madre al proprio domicilio e le hanno praticato il tampone, ma da allora dopo circa 12 giorni non abbiamo avuto più notizie e non sappiamo più a chi rivolgerci vi prego aiutateci”.

Si chiude con questo appello la lettera del nostro lettore che ci ha fatto subito mettere in contatto con l’Asp di Trapani per saperne di più. Ad onore del vero ancora aspettavamo una risposta all’articolo del 30 marzo, ma nei giorni successivi gli esiti dei tamponi sugli operatori sanitari sono poi arrivati ed abbiamo deciso di non tornare sull’argomento, ma la situazione della signora Maria ci ha fatto diventare particolarmente pressanti nei confronti dell’ufficio stampa dell’azienda al quale ovviamente abbiamo fornito le generalità della signora per facilitare le ricerche.

Al momento, dopo un primo sondaggio siamo riusciti ad appurare che il tampone si trova in un laboratorio palermitano. Speriamo davvero di riuscire ad ottenere maggiori informazioni al fine di restituire serenità alla famiglia e consentire alla signora di poter tornare ad effettuare le terapie A.Q.

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