Mazara, Centro Studi “La Voce”: “Il gettone di presenza non si tocca” ovvero “se questa è una classe dirigente”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Dicembre 2016 12:54
Mazara, Centro Studi “La Voce”: “Il gettone di presenza non si tocca” ovvero “se questa è una classe dirigente”

Una amara riflessione sui gettoni di presenza erogati ai consiglieri comunali .

Nonostante siamo nel terzo millennio, nonostante la globalizzazione, nonostante gli sconvolgimenti geopolitici degli ultimi anni, a Mazara sembra che l’orologio si sia fermato per sempre.

Una concezione del posto da consigliere comunale come soluzione per sopravvivere e’ non solo di bassissimo livello intellettuale, ma di microscopica dimensione etica. Vivere l’appartenenza al più alto consesso politico cittadino, il consiglio comunale , come greppia a cui sfamarsi da una atavica fame non di giustizia, come