Mazara, pericoloso branco di randagi a Tonnarella: uccisa una cagnolina. Il racconto di un giovane cittadino

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Settembre 2020 08:53
Mazara, pericoloso branco di randagi a Tonnarella: uccisa una cagnolina. Il racconto di un giovane cittadino

Riceviamo e pubblichiamo il racconto di un giovane cittadino mazarese, Walter Genna, che ci ha raccontato un episodio avvenuto a Tonnarella nella notte fra il 9 e 10 settembre e che riporta all’attenzione un problema mai risolto in questi anni e cioè il randagismo imperversante in diverse zone della Città; ad esso connesso quello della burocrazia e cioè della non tempestività di intervento di alcuni servizi comunali addetti alla problematica. E’ ovvio che quando un giovane della Città non vede risposta da parte delle istituzioni alle sue segnalazioni o richieste di intervento perde la fiducia in esse e si disinnamora della stessa Città cominciando a pensare, anche per le poche prospettive di inserimento lavorativo, che non sia il posto ove trascorrere la sua vita (gli amministratori della Città si pongono questo interrogativo?).

Ecco quanto ci ha scritto Genna nella serata del 10 settembre: “Salve, vi scrivo per fare una segnalazione in merito ad un fatto increscioso che è avvenuto ieri notte in zona Tonnarella, più precisamente nella via Onorevole Franco Restivo. In quella via, da tempo ormai, è presente un branco di cani che pur essendo accuditi dall'ENPA rappresentano un enorme disagio per i residenti della zona. Questo branco, la notte tra il 9 e il 10 Settembre, mosso da un cattiveria e rabbia atroce, ha ucciso a morsi, dati intenzionalmente nel collo, una cagnolina indifesa, purtroppo randagia, che passava, la gran parte del tempo, di fronte la strada di casa mia (poco distante dalla via Restivo) e che per questo motivo conoscevo.

Ridotta in condizioni miserabili, dopo averla trovata (nel pomeriggio di ieri) a due passi dal branco, ho deciso di prenderla e darle una sepoltura dignitosa, così come penso avesse fatto qualsiasi altra persona dotata di un minimo di compassione. Ho chiamato i vigili urbani per segnalare il fatto, ma mi è stato risposto che la cosa era di competenza del canile di Mazara, e che avrei dovuto quindi aspettare l'indomani mattina (dato gli orari di apertura del canile). Ho deciso così di intervenire personalmente, perché altrimenti l' avrebbero ridotta a brandelli (non che non fosse già in condizioni misere) se avessi aspettato la rimozione della carcassa da parte del canile.

Le ho raccontato l'accaduto perché questo mio messaggio vuole avere uno scopo ben preciso, fermo restando che ormai quella povera cagnolina non tornerà più in vita. Vi è, a mio parere, l'urgenza più assoluta di rimuovere quel branco di cani da quel posto. Prendono di mira qualsiasi cane passi da lì, qualsiasi bicicletta, macchine, pedoni, insomma hanno colonizzato un intera via, ed essendo appunto cani, ed essendo in branco, può lei stesso immaginare cosa significhi decidere di percorrere quella strada, con qualsiasi mezzo di trasporto, o anche a piedi magari portando a spasso il proprio cane (come mi capita spesso).

Un rischio enorme che nella maggior parte dei casi obbliga, chiunque, di decidere di non percorrere quella strada. Rappresentano un pericolo per tutti e tutto, pure per loro stessi, in quanto stando alle testimonianze della gente che abita molto vicino al punto di aggregazione del branco, capita molto spesso che essi stessi si mordano tra loro, anche riportando a vicenda gravi ferite. Non penso sia ancora possibile fare finta di nulla, è il momento di intervenire e rimuovere quel branco.

Non voglio che il sacrificio di quella povera cagnolina sia vano. Poteva succedere a chiunque, anche ad un bambino, e non voglio solo fare retorica, perché la zona, soprattutto in estate è molto frequentata e potrebbe succedere la qualsiasi, dato il grosso pericolo che rappresenta quel branco di cani. Ho provato questa mattina a segnalare la cosa al canile (possiedo foto e video dell'accaduto), volevo chiedere in che modo sarebbe stato possibile intervenire per risolvere la situazione, ma non ho ricevuto alcuna risposta, il cellulare ha squillato a vuoto per circa 2 ore.

Dopodiché ho chiamato nuovamente la polizia municipale, dicendo che avevo provveduto personalmente alla rimozione della carcassa, ma volevo che si intervenisse in qualche modo riguardo la pericolosità di quel branco. Hanno preso un appunto dicendo che avrebbero fatto qualcosa, ma senza dirmi esattamente cosa e soprattutto quando. Io farò la qualsiasi affinché questa situazione venga risolta, recarmi giornalmente al comune, al canile, alla stazione della polizia municipale, se serve, anche a raccogliendo le firme di tutti quei residenti della zona, che come me, non riescono più a tollerare tale situazione.

Questo perché non voglio che la cosa finisca lì come se nulla fosse e come se nulla fosse accaduto (un povero cane indifeso, ridotte in quelle condizioni, è pura follia). Nel 2020 in una società civile non può essere tollerato il fatto che un'intera via della città sia in possesso e sotto il totale controllo di un branco di cani e soprattutto che un povero cane che decide per caso di passare di lì, venga ridotto in quelle condizioni. Un branco che per le più disparate situazioni, anche le più futili, può diventare improvvisamente rabbioso e violento, con chiunque, animali o persone che siano.

Non è spiegabile come sia possibile che stiano liberi e tranquilli in quella strada, si fa veramente fatica a capire come sia possibile che nessuno abbia preso, ad oggi, adeguati provvedimenti. La vita ha un valore, se sia un cane o un essere umano poco conta, e passare da quella strada è diventato troppo rischioso. Io ho già scritto all'ufficio stampa del comune e ho inviato un messaggio tramite messenger direttamente al Signor Sindaco, ma al momento non ho ricevuto alcuna risposta.

Spero che voi della redazione possiate aiutarmi in qualche modo, magari divulgando la notizia, o magari facendo una segnalazione direttamente voi al sindaco o agli uffici comunali di competenza, dato che io fino ad ora non sono riuscito ad ottenere particolari risultati, pur avendo contattato chi dovere. Possiedo come scritto in precedenza, foto e video dell'accaduto, foto che mostrano il momento del ritrovamento del corpo del cane, a due passi dal branco, e anche un video. Erano presenti anche altri testimoni, tra cui i volontari della ENPA che, teoricamente (ma non praticamente) hanno i cani in affidamento.

Vi ringrazio per l'attenzione, spero possiate comunque in un modo o nell'altro aiutarmi. Distinti saluti”. (in foto copertina immagine di repertorio di un gruppo di randagi presso la spiaggia di Tonnarella) Francesco Mezzapelle

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