Mazara, Folli notti sulle spiagge: fornacelle accese, tende, “indianate” e sfide in moto e auto.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Luglio 2018 09:19
Mazara, Folli notti sulle spiagge: fornacelle accese, tende, “indianate” e sfide in moto e auto.

Tende canadesi, ombrelloni e tavolate imbandite sulla sabbia, sedie di ogni foggia e aspetto, scaricate poco prima dall’interno di una station wagon o di un suv, borse e sacchetti pieni di vivande varie disseminati un po’ dappertutto, grill (o fornacelle), pieni di carbone rosso vivo acceso e fumante, pronti ad accogliere le pietanze di carne o di pesce, disposti a fila sulla spiaggia, nelle vicinanze al muretto di protezione o, addirittura, sulla strada. E’ questo il panorama che si scorge, in prime calde serate d’estate, attraversando in macchina, in bicicletta o a piedi, Tonnarella o la piccola spiaggia di San Vito (o almeno quello che resta di essa visto che in una buona parte pur essendo spiaggia libera non è stata avviata nessuna pulizia e rimozione di alghe da parte del Comune).

Dalle 2o circa fino a tarda notte, gli arenili di Tonnarella (vedi foto di copertina scattata in questi giorni) e San Vito sono invase da famiglie e gruppi di ragazzi che in mancanza di uno spazio adeguato e meglio attrezzato, pensano bene di poter utilizzarla indiscriminatamente come se fosse – la spiaggia, il mare: patrimonio naturale di tutti – il “villino” privato per le mangiate estive da ostentare agli amici. Bisogna ricordare -così come scritto sul regolamento dell’operazione “Mare Sicuro” che la Capitaneria di porto avvia nel corso della bella stagione- che  “sulla spiaggia è severamente vietato l’accensione di qualsiasi fuoco” e che “per tale illecito è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa che va da 100 a 1.000 Euro”.

Certo è pur vero che molti fra gli avventori dei pic-nic serali a Tonnarella, dopo aver finito di cenare, ripuliscono il luogo che hanno utilizzato per la bisboccia. Ma bisogna anche capire come i rifiuti, a fine serata, siano riposti negli appositi mastelli della differenziata, visto che cassonetti per l’indifferenziata sono stati tolti nelle zone 1,2 e 3 della Città. Non vorremo che i sacchetti fossero gettati nelle diverse discariche abusive di rifiuti venutosi a creare con l’emergenza di questi giorni e da cittadini incivili che piuttosto che fare l’indifferenziata preferiscono gettare i rifiuti in maniera “tradizionale”.

Si potrebbe evitare questi illeciti nelle spiagge cittadine? Certo. Con un opportuna, intensa e continua attività di vigilanza e controllo da parte di tutte le forze dell’Ordine del territorio, Polizia municipale e Guardia Costiera compresa. Che fine hanno fatto i cartelli dell’Ufficio comunale Protezione Civile di Mazara, posti in strada sul transito di Tonnarella che ricordano che è vietato campeggiare, accendere fuochi (grill compresi) e abbandonare rifiuti in spiaggia. Eppure i controlli serali scarseggiano o sembrano inesistenti, così capita che proprio Tonnarella la sera si trasformi in una “terra di nessuno” dove si svolgono festini dentro e fuori le tende a base di droghe (vendute sul posto da piccoli spacciatori), gare di moto e, perfino, auto e vere “indianate” sui muretti che costeggiano il lungomare Fatamorgana.

Ma nessuno dei vari assessori o consiglieri comunali che risiedono d'estate a Tonnarella si accorge di questa situazione che dura da circa un mese? Francesco Mezzapelle

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