Mazara, considerazione del Centro Studi “La Voce” su gestione Comune

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Novembre 2016 09:44
Mazara, considerazione del Centro Studi “La Voce” su gestione Comune

Nell’aprile del 2014, il Centro Studi intervenne su un bando di gara, relativo alla gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione chiedendone, con una circostanziata relazione tecnico-giuridica, il ritiro immediato in autotutela.

Erano evidenti alcuni vulnus all’economia cittadina e forti motivi di illegittimità nella stesura del disciplinare di gara. In effetti evidenziammo che, alle condizioni e nei tempi previsti dal bando, solo una società avrebbe potuto partecipare e che la prevista durata trentennale della concessione era un non senso tecnico, per un settore, quello dell’illuminazione, in forte, continuo e promettente progresso. Consideravamo altresì ampiamente sottovalutati gli investimenti previsti dal disciplinare.Allora rispose per l’amministrazione, il RUP, con una lettera che conserviamo gelosamente, come esempio risibile di voler dare legittimità ad una operazione sostanzialmente illegittima.

Insomma, una controdeduzione irricevibile e pretestuosa. A quella manovra rispondemmo dando ulteriori elementi di valutazione anche per le vie brevi, nell’evidente tentativo di metter a disposizione dell’amministrazione e per il bene della città le competenze di cui i nostri associati sono portatori.

Dobbiamo riconoscere che la gara, ancorché non ritirata, come da noi sollecitato, fu di fatto bloccata.Evidentemente le nostre argomentazioni erano e restano ancora oggi “robuste” e, magari a denti serrati, condivisibili già all’epoca dagli apprendisti stregoni che si annidavano e continuano ad annidarsi fra le scrivanie dei funzionari e dei dirigenti del comune.

E’ cronaca nota che infine la gara è stata annullata e che con questo si è evitato un danno cospicuo ( all’epoca valutato nell’ordine massimo di 300.000€/anno) ai cittadini contribuenti, anche se purtroppo abbiamo perso oltre 2 anni di risparmi energetici. Siamo fiduciosi che la nota attenzione alla meritocrazia del nostro sindaco, eviti di corrispondere prebende e premi a quei funzionari responsabili di un errore così disastroso. Forse non c’e’ danno erariale da chiedere allo sprovveduto RUP, ma cosa succederebbe se una associazione consumatori si costituisse in una class action per richiedere il danno direttamente subito dai cittadini? In altre realtà ci si dice che la class action e’ stata avviata; sinceramente ci auguriamo che non sia vero (non ne abbiamo finora avuto conferma) e che Mazara non diventi il primo esempio di comune costretto al rimborso di tasse escusse non avendo ottemperato alle norme del buon padre di famiglia nel gestire i servizi.

Naturalmente la società esclusa ha fatto ricorso al TAR, che si è pronunciato la scorsa settimana rigettando il ricorso e la richiesta di oltre 4.000.000€ per danni, indennizzi e spese sostenute.Siamo orgogliosi che le nostre tesi, fatte proprie dal competente e determinato Avv. Epifanio Giglio, abbiano consentito questo successo che va ascritto all’amministrazione ma che va ad evidente beneficio della cittadinanza.

Vogliamo riportare un passaggio del comunicato del comune e confrontarlo con quanto avevamo scritto all’epoca. Giusto per evitare di rimanere nelle affermazioni generiche, come purtroppo avviene spesso nei comunicati stampa un po' malandrini del comune stesso.Dal comunicato stampa del 14 ottobre us. “omissis... Alla base della decisione del Comune di Mazara ....omissis... c’e’ stata una nuova valutazione, ritenuta pienamente legittima dal TAR, che si basa su due punti essenziali: la partecipazione di una sola impresa in violazione delle regole di concorrenza; l’eccessivo protrarsi del vincolo – 30 anni – che non consentirebbe per un periodo così lungo di avvalersi delle nuove tecnologie che comporterebbero risparmi per la collettività.

L’avevamo detto (e’ il caso di dirlo) nel lontano 5 maggio 2014, con una nostra raccomandata inviata al comune e regolarmente protocollata, visibile sul nostro sito.Così ci esprimevamo relativamente al rischi che una sola società partecipasse alla gara: “ nessun rilievo analitico del parco impianti e del loro stato funzionale ed energetico .....omissis....E’ evidente il rischio di favorire, pur non volendolo, chi ha gestito finora la rete che ne conosce a fondo le caratteristiche”. Sicuramente in buona fede, ma è ciò che è accaduto. E per quanto riguarda la durata sull’affidamento: “La durata dell’affidamento per un trentennio e’ inaccettabile, perché rischia di precludere la possibilità di beneficiare di una evoluzione tecnologica che l’illuminotecnica sta vivendo in questi anni e che perdurerà nei prossimi 5 – 10 anni.”

Siamo particolarmente orgogliosi che le nostre argomentazioni siano state fatte proprie dall’amministrazione, ribadite recentemente anche nel corso di una audizione dal sindaco e dall’Avv. Giglio dinanzi all’Anac, l’Autorita’ Nazionale Anticorruzione e suggellate da una sentenza del TAR.Siamo fieri di aver aiutato il sindaco ad argomentare a suo beneficio davanti all’Autorita’ guidata dal giudice Raffaele Cantone. Chiediamo solo che questo episodio serva a comprendere quello che ormai da molti mesi suggeriamo a Cristaldi: Onorevole, si circondi di gente politicamente e tecnicamente competente. Lei potrebbe avere una dimensione ben più alta di quella attuale: basta un po' di sano pragmatismo e la lucidità di riconoscere, negli errori passati, gli elementi di riflessione per una sana futura amministrazione.

Abbia coraggio e ne riceverà ampio e solerte giovamento. Ci ascolti, si liberi dei nani e delle ballerine (naturalmente metaforici) che la circondano e voli alto, come un politico di lungo corso come lei dovrebbe saper e poter fare. Ci lasci un segno di buon governo e i posteri si ricorderanno di lei, magari erigendo un busto in bronzo da allocare nella Piazza della Repubblica, ormai laboratorio di architettura avanzata ( o retro’?) e di esperimenti floreali un po arditi sulle palme whashington.Comunque, complimenti per essere uscito indenne dall’audizione Anac. Ce ne riconosca il merito, ancorché nel suo intimo.

Centro studi "La Voce"Presidente Girolamo Pipitone

12/11/2016{fshare}

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