Attraverso il sito dell’emittente Televallo abbiamo appreso che il Tar Sicilia ha dato ragione al Comune di Mazara del Vallo in merito al ricorso presentato da 44 precari dell’Ente. Ecco quanto si legge:
“Con un’ordinanza pubblicata ieri, infatti, i giudici amministrativi della seconda sezione del Tribunale (sede di Palermo) hanno respinto la richiesta di sospensione di alcuni atti amministrativi impugnati dai 44 ricorrenti (ex precari) e relativi all’avvio delle procedure di stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato di Palazzo dei Carmelitani e alla predisposizione del piano occupazionale per il triennio 2018-2020. Ebbene, almeno nella fase cautelare il Tar ha ritenuto “che nessun pregiudizio attuale, grave e irreparabile deriva direttamente dagli atti impugnati che, invero, non impediscono la partecipazione alle procedure selettive di che trattasi al fine del raggiungimento della stabilizzazione”.
In pratica –ha scritto sempre il collega Giovanni Dilluvio- per i magistrati amministrativi il ricorso presentato dall’avvocato Sergio Galleano non presenterebbe “sufficiente fumus boni iuris”. Da qui, la decisione di respingere la domanda di sospensione cautelare presentata dai ricorrenti, che sono stati, altresì, condannati a pagare le spese legali a favore del Comune, quantificate in 750 euro. Si vedrà come procederà l’iter amministrativo al Tar nel merito”.
Nel frattempo, si attende la decisione della Cassazione sulla causa intentata da un nutrito gruppo di precari per la mancata stabilizzazione e si attende anche la decisione, prevista il 4 aprile, del Tribunale di Marsala (sezione lavoro) su un’altra causa avviata da un numero più ristretto, 38, di ex precari a cui lo scorso 31 dicembre non è stato rinnovato il contratto a tempo determinato.
Francesco Mezzapelle
27-03-2018 14,00
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