Mazara, servizio esterno riscossione tributi comunali. 2 ditte in lizza. Restano però interrogativi.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Maggio 2018 12:58
Mazara, servizio esterno riscossione tributi comunali. 2 ditte in lizza. Restano però interrogativi.

Lo scorso febbraio avevamo dato la notizia che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Cristaldi con l’obiettivo –dichiarato- di contrastare il fenomeno dell’evasione e dell’elusione della tariffa d’igiene ambientale ha avviato la procedura per l’affidamento all’esterno del “Servizio di Assistenza e Supporto all’Ufficio Tributi per la riscossione coattiva diretta della Tia, Tares e Tari”, attraverso la piattaforma del Mepa, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione.

Una decisione presa dal Comune probabilmente anche per non incappare più ad una situazione imbarazzante, sotto molti aspetti, venutasi a creare con la TIA 2012, già successo con quella del 2010, cioè la prescrizione di numerose cartelle esattoriali a causa del decorso dei termini di prescrizione. Al bando per l’affidamento esterno della riscossione tributi potevano partecipare tutte le imprese iscritte al Mepa per la categoria di riferimento. Il criterio di aggiudicazione del servizio è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, cioè tenendo conto sia della qualità della stessa offerta che del ribasso all’importo fissato a base d’asta di 199 mila 540 euro per due anni oltre iva al 22%; l’importo complessivo impegnato dall’Amministrazione per la gestione del servizio è di 250.438,80 euro.

Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione scadeva alle ore 13 del 16 marzo. La prima fase della gara si è conclusa lo scorso 19 aprile alla presenza della dott.ssa Anna Asaro responsabile dell’Ufficio Me.Pa/Consip e del punto ordinante la gara, del dott. Claudio Zummo nella qualità di responsabile del procedimento (così da determina del dirigente del II settore dott.ssa Stella Marino). Bisogna premettere che il 23 marzo era stata revocata in autotutela la gara a causa di un problema oggettivo riscontrato da tre ditte partecipanti al sistema del Mepa all’atto dell’inserimento della documentazione; si trattava di un problema che poteva inficiare le operazioni di gara ed in contratso con i principi della stessa.

Così il 27 marzo è stata indetta una nuova gara sempre attraverso lo stesso sistema Mepa con termine ultimo per la presentazione delle offerte stabilito alle 13 del 9 aprile. La richiesta di offerta è stata inviata alle stesse tre ditte e cioè: Etruria Servizi Srl con Delisa srl; INPA Spa; Magest Servizi Sas. L’esame della documentazione presentata si è svolta l’11 aprile. Erano presenti i rispettivi rappresentati delle tre ditte (Ramondelli Michele di Palermo, Giulio Martines di Palermo e Pietro di Maio di Isola delle Femmine).

Dall’esame è risulta ammessa l’INPA Spa. Ammessa con riserva invece l’Etruria servizi srl con Delisa srl in quanto la ditta Delisa non ha specificato percentuale delle quote sociali in possesso dai tre soci indicati. Esclusa invece la Magest Servizi sas in quanto ha inserito nel sistema Mepa in un apposito campo riservato alla sola documentazione amministrativa anche l’offerta tecnica e quella economica, ciò non avrebbe garantito assoluta trasparenza e segretezza della procedura. Successivamente, il 19 aprile –si legge sempre nel verbale di gara- a seguito della ricezione della documentazione richiesta la ditta Etruria Srl con Delisa Srl viene ammessa alla fase successiva.

Per quanto riguarda invece la questione della Ditta Magesta Servizi Sas che aveva segnalato una anomalia sulla procedura Mepa attivata, i responsabili della gara hanno invece confermato l’esclusione per via del riscontro oggettivo che ha consentito alle altre due ditte partecipanti di inserire correttamente negli appositi campi sia l’offerta tecnica che quella economica nel sistema. Quindi risulterebbero ammesse alla fase successiva della gara le due ditte Etruria srl con Delisa srl e INPA spa.

La fase successiva prevede l’esame delle altre due offerte, quella tecnica e quella economica. Per ogni ditta verrà attribuito un punteggio alle due offerte presentate, la somma del punteggio delle due offerte sarà il punteggio complessivo della ditta. Considerato che ad essere ammesse sono state soltanto due ditte, è presumibile che le operazioni di gara potrebbero essere concluse entro la fine di giugno con l’aggiudicazione del servizio alla ditta risultante vincitrice. La speranza è che questo servizio affidato all’esterno preveda che i pagamenti delle bollette da parte dei cittadini siano canalizzati direttamente sul conto del Comune; non vorremmo, visto i casi avvenuti in passato, che i cittadini versino soldi su conti di Società esterne e poi… Ma l’interrogativo rimane: non era più semplice riorganizzare, invece che smantellare, già da qualche anno l’Ufficio Tributi comunale rendendolo più al passo con i tempi (immaginiamo anche dei gestionali informatici ad hoc) piuttosto che pensare di affidare all’esterno il servizio di riscossione coattiva? Questo discorso vale anche per tutti gli altri tributi comunali per i quali la Giunta aveva proposto l’esternazionalizzazione con un mega appalto, alcuni milioni di euro, proposta molto dibattuta in Consiglio comunale e poi abbandonata scegliendo la predetta procedura tramite sistema Mepa.

Altro interrogativo riguarda la possibilità di una migliore utilizzazione delle risorse umane, anche di quei precari storici da stabilizzare. A chi giova tutto ciò? (in foto di copertina la sede di Largo Badiella del II settore Finanze e Tributi del Comune di Mazara) Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza