Mazara, il “festival dell’abusivismo commerciale e della sporcizia” in piazza dello scalo.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Luglio 2018 11:07
Mazara, il “festival dell’abusivismo commerciale e della sporcizia” in piazza dello scalo.

Il fenomeno abusivismo commerciale in Città non è episodico ed è invece quotidiano ed ha il suo epicentro, ormai da anni, in piazzetta dello Scalo. Ogni tanto avvengono operazioni congiunte delle forze dell’ordine, in quel momento gli abusivi di ogni genere, si dileguano (celando i loro prodotti in dubbio stato di conservazione fra le vie adiacenti) per poi ritornare dopo poche ore. Più volte la nostra redazione ha sollevato in questi ultimi anni la problematica ma a quanto pare non si è fatto niente di concreto per la cessazione del fenomeno definitivamente ed ogni azione appare frutto di una decisione circoscritta temporalmente.

In questi anni, e ancor più nell’ultimo periodo, piazzetta dello Scalo è stata meta preferita di quanti esercitano  la vendita abusiva di prodotti sia ittici che ortofrutticoli e perfino caseari (vedi foto allegate all'articolo). Negli ultimi tempi soprattutto la domenica,  approfittando della chiusura di molti alimentari in quella giornata, si è celebrato una sorta di “festival dell’abusivismo commerciale”;  la piazzetta si affolla con cittadini che attraversano la piazza, divincolandosi fra le auto che scendono da via Santa Croce dirette sul lungomazaro Ducezio.

Da un lato della piazza, all’angolo della struttura che fino a circa due anni fa ospitava la caratteristica asta del pesce (poi chiusa dall’Amministrazione comunale) vi sono anziani, italiani, che mettono in bella mostra della frutta ed ortaggi in delle cassette di legno. Dall’altro lato, seduti sul muretto che circonda la struttura del piccolo mercato ittico al dettaglio, vi sono uomini, di chiara origine maghrebina, che fermano chiunque passi da lì: offrono il loro pesce, soprattutto gambero bianco, contenuto in delle cassette di plastica, una sopra l’altra all’interno di grosse buste di cellofan adagiate sullo stesso muretto, questo avviene quotidianamente, vi è anche un carrello con il suo carico di pesce, congelato e scongelato a seconda dell’occorrenza (ignari gli acquirenti circa i rischi per la loro salute), e viene posteggiato, accuratamente nascosto, fra le auto posteggiate.

Altro problema, non meno importante, è costituito dallo stato di degrado e sporcizia che caratterizza la stessa piazzetta a fine giornata, dopo la chiusura delle “contrattazioni” fra gli abusivi e cittadini poco responsabili che acquistano in quel luogo, ignari forse di alimentare per primi questa grave situazione. Ecco ad esempio, vedi foto copertina, le foto scattate qualche giorno fa da un cittadino che dimostrano lo stato di degrado al quale sottoposta l’area ove si esercita abusivamente ed il tratto del fiume Mazaro prospicente.

Uno schifo! Ancora un problema da far notare a chi legge: la vendita abusiva dei prodotti oltre ai danni per la salute dei cittadini, comporta gravi perdite economiche per gli operatori all’interno del mercato ittico al dettaglio i quali invece sono costretti ad emettere lo scontrino fiscale, pagano le tasse. Altra situazione aberrante è costituita dalla presenza nelle immediate vicinanze di molti magazzini di imprese ittiche le quali vengono sottoposte frequentemente a controlli serrati da parte di ufficiali sanitari, controlli che durano per ore mentre a pochi metri viene venduto pesce avariato e merce in dubbio stato di conservazione, e, come se non bastasse, vengono spacciate sostanze stupefacenti.

Ci domandiamo: nessuno forse conosce quanto accade, quotidianamente, in piazzetta dello Scalo e via adiacenti? Chi amministra la città si è mai fatto un giro per quelle vie della vecchia marina, cuore pulsante di quella che fu la più grande marineria del Mediterraneo? Lì dove la chiatta, quella storica, faceva la spola fra le due sponde del fiume Mazaro ancora pulito e navigabile? Bisognava aspettare un intervento sopra le righe di un consigliere comunale di opposizione, vedi quello recente di Giorgio Randazzo (già in passato con un’interrogazione era intervenuto sul tema anche il compianto Giacomo Cangemi ), per sollecitare l’azione continuativa della Polizia municipale, congiuntamente ad altre autorità di competenza, per ripristinare immediatamente le condizioni di legalità, civiltà e di decoro di piazza dello scalo? Qualche segnale è arrivato… Speriamo che non sia frutto delle momentanee pressioni politiche! Francesco Mezzapelle

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