Mazara, tassa rifiuti: “si confermano gli aumenti sulla Tari 2018”. Nota del Centro Studi “La Città”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Luglio 2018 09:27
Mazara, tassa rifiuti: “si confermano gli aumenti sulla Tari 2018”. Nota del Centro Studi “La Città”

Con fermezza ed oltre ogni ragionevole dubbio,  si  ribadisce  che nessuna riduzione sulla Tari 2018 può essere mantenuta, come invece si vorrebbe far intendere con le bollette in arrivo in questi giorni nelle case dei contribuenti. Tali importi fanno riferimento al bilancio preventivo nel quale vengono quantificati gli obiettivi da raggiungere. E’ elementare dedurre che mancando gli obiettivi prefissati (la riduzione del 65% dei conferimenti in discarica attraverso il CAPILLARE sistema della raccolta differenziata) gli importi aumenteranno vertiginosamente in sede di bilancio consuntivo (che si ricorda essere il risultato economico reale gestionale).

Con fermezza ed oltre ogni ragionevole dubbio,  si  ribadisce  che nessuna riduzione sulla Tari 2018 può essere mantenuta , come invece si vorrebbe far intendere con le bollette in arrivo   in questi giorni nelle case dei contribuenti. Tali importi fanno riferimento al bilancio preventivo nel quale vengono quantificati gli obiettivi da raggiungere. E’ elementare dedurre che mancando gli obiettivi prefissati (la riduzione del 65% dei conferimenti in discarica attraverso il CAPILLARE sistema della raccolta differenziata) gli importi aumenteranno vertiginosamente in sede di bilancio consuntivo (che si ricorda essere il risultato economico reale gestionale).

Ora ci si chiede in virtù di quale argomentazioni se ne possa ancora sostenere la credibilità. IL CITTADINO VA INFORMATO CON TRASPARENZA E NON RAGGIRATO!!!  Le rassicurazioni fornite  dall’Ufficio ARO certamente non collimano con il prorompente stato dei fatti . I costi dell’emergenza rifiuti si dirigono irrimediabilmente oltre ogni tollerabile previsione. Con provvedimento dello scorso 7 giugno,  Il Presidente della Regione Sicilia  ha ordinato ai Comuni che non hanno raggiunto il 35% di differenziata SU TUTTO IL TERRITORIO   di trasmettere entro il 31 luglio al Dipartimento del’Acqua e dei  Rifiuti ( PENA LA RIMOZIONE D’UFFICIO DELLA CARICA DA SINDACO!!!) , IL CONTRATTO SOTTOSCRITTO PER L’ AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO RECUPERO E/O SMALTIMENTO  AL DI FUORI DEL TERRITORIO DELLA REGIONE SICILIA DEI RIFIUTI ECCEDENTI NON AMMESSI IN DISCARICA.  Parliamo dunque di un  incremento di  costi mai visto rispetto alle precedenti gestioni  dell’emergenza rifiuti.

A tal proposito pregevole la recentissima   pronuncia della   Commissione Tributaria Provinciale di Trapani  del   28 giugno la quale  ha accolto il ricorso di un commerciante che, avendo giornalmente monitorato l’emergenza rifiuti di fronte al proprio esercizio commerciale e  costantemente  segnalato alle Autorità il disagio subito, ha ottenuto la riduzione della Tari 2016  dell’ 80%. Non ci si rassegna comunque al fatto che  tali importi  vadano imputati ai contribuenti disarmati  anziché a coloro che, pur avendo gli strumenti amministrativi , non si adeguano  alle prescrizioni normative  preferendo aggirare l’ostacolo piuttosto che agire a monte.

Un confortante segnale di speranza  può certamente ravvisarsi nello scenario  che da qualche mese vede protagonista il Comune di Palermo; la  Procura della Corte dei Conti infatti  ha aperto delle indagini concentrate sul mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata  contestandone allo stesso  Comune  UN DANNO ERARIALE per i costi sostenuti   a seguito dell’emergenza rifiuti tra il 2014 ed il 2016. Per il Centro Studi “La Città” Avv.

Irene Vassallo  

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