Mazara, “Lost in Education” si presenta alla comunità

Redazione Prima Pagina Mazara
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17 Ottobre 2019 15:10
Mazara, “Lost in Education” si presenta alla comunità

Convegno di presentazione alla cittadinanza del progetto Lost in education Mazara del Vallo (Tp) - Auditorium Caruso Via Bagno, 49 - 18 ottobre 2019 ore 9.00   Il progetto Lost in education del Comitato Italiano per l’UNICEF ONLUS è tra i 17 progetti multiregionali approvati da Con i Bambini attraverso il Bando Adolescenza (11-17 anni). Il progetto è in partnership con Arciragazzi nazionale, 20 scuole (13 Istituti Comprensivi e 7 Scuole Superiori, tra cui l'I.C.

Pirandello di Mazara del Vallo) e 6 partner del Terzo Settore. La giornata, che ricade all'interno della programmazione della Manifestazione Blue Sea Land, si svilupperà in base al seguente programma: Ore 9.00. Saluti ed accoglienza. Presentazione dell'Équipe territoriale e delle finalità del progetto - Romina Vivona, Community Manager Lost in Education Mazara del Vallo, Arciragazzi Sicilia. 9.15. Lost in Education a Mazara, la voce dei ragazzi e delle ragazze. I primi dati della Mappa di Comunità.

Alessandra Sasso - formatrice équipe territoriale LiE insieme agli studenti delle classi 2^A - 2^C - 2^D dell'I.C. Pirandello 9.30. Il valore sociale del progetto Lost in Education - Vito Billardello Vice Sindaco, Assessore al welfare, politiche giovanili e sport 09.45. Il valore educativo del progetto Lost in Education - Antonina Marino, Dirigente Scolastico I.C. Luigi Pirandello 10.00. Il valore comunitario del progetto Lost in Education, gli articoli 29 e 12 della CRC. Eva Fedi, referente Arciragazzi Nazionale progetto LiE 10.15.

Pausa 10.30. L'esperienza della comunità educante di Palermo - Pasquale D'Andrea, Garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del Comune di Palermo 10.45. L'Anticomunità come valore. Dalle resistenze al cambiamento - Gioacchino Lavanco, Direttore del Dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, dell'esercizio fisico e della formazione, Università di Palermo 11.00: La voce della comunità. Incontriamoci e raccontiamoci. Laboratorio di comunità con i partecipanti all'iniziativa a cura di Alessandra Sasso, degli studenti delle classi 2^A, 2^C, 2^D e degli insegnanti della scuola I.C.

Pirandello. 12.00. Conclusioni e visioni future: Romina Vivona - Community Manager Lost in Education Mazara, Gianni Maria Crisafulli, professore referente équipe territoriale LiE Lost in Education sviluppa una serie di strumenti per l’Attestazione di Comunità educante, esito di sistema delle azioni positive del progetto: laboratori di comunità; mappe di comunità educante; strumenti di coinvolgimento attivo dei minorenni (progettazione partecipata); percorsi educativi, anche individuali, per l’acquisizione di soft skill di cittadinanza attiva; luoghi di incontro e confronto tra ragazzi, docenti, famiglie, agenzie educative, attori del terzo settore, del profit, enti pubblici e realtà che si occupano di minorenni, a livello comunale, regionale e nazionale.

La strategia del progetto nasce nella cornice della Convenzione sui diritti dell’Infanzia (CRC) e in particolare dell’art. 29 - Educazione di qualità e dell’art. 12- Diritto alla partecipazione. Sono previsti investimenti in 7 Regioni (Sicilia, Sardegna, Puglia, Lazio, Liguria, Lombardia, FVG), per un totale di 17 territori comunali. In Sicilia, si sviluppa nelle città di Mazara, Marsala e Novara di Sicilia. Il progetto dura 38 mesi, dal 23 settembre 2018 al 22 novembre 2021. Il progetto Lost in education intende:

  1. a) migliorare il benessere dei ragazzi e la loro capacità personale di percepirsi come attori trasformativi della propria comunità scolastica e di vita (soft skills di cittadinanza attiva);
  2. b) rafforzare la centralità della scuola come luogo educativo e aumentare il supporto della comunità educante
  3. c) sviluppare una comunità educante in cui gli attori sociali siano capaci di riconoscere le proprie competenze educative e prendersi carico del processo educativo
Il progetto si sviluppa partendo da tre premesse:
  1. a) la povertà educativa lede il diritto dei bambini e dei ragazzi ad avere una educazione di qualità, intesa secondo quanto stabilito dagli art.

    12, 28 e 29 della CRC ( art. 12. Ascolto, 28. Istruzione e 29. Educazione di qualità, nelle sue 5 accezioni: :

1) sviluppo della personalità e di tutte le potenzialità; 2) rispetto dei diritti Umani; 3) rispetto dei genitori, della propria/altrui identità, lingua e valori culturali del paese d’origine; 4) essere responsabile della propria vita, rispettando le differenze; 5) rispetto dell’ambiente naturale); nota stampa
  1. b) la scuola è il centro del processo educativo ma deve essere riconosciuta come tale dalla comunità educante: lavorare sulla capacità delle scuole di raccontarsi ad una comunità/territorio può facilitare questo riconoscimento;
  2. c) la costruzione di una comunità come educante e la presa in carico del processo educativo è un percorso di capacity building: si tratta, pertanto, di far emergere le “competenze educative” degli attori di una comunità, di rafforzare la loro riconoscibilità come educanti e costruire contesti dove scuola, famiglie, agenzie educative, enti locali e tutti gli altri stakeholder possano interagire.

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