Mazara, tariffa rifiuti: “missive dal Comune per far resuscitare i morti”. Lettera aperta di un cittadino

Redazione Prima Pagina Mazara
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21 Aprile 2017 09:32
Mazara, tariffa rifiuti: “missive dal Comune per far resuscitare i morti”. Lettera aperta di un cittadino

Ci arrivano in redazione delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini relative ad alcune lettere dal II settore del Comune di Mazara del Vallo ed avente come oggetto: “Allineamento della banca dati ai fini TIA/TARES/TARI...". Abbiamo ricevuto una lettera aperta da parte di un cittadino in merito alla questione e nella quale si segnalano alcune “anomalie”. Ecco quanto scrive lo stesso:

 “Gentile dott.ssa Stella Marino, Presidente del Consiglio comunale, Consiglieri comunali, scrivo la presente, perché ho seguito con molto interesse l’acceso dibattitto in Consiglio comunale il 29 e 31 marzo scorso riguardante il Piano economico Finanziario relativo alla Tari 2017, stimato in 13 milioni di euro.

Soprattutto nutrivo particolari perplessità sul fatto che la bolletta potesse costare meno perché erano stati scovati dall'Ufficio comunale preposto, grazie ad appositi controlli incrociati, migliaia di evasori. Tra me e me dicevo: perché uno che non ha mai pagato dovrebbe cominciare a pagare adesso? Qualcuno più malizioso in aula fece addirittura delle battute, tipo "stanno mandando bollette pure ai morti e agli emigrati".

Ebbene oggi, ho avuto la prova, anzi più prove, che in seno agli Uffici comunali di competenza c'è gente che invia missive senza avere nemmeno contezza di cosa vi è scritto. Adesso comprendo che i maliziosi non erano stati affatto maliziosi, ma direi dei veggenti, e soprattutto, cosa più grave, è che l'atto in questione votato favorevolmente dalla maggioranza del consiglieri di questo Comune è stato stilato sulla base di una previsione assolutamente non veritiera è attendibile, per i motivi che spiegherò qui di seguito.

Ieri mattina è stata recapitata a mia nonna all'indirizzo di residenza "sulla terra" (defunta da oltre un anno), ben tre richieste di accertamento per il controllo dei dati. Nella stessa missiva si ammonisce la stessa, che attualmente ci guarda dal cielo, di presentare all'ufficio competente apposita documentazione per attestare proprietà al fine di definire le tariffe Tari/.../... Ben tre, in difetto del quale incomberà in sanzioni 300€ 500€ etc...

La cosa che a prima vista salta all'occhio è la seguente: chi scrive non sa nemmeno di scrivere ad una defunta, però ha già definito quanto deve pagare per gli anni 2012/13/14/15/16 e quantificato già le sanzioni in caso di non pagamento.

Ancora peggio quando si va a leggere con attenzione quanto contenuto nella missiva. Ebbene, una missiva si riferisce ad un immobile venduto oltre 25anni fa con regolare atto notarile ed già passato ad altra proprietà ancora; quindi ne deduco che potrebbero essere state evase altre lettere per i nuovi proprietari sempre per lo stesso immobile, non so da verificare!

Ma il colmo in cui questa Amministrazione si è superata è il fatto che sempre mia nonna defunta ha ricevuto altre due lettere di accertamento dati per un immobile che insiste all'incrocio tra le vie Agostino Lavaggi e Canonico Severino, cioè casa ad angolo che si affaccia su due vie. Cosa hanno fatto i “furbi”? Ne hanno mandata una per la via Lavaggi e una per la via Canonico Severino, ma nessuno si è accorto che l'indirizzo di residenza, "sulla terra", è lo stesso per tutt'e due, sono gli stessi anche i dati catastali riportati numero particella e foglio di mappa. Insomma come direbbe qualcuno "cosa da far resuscitare i morti ". (vedi in foto una delle missive inviate alla cittadina defunta).

La cosa che mi dispiace di più oltre al fatto che dentro al nostro Comune qualcuno lavora coi piedi, è che le lettere portano la firma di un’abile professionista, che è il miglior acquisto fatto dal sindaco Cristaldi per sistemare i conti che non tornano mai.

La morale quale è? Ci saranno persone che non pagheranno una parte dei 13milioni previsti e non lo fanno perché si trovano ormai in paradiso, rimarrà quindi un debito, che abbiamo spostato semplicemente all'anno prossimo. E lo sapevamo già, almeno quei pochi che eravamo presenti ad assistere alle suddette sedute di Consiglio comunale quando si votò il "porco atto".

Con OsservanzaGiovambattista Calandrino"

21-04-2017 11,00

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