Mazara, TIA 2012: caos, errori e falsi evasori. Il Comune corre ai ripari affidando all’esterno servizio riscossione

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Febbraio 2018 05:48
Mazara, TIA 2012: caos, errori e falsi evasori. Il Comune corre ai ripari affidando all’esterno servizio riscossione

In merito alla questione della Tariffa di Igiene Urbana relativa all’anno 2012, per la quale moltissimi cittadini hanno ricevuto richieste di pagamento all’indomani del 31 dicembre 2017 e fino pochi giorni fa, qualche giorno fa è stato diramata una nota da parte del Centro Studi “La Voce” che denuncia “anomalie gravi riconducibili ad una gestione errata da parte dei competenti uffici comunali”.

In pratica “La Voce” si riferisce all’Ufficio ARO costituito da 14 dipendenti amministrativi ex Belice Ambiente.“In particolare –ha scritto il Centro Studi “La Voce”- facciamo notare per chi fosse oggetto di richieste inappropriate i seguenti motivi di nullità: 1)Invio raccomandata di notifica oltre la data del 31 Dicembre 2017, data oltre la quale la tassazione deve considerarsi prescritta; 2) Tassazione doppia o tripla per lo stesso immobile: cartelle intestate singolarmente ad entrambi i coniugi o fratelli o figli; 3) Richieste illegittime riferite ad immobili non utilizzati, privi di utenze domestiche (luce ed acqua),di arredi e completamente vuoti”. Infine lo stesso Centro Studi ha invitato, mettendosi a disposizione per qualsiasi chiarimento, i cittadini mazaresi “a verificare quanto qui segnalato prima di procedere al pagamento della tassa sui rifiuti”.

Sulla questione dei tempi di prescrizione o meno degli avvisi TIA 2012 (Il cittadino può fare una richiesta di accesso agli atti al Comune richiedendo l’esibizione della documentazione comprovante la data di rilascio alle Poste oppure risalendo a tutti i passaggi della raccomandata o attraverso lo stesso sito di Poste Italiane) ci siamo occupati ampiamente anche attraverso un recente articolo del 20 febbraio nel quale abbiamo riportato l’intervento dell’avv. Irene Vassallo, esperto legale del Centro Studi “La Città”, la quale ha invitato coloro che hanno ricevuto tali atti ad eseguire le opportune verifiche al fine di adottare i provvedimenti del caso, vedi un semplice ricorso da presentare alla Commissione Tributi Provinciale una volta accertata che l’effettiva data di notifica dell’avviso TIA avvenuta oltre il 31 dicembre 2017.

Un altro problema relativo agli avvisi della TIA 2012, sollevato anche dal consigliere comunale Nicola La Grutta lo scorso 7 febbraio nel corso di una seduta consiliare, è quello delle sanzioni molto alte rispetto all’effettivo tributo. Lo stesso la Grutta ha citato il caso di un cittadino che avrebbe ricevuto un avviso ove la TIA da pagare è 76 euro con l’aggiunta di 500 euro di sanzioni per mancata denuncia di un immobile. Alla nostra redazione sono arrivate anche alcune segnalazioni da parte di cittadini di avvisi ricevuti relativamente ad immobili non più di proprietà o altri molti altri “casi anomali”. (Sarebbero stati pari a circa 3.700mila euro le sanzioni ed interessi applicati complessivamente dall’Ufficio ARO sugli avvisi di accertamento TIA 2012 recapitati attraverso 25.000 bollette).

Proprio in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto un’altra segnalazione di un altro caso anomalo da parte di un cittadino mazarese che per una tariffazione evasa di 72 euro si è visto arrivare una richiesta di 581 euro (cioè l' 807% del dovuto!), “ma cosa che ancor più impressiona –ha spiegato lo stesso cittadino- è il fatto che questa richiesta di pagamento è relativa ad un magazzino rurale, intestato a mia moglie, sito in zona dove il servizio raccolta non viene effettuata, accatastato come tale C2 ed adibito a "deposito attrezzature agricole" ed è privo di allacci in rete (acqua e luce) e privo di qualsiasi arredamento.

