Mazara, note politiche e sindacali su arrivo pescatori liberati

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Dicembre 2020 16:47
Mazara, note politiche e sindacali su arrivo pescatori liberati

Mazara festeggia il ritorno dei suoi marinai Oggi per Mazara è un giorno di festa, si concretizza il tanto agognato ritorno dei marinai mazaresi nelle loro case e si pone fine ad una snervante attesa durata ben 108 giorni. Sono stati giorni di angoscia e di grande apprensione, in cui abbiamo temuto per la sorte dei nostri uomini, c'era la consapevolezza che trattare con quel che resta della Libia non fosse facile, soprattutto quando le richieste (la liberazione di scafisti colpevoli delle peggiori nefandezze) apparivano incomprensibili.

Saranno felici le famiglie e soprattutto i 18 pescatori che dopo aver ritrovato la libertà, potranno finalmente riabbracciare i propri cari. Finiti i momenti di tensione, di dolorosa attesa, è arrivata, quasi insperata la liberazione, che resterà indelebile nella loro memoria non solo per esser sfuggiti a uno spietato generale, ma anche per il modo con cui ne son venuti fuori: prelevati dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli Esteri in persona, a dimostrazione del fatto che il governo su questa caso non ha mai abbassato la guardia.

Nonostante gli attacchi strumentali ricevuti dalle opposizioni, il Governo ha risposto sul campo, concludendo una importante e delicata operazione di diplomazia e ottenendo un grande risultato grazie a chi ha lavorato sottotraccia. Oggi i nostri pescatori vengono accolti come eroi, con tanto di personalità e stampa al loro arrivo, e tutta la città gioisce in questo momento che trasforma questo periodo difficile in un segnale profondo di speranza che ci rincuora e ci lascia intravedere un futuro diverso.

Da domani si potrà analizzare meglio questa vicenda, cercare di capirne le criticità e di fare tesoro di questi insegnamenti, da domani i riflettori dovranno continuare a rimanere accesi, si dovrà lavorare affinchè il Mediterraneo torni a essere la culla del benessere, luogo di pace e dell'incontro tra i popoli anche per scongiurare nuovi casi di sequestro di pescatori italiani o incidenti di qualsiasi tipo. Si dovrà dare una mano al processo di pacificazione del popolo libico perchè possa vivere in pace e nel rispetto dei diritti che ogni uomo merita, ricordiamoci che questo sequestro è entrato a pieno titolo nell’intrigo politico internazionale che vede la Libia nel caos con due fazioni in guerra.

Da domani si dovranno affrontare concretamente i motivi di una marineria in crisi e ricercarne le soluzioni del rilancio, deve essere superata la querelle internazionale sulla territorialità delle acque, perché si sa quella delle acque territoriali libiche è “una vecchia storia” che la politica nazionale ed europea “ha sempre sottovalutato nonostante penalizzi gravemente i Paesi europei e soprattutto l’Italia”. Episodi come quello che ha coinvolto i nostri pescatori mazaresi si sono verificati già un bel po’ di volte.

È il momento per aprire un confronto tra tutti i Paesi che si affacciano nel Bacino del Mediterraneo sotto l’egida dell’Unione Europea per definire una comune politica della pesca che guardi a regole certe ed uniche di accesso, conservazione e ripopolamento, che ne salvaguardi la risorsa ittica in mare, che tuteli pescherecci e imprese tartassate dai costi di gestione e favorisca il ricambio generazionale in quanto i pescatori anziani sono andati in pensione e i figli hanno scelto altre occupazioni lavorative.

La politica europea negli ultimi anni ha tutelato gli stock ittici e favorito la demolizione dei natanti e le cose potrebbero peggiorare quando la Commissione europea chiederà, nel 2021, una ulteriore stretta sui ritmi di pesca, in uno scenario aggravato dall'impoverimento del mare su cui influisce non tanto la pesca, quanto il cambiamento climatico, il traffico marittimo e l’inquinamento. Ma tutto questo dovrà essere affrontato da domani perchè oggi per tutti noi mazaresi, non solo per le famiglie ed i pescatori, è un giorno di Festa! Il gruppo consiliare e gli attivisti del M5S Mazara del Vallo.

  Libia, “bene rientro a casa dei pescatori, ora pensiamo al futuro“ Dichiarazione del segretario regionale Uila Pesca Tommaso Macaddino“La grande, profonda e intima gioia che proviamo oggi per il rientro dei nostri lavoratori e che ci unisce e ci fa stringere attorno alle loro famiglie non ci può distogliere dalla necessità e dall’urgenza di affrontare il problema di come garantire in futuro la sicurezza sul lavoro ai nostri pescatori nelle acque del Mediterraneo”Così il segretario regionale della Uila Pesca Sicilia Tommaso Macaddino che è stato tra i primi a dare il benvenuto ai 18 pescatori sequestrati in Libia lo scorso 1 settembre e che, a bordo dei due pescherecci Medinea e Antartide, sono rientrati a Mazara del Vallo, questa mattina.“Dobbiamo innanzitutto denunciare come, a fronte di una presunta violazione delle acque nazionali libiche da parte dei pescherecci italiani, 18 persone sono state, di fatto, sequestrate e tenute prigioniere in violazione delle più elementari norme del diritto internazionale e, cosa ancora più grave che sta emergendo dalle loro testimonianze, nei loro confronti c’è stata anche negazione e violazione dei diritti umani, avendo essi dovuto subire umiliazioni di ogni genere”.“Per quanto riguarda il futuro, la Uila Pesca si rivolge, innanzitutto, alle istituzioni italiane per sapere quale idea esse abbiano in merito alla pesca e al Mediterraneo, un mare che, siamo convinti, deve diventare un luogo di pace e di prosperità per tutti i paesi che vi si affacciano”.

  "Bentornati pescatori! adesso si lavori per un mediterraneo più sicuro" La seconda commissione consiliare permanente con delega alla pesca saluta con profonda emozione il ritorno dei pescatori e dei due natanti iscritti al compartimento marittimo di Mazara del Vallo. Si è conclusa, finalmente, una triste vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tutta la cittadinanza e l'Italia intera. Nell'esprimere un profondo ringraziamento a tutte le forze politiche che si sono spese per la risoluzione della controversia, la II commissione auspica che oggi, all'indomani dei festeggiamenti, si possa aprire a livello internazionale un proficuo dibattito volto a regolamentare, una volta e per tutte, la pesca del Mediterraneo.

Quel mediterraneo che è incontro di popoli e casa comune di tutti coloro che in mare condividono la fatica del lavoro. La seconda commissione consiliare.

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