Mazara, dragaggio porto canale, entro fine febbraio partiranno i lavori. In corso lavori per pulizia “Colmata B”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Gennaio 2020 13:14
Mazara, dragaggio porto canale, entro fine febbraio partiranno i lavori. In corso lavori per pulizia “Colmata B”

Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina il sindaco Salvatore Quinci ha parlato dei tanto attesi lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo che, nonostante completati lo scorso novembre i lavori preliminari di rimozione di una decina di relitti all’interno dello stesso porto canale, ancora non partono. Il primo cittadino mazarese ha illustrato il crono-programma per l’avvio dei lavori di dragaggio. “Abbiamo completato la fase con il recupero dei relitti dopo che la Protezione civile ha trovato i fondi.

Al momento –ha spiegato Salvatore Quinci- si stanno effettuando lavori per la pulizia dell‘area circostante della Colmata B, diventata nel corso dell’ultimo decennio una discarica, dove andranno conferiti i fanghi del dragaggio. Abbiamo prima proceduto a rimuovere i rifiuti indifferenziati, i pneumatici, insomma tanti rifiuti speciali. La prossima settimana sarà completata la raccolta e smaltimento delle reti da pesca, che li sono stati scaricati incivilmente, anch’esse sono rifiuti speciali.

Ricordo che la Colmata B è un’area che seppur demaniale la cui responsabilità di bonifica è comunale. Infine si procederà, alla parte più complicata, cioè lo smaltimento degli sfabbricidi, rifiuti da lavori edili che andavano in discariche ad hoc,  e che per un decennio in maniera illegale sono stati scaricati lì e nessuno ha fatto niente. Considerata la grossa mole di sfabbricidi rinvenuta nell’area sarà un lavoro oneroso, probabilmente chiederemo un’integrazione di fondi al Commissario Croce per il conferimento di questo materiale in discarica.

Finite queste operazioni inizieranno i lavori di dragaggio, arriverà la draga. La prima fase vedrà l’utilizzo dei fanghi, quelli i cui esami positivi, per modellare la stessa Colmata B, poi gli altri fanghi prelevati dal porto canale saranno conferiti nelle vasche sistemate nella Colmata. Alla fine dell’operazione nella Colmata B saranno piantumati circa 3000 alberi, quindi, anche grazie al dragaggio, avremo recuperato l’area dopo un decennio di degrado. Pertanto presumo che a febbraio (“non ho ancora una data”) inizieranno i lavori di dragaggio; abbiamo atteso otto anni per questi lavori di dragaggio, la nostra amministrazione in otto mesi ha dato inizio ai lavori.

Porteremo a casa anche questo obiettivo”. Bisognerà quindi aspettare almeno un mese per l’inizio del tanto atteso dragaggio del Porto di Mazara del Vallo, ormai innavigabile da anni con conseguenze nefaste per comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate. Quello che una volta era il cuore pulsante della Città e dell’economia marinara oggi si trova in uno stato di degrado ed abbandono perché non dragato da 40 anni. La nuova Amministrazione Quinci è riuscita a stabilire una sinergia con il Governo regionale di Nello Musumeci (il quale però a dicembre del 2018 aveva annunciato proprio a Mazara del Vallo un finanziamento di 15 milioni di euro per un completo dragaggio del porto con il sistema “soil washing”) che ha portato a riprendere il progetto di escavazione la cui gara di appalto era stata espletata circa quattro anni fa.

Ovvio che ci si chieda il perché i lavori non fossero partiti durante l’Amministrazione Cristaldi che aveva iniziato l’iter; chissà forse problemi di carattere politico…? Adesso sembra che tutto sia pronto per l’inizio dei lavori di escavazione: i fanghi prelevati -come sottolineato dal sindaco Quinci- saranno conferiti in Colmata “B”, strano però che adesso alcuni ambientalisti (che in questi anni hanno osteggiato il progetto di conferimento nella Colmata dei fanghi) adesso invece tacciono.

I lavori di dragaggio del porto canale sono stati affidati sempre alla Ecol2000 di Messina, già vincitrice della suddetta gara di appalto. Ci chiediamo: basteranno i circa 800 mila euro (questi i soldi rimasti dal fondo originario di circa 2 milioni di euro dal quale però prelevate diverse somme per analisi fanghi, consulenze varie e lavori preliminari) per rendere buona parte del porto canale nuovamente navigabile e per portare benefici concreti agli operatori economici che ivi esercitano la loro attività? Francesco Mezzapelle

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