Mazara, Piano Regolare fermo al palo. Bloccato lo sviluppo della Città e rischio di speculazioni. Forse “tutelati” interessi privati?

Redazione Prima Pagina Mazara
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29 Ottobre 2017 06:44
Mazara, Piano Regolare fermo al palo. Bloccato lo sviluppo della Città e rischio di speculazioni.  Forse “tutelati” interessi privati?

Il Piano Regolatore Generale della Città di Mazara del Vallo è ancora fermo al palo. L’importante strumento urbanistico dopo diversi anni non è stato ancora completato dagli Uffici comunali di competenza, ovviamente questo è un dato anche politico-ammnistrativo, negativo. Sulla questione, dopo vari commissariamenti regionali per inadempienze nella tempistica relativa alla redazione dello stesso PRG, vi è un silenzio assordante da parte del Comune nonostante nei mesi scorsi sia stato consegnato allo stesso Ente lo studio geologico (ci sono voluti 4 anni dal bando alla consegna) a supporto della revisione del Piano.

Non sono mancati i solleciti all’Amministrazione Cristaldi per completare una volta per tutte il PRG; diversi consiglieri comunali di opposizione in questi anni hanno presentato interrogazioni all’Amministrazione. Ma dal Comune tutto tace, forse volutamente? Si profila un altro commissariamento.Ricordiamo che il PRG fu approvato il 14 febbraio 2003 ma i vincoli urbanistici decaddero il 13 giugno 2008; la redazione definitiva, con l’invio alla Regione per il relativo decreto, sembra ancora una chimera.

Qualche anno fa in Consiglio comunale il consigliere comunale Giacomo Cangemi sollevò degli interrogativi ripercorrendo il lungo iter della vicenda. All’interrogazione rispose il vice sindaco Silvano Bonanno, nonché assessore ai Lavori Pubblici, con un semplice: “ci stiamo attivando”. Probabilmente la questione è ben più complessa e va “al di là delle possibilità” di un singolo assessore.

In questi ultimi anni al PRG ha lavorato un "gruppo Piano" costituito da tecnici comunali e che ha aggiornato i dati demografici, raccogliendo i circa trecento ricorsi presentati dai cittadini a seguito della scadenza dei vincoli determinati per legge. Il 25 ottobre 2013 la Regione commissionò il Comune a seguito di una mancata risposta nel dare corso alle direttive generali sullo stesso PRG che il 12 maggio 2011 erano state approvate dal Consiglio comunale (allora la Giunta Cristaldi non aveva la maggioranza) con nove emendamenti alcuni dei quali intralciavano dei progetti della stessa Amministrazione. Qualche esempio?

Il primo emendamento prevedeva la creazione di due ponti carrabili a due corsie, uno per il collegamento di lungomare Mazzini con lungomare Fatamorgana (sarebbe necessario), l'altro per collegare il vecchio mercato l'ortofrutticolo e l'area prospiciente; questo secondo ponte fu oggetto di una "trattativa" fra l'opposizione e la coalizione cristaldiana che ha portato allo stralcio del ponte lasciando così invariato il progetto dell'amministrazione del ripristino dell'antica chiatta collegante i due lungomari.

Il secondo emendamento prevedeva invece lo spostamento del progetto del porto turistico dal porto canale (così come previsto dall'Amministrazione Cristaldi) nell'area antistante al lungomare Mazzini- Hopps e S.Vito. Dopo la votazione dell'emendamento l’allora consigliere di maggioranza Vito Barracco accusò l'opposizione "di aver ostacolato per fini politici il progetto amministrativo di creare la cosiddetta spiaggia in città".

Ricordiamo che il 19 dicembre 2011 il Consiglio comunale istituì una “Commissione Speciale d'Inchiesta sul PRG”. Presidente di quella Commissione era Roberto Frazzetta il quale chiese più volte all'Amministrazione su come il "gruppo Piano" stesse procedendo nella redazione del PRG seguendo le indicazioni ricevute dal Consiglio comunale. La Commissione ribadì "la necessità che il PRG fosse condiviso con la cittadinanza, a partire dalle categorie produttive, per assolutamente evitare che cadesse in mano alla politica o, peggio ancora, che esso potesse privilegiare gli interessi particolari ed individuali di alcuni gruppi o soggetti, vedi il rischio di speculazioni edilizie" a colpi di varianti approvate in Consiglio.

Purtroppo nel 2014, prima dello scioglimento del Consiglio comunale per nuove elezioni, la stessa Commissione rimase alquanto silente. Evidentemente nei mesi successivi gli interessi dei consiglieri si rivolsero alle elezioni, ricordiamo pure che lo stesso Frazzetta da candidato sindaco al ballottaggio si schierò con il sindaco Cristaldi.

Preoccupa anche il silenzio delle varie organizzazioni sindacali e della “borghesia imprenditoriale” in merito alla questione. Non vi è il rischio solo della fine del settore edile ma anche di speculazioni edilizie. Risulta sempre attuale la splendida, e premiata, pellicola del 1963 "Le mani sulla città" del regista Francesco Rosi.Francesco Mezzapelle

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