Mazara, lungomare Mazzini, posteggiatori abusivi sempre più visibili (grazie alla nuova illuminazione) e attivi. Forse gestiti da un’organizzazione…?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Settembre 2017 08:00
Mazara, lungomare Mazzini, posteggiatori abusivi sempre più visibili (grazie alla nuova illuminazione) e attivi. Forse gestiti da un’organizzazione…?

Siamo proprio al paradosso, da un lato l’Ammi- nistrazione comunale esalta, anche eccessivamente, il litorale antistante il lungomare Mazzini, la cosiddetta “spiaggia in Città” definendolo un “polmone turistico della Città” (si pensi anche alla bistrattata spiaggia di Tonnarella e ad altre ricchezze monumentali ed archeologiche ad oggi in grande stato di degrado e abbandono…), dall’altro orde di posteggiatori abusivi taglieggiano sempre più gli automobilisti, mazaresi e turisti, che trovano un posteggio su tutto il lungomare a partire da piazzale “G.B. Quinci”.

La nostra redazione ha numerose volte segnalato il problema dei posteggiatori abusivi operanti nelle diverse strade e piazze del centro Città. Più volte abbiamo riportato i casi di vessazione e lamentele di cittadini che hanno dovuto fare i conti con la richiesta di un “pizzo” per posteggiare la propria auto senza rischiare di ritrovarla danneggiata come avvenuto a quanti non si sono piegati a questa pratica mafiosa.

Abbiamo anche sottolineato, e continuiamo a farlo, che dovrebbero in primis i cittadini una volta vessati di denunciare alle forze dell’ordine, invitiamo pertanto i cittadini a denunciare quanti richiedono soldi per farli posteggiare. Invitiamo a farlo anche i vari gestori di ristoranti sul lungomare che vedono i loro clienti rincorsi fino ai tavoli degli stessi locali, ovviamente quando si fermano, capita spesso che gli stessi potebnziali clienti rinuncino proseguendo verso altri luoghi: bel "biglietto da visita" per i turisti. 

Vi è la necessità di cogliere i posteggiatori abusivi in flagranza di reato, a tal fine ci interroghiamo ancora una volta il perché non sia possibile attraverso il sistema di video sorveglianza comunale installato nelle principali strade e piazze della Città grazie ad un finanziamento con il Pon Sicurezza istituito dallo Stato per combattere la microcriminalità. Una di queste 32 telecamere, la cui centrale operativa si trova al primo piano della sede della Polizia Municipale sarebbe puntata proprio su piazzale G.B. Quinci, il regno dei posteggiatori abusivi che operano nel numero di 2/3. Per non parlare delle tante pattuglie sempre della Polizia Municipale che quotidianamente attraversano il lungomare al fine di controllare e sanzionare, giustamente, gli automobilisti che non rispettano il codice stradale.

Purtroppo negli ultimi tempi il fenomeno dei posteggiatori abusivi si è ampliato, molti adepti hanno occupato altri spazi, vedi piazza Santa Veneranda, piazza San Michele. Addirittura in piazza Alcide De Gasperi (la piazza della stazione) il posteggiatore abusivo che sfortunatamente è morto a causa di un incidente stradale mentre era in bici sul ponte della via Archi è stato sostituito prontamente da un altro operatore. Chissà forse vi è un’organizzazione che predispone il “piano servizi dei posteggiatori abusivi”?

Bisogna anche dire che adesso il fenomeno è ben più visibile sul lungomare Mazzini, si proprio lì dove da qualche mese il Comune ha migliorato l’illuminazione (prima era scandalosa) grazie all’intervento di una ditta che ha montato nuove lampade nel lato della villa Garibaldi. Grazie a questa nuova illuminazione gli stessi posteggiatori abusivi sono facilmente individuabili, pensate fermano gli automobilisti anche in mezzo alla carreggiata del lungomare (vedi foto di copertina) per consentire loro di posteggiare. Servizio completo!

Proprio in merito alla vergognosa presenza di posteggiatori abusivi in Città, un cittadino, il dott. Ivano Asaro, lo scorso maggio aveva promosso una petizione online sul noto sito change.org invitando i cittadini a firmarla. Cosi si legge nella petizione: "la questione dei parcheggiatori abusivi, oltre che una questione di legalità e di moralità, ormai è una vera e propria emergenza per quei cittadini che non vogliono sottostare ad un vero e proprio racket che si compie tranquillamente alla luce del sole. Il Prefetto della Provincia di Trapani ed il Sindaco di Mazara di Mazara del Vallo devono agire e ristabilire la legalità. Questo appello è teso alla risoluzione del problema". La petizione firmata da un migliaio di cittadini era stata consegnata all’allora Prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo, ed al Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi. Che fine ha fatto?

Francesco Mezzapelle

06-09-2016

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