Mazara, operazione P.S. contro la microcriminalità giovanile. Fenomeno allarmante e complesso…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Maggio 2019 10:43
Mazara, operazione P.S. contro la microcriminalità giovanile. Fenomeno allarmante e complesso…

Chi non vuol vedere non vede, è innegabile però che da alcuni anni a questa parte nella Città di Mazara del Vallo si stia registrando una escalation della microcriminalità: furti, scippi e spaccio di droga. Un fenomeno che vede, basti dare un’occhiata ai singoli casi, sempre più protagonisti, in negativo ovviamente, dei giovani, anche minorenni, autoctoni e di origine maghrebina o slava. Spesso la stessa Città di Mazara del Vallo è stata teatro di casi di criminalità condotti da giovani di altre realtà viciniore.

Il bullismo, esercitato verso i propri coetanei, è spesso anticamera della microcriminalità giovanile che negli ultimi anni sta mettendo a ferro e a fuoco la Città. Non si contano più i furti nelle abitazioni e nei negozi, i casi di arresto riguardano nella stessa percentuale molti giovani figli di immigrati; quotidianamente si registrano fermi per detenzione e spaccio di sostanze e stupefacenti. Quanto stiamo affermando lo si evince anche attraverso alcuni arresti effettuati nel corso di questa settimana dal personale in servizio presso il Commissariato di P.S.

di Mazara del Vallo. Ecco nello specifico quanto avvenuto. Nella serata del 28 maggio la Squadra Pegaso del Commissariato, eseguendo un provvedimento del GIP del Tribunale di Marsala, ha sottoposto all’obbligo di dimora, con il divieto di allontanarsi nelle ore notturne dalla propria abitazione, Gaspare Martinico, un 19enne arrestato domenica scorsa per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, ripreso dai poliziotti nell’atto di vendere marijuana a numerosi giovani mazaresi fra i quali anche un minore.

La stessa sera e nel corso della mattinata del giorno successivo i poliziotti hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti rispettivamente di Daniele Sabani, 24 anni, e Aurora Campanella, 22 anni, entrambi con precedenti di polizia e residenti a Castelvetrano. La misura, emessa dal GIP presso il Tribunale di Marsala, trae origine da una approfondita attività di indagine condotta dagli investigatori della Squadra Pegaso del Commissariato, attraverso la quale gli operatori sono riusciti ad attribuire ai due giovani l’esecuzione di un furto aggravato commesso a novembre dell’anno scorso all’interno dello studio di un noto avvocato di Mazara del Vallo.

Grazie alla visione delle immagini tratte dalle telecamere posizionate sulla pubblica via e per mezzo di una certosina attività di escussione delle testimonianze e analisi delle tracce lasciate sul luogo del delitto, gli investigatori sono giunti all’individuazione dei responsabili. Nel pomeriggio del 29 maggio, ancora, il Commissariato di Mazara ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, nei confronti di Antonino Quinci, 31 anni, arrestato due settimane fa dalla Squadra Mobile di Trapani e dalla Squadra Pegaso del Commissariato, con l’ausilio dei cinofili di Palermo, perché deteneva nascosta in casa, in una intercapedine del bagno, e vendeva sostanza stupefacente.

Quinci è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani. Infine, il 27 maggio l’Ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato ha eseguito la misura cautelare del divieto di soggiorno nel Comune di Sciacca, emanata dal GIP del Tribunale di quel comune, nei confronti di Ouissem JEDDAY, 32 anni, tunisino residente a Mazara del Vallo. Risulta incessante l’attività delle forze dell’ordine, in numero purtroppo non adeguato alle esigenze del territorio, ed ovviamente ci riferiamo sia al personale della Polizia di stato, Carabinieri, Guardia di Finanza ed anche la Polizia Municipale la cui pianta organica prevede il doppio degli operatori ad oggi a disposizione.

In questo sistema gli uomini delle forze dell’ordine presenti in Città appaiono in grande imbarazzo, da un lato hanno il dovere di intervenire per assicurare alla legge i malviventi, poi costretti a vedere gli stessi criminali rimessi in libertà, in molti casi dopo alcune ore, grazie (si fa per dire) a delle leggi che “tutelano” fin troppo; non è giustizialismo il nostro ma c’è un limite all’imbarazzo di vedere un piccolo criminale circolare sulle strade quando quasi nella stessa giornata è stata comunicato il suo arresto.

Casi di bullismo ed una microcriminalità giovanile stanno creando un serio problema di sicurezza per le nuove generazioni. Ci pervengono infatti sempre più segnalazioni circa la presenza di gang di adolescenti che scorrazzano nel centro storico di Mazara del Vallo provocando residenti e visitatori, non mancano gli scippi ed i casi di bullismo verso i propri coetanei; per non parlare delle risse che spesso avvengono nelle feste organizzate dalle scuole. Sono quasi sempre gli stessi i malviventi che operano in Città, sembrano che facciano gara per far finire le loro foto sui giornali e sui siti online.

Stanno assumendo la stessa “celebrità” di quei fuorilegge che imperversavano nel "far west"; d’altronde questo è il clima che si respira da alcuni anni a questa parte in Città, un clima da "far west". Qualche mese fa si sono pure registrate delle "bravate" da parte di qualche gruppetto di giovani che una sera, forse troppo "annoiati" o annientati di alcol e droga, hanno imbrattato con scritte, anche volgari ed ingiuriose, alcuni alberi della villa (vedi foto di copertina) comunale, il marciapiedi e la passeggiata del lungomare, in passato anche l'Arco Normanno era stato oggetto di simili "attenzioni".

Anche questi casi palesano un problema ben più complesso e che riguarda le agenzie primarie di socializzazione. Chi si occupa di politiche sociali e di inclusione dovrebbe cominciare ad analizzare le cause socio-economiche che hanno portato ad un aumento della microcriminalità in Città. Su tale questione ce ne occuperemo prossimamente. Francesco Mezzapelle

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