Mazara nel centenario di Pietro Consagra, Ottobre 1920 – 2020: parte 1

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Agosto 2020 10:04
Mazara nel centenario di Pietro Consagra, Ottobre 1920 – 2020: parte 1

Inizio in sottotono delle celebrazioni dello scultore mazarese, mentre rimangono freddi i rapporti tra l’Archivio “Pietro Consagra” e la Città. C’era attesa da parte della città degli eventi programmati dall’Amministrazione comunale nell’ambito del centenario della nascita di Pietro Consagra (Mazara 1920; Milano 2020). In considerazione, anche, che la ricorrenza dei cento anni dalla nascita sancisse il momento della cucitura dei rapporti, assai deteriorati, tra l’Archivio Consagra e la sua città di origine.   Sono sempre stati rapporti complessi, quelli dell’artista con i suoi concittadini, che hanno origini lontane, a partire dagli anni sessanta.  E’ una strana storia, fatta di proposte, progetti, critiche, veti, ripensamenti, finanziamenti, impegni politici, promesse e delusioni.

Tutto ha avuto inizio negli anni ‘80, quando, visitando la sua Città nativa, Pietro Consagra rimaneva infastidito dall’insolente presenza del Palazzo della Città, l’alieno, come usava dire, che nella sua anonima bruttezza, devastava la piazza più bella, ne annichiliva l’armonia, ne umiliava la storia. L’artista si mostrava ancora più severo con quelli che Lui considerava, ingenuamente, i suoi paesani, i quali con il loro silenzio e la loro indifferenza, si erano supinamente assuefatti al mostro senza che da costoro venissero prodromi di reazione e manifestazioni di rigetto.

E’ al ritorno a Roma e poi a Milano che il maestro inizia a progettare, secondo la sua filosofia della città frontale, una grande opera scultorea che nascondesse l’alieno, e che desse alla piazza e alla sua bellezza architettonica, una prospettiva di affascinante violenza dal punto di vista artistico. Luigi Tumbarello

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