Questo secondo gli articoli 12 e 13 del regolamento della TIA, non è assoggettabile alla tariffa. A me personalmente –ci ha inoltre riferito lo stesso cittadino- mi dichiarano evasore totale per un appartamento di 100 mq, quando io per questo appartamento pago per 220 mq. per questo ancora non ho ricevuto la sanzione e quindi non so quanto dovrei pagare”.

Ma si possono costringere anziani e padri di famiglia a fare lunghe file negli uffici dell’Aro dell’ex Ipab di sant’Agnese (vedi foto di copertina), che è pure sede del Settore Finanze e Tributi del Comune, per poi vedersi detto: “vabbè abbiamo sbagliato? Ora sistemiamo”. Vi è forse una discrezionalità degli operatori allo sportello nel sistemare o aggiustare le “bollette” riportate indietro dai cittadini?

Ci chiediamo ancora una volta: tutti questi casi fanno forse parte di quel gruppo numeroso di evasori (circa 9.000) “scoperti” dalla dott.ssa Stella Marino e dal suo staff qualche ora prima che fosse approvato in extremis, il 31 marzo scorso, in Consiglio comunale il Piano economico Finanziario relativo alla Tari 2017?

Sulla questione TIA 2012 e sui presunti evasori scoperti dal II Settore comunale sempre il Centro Studi “La Voce” intervenne così in una nota dello scorso 20 dicembre: “Due sono le alternative: o gli evasori esistono e allora i soldi recuperati vanno restituiti ai cittadini erroneamente tassati, o non esistono e allora consiglieremmo a giunta e dirigenti di rivedere il bilancio di previsione 2017, in quanto alla voce TARI sono stati contabilizzati gli introiti dei presunti evasori. In conseguenza di quanto esposto, riteniamo opportuno informare i cittadini che hanno pagato la TIA 2012 di predisporsi a chiedere il rimborso della quota non dovuta, mentre per quelli che non hanno ancora pagato di richiedere il ricalcolo”.

Nel frattempo l’Amministrazione comunale, con l’obiettivo –dichiarato- di contrastare il fenomeno dell’evasione e dell’elusione della tariffa d’igiene ambientale (ma probabilmente al fine anche di correre ai ripari per non incappare più ad una situazione imbarazzante, sotto molti aspetti, venutasi a creare con la TIA 2012, già successo con quella del 2010), ha avviato la procedura per l’affidamento all’esterno del “Servizio di Assistenza e Supporto all’Ufficio Tributi per la riscossione coattiva diretta della Tia, Tares e Tari”, attraverso la piattaforma del Mepa, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (possono partecipare al bando tutte le imprese iscritte al Mepa per la categoria di riferimento).

Il criterio di aggiudicazione del servizio è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che terrà conto sia della qualità della stessa offerta che del ribasso all’importo fissato a base d’asta di 199 mila 540 euro per due anni (Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione scade alle ore 13 del 16 marzo).

La speranza è che questo servizio affidato all’esterno preveda che i pagamenti delle bollette da parte dei cittadini siano canalizzati direttamente sul conto del Comune; non vorremmo, visto i casi avvenuti in passato, che i cittadini versino soldi su conti di Società esterne e poi...

Ma l'interrogativo rimane: non era più semplice riorganizzare, invece che smantellare, già da qualche anno l'Ufficio Tributi comunale rendendolo più al passo con i tempi (immaginiamo anche dei gestionali informatici ad hoc) piuttosto che pensare di affidare all'esterno il servizio (e ciò vale anche per tutti gli altri tributi comunali per i quali la Giunta aveva proposto l'esternazionalizzazione con un mega appalto; proposta molto dibattuta in Consiglio comunale e della quale non si parla più da qualche mese) di riscossione coattiva? Pensiamo anche ad una migliore utilizzazione delle risorse umane, anche di quei precari storici da stabilizzare? A chi giova tutto ciò?    

Francesco Mezzapelle

25-02-2018

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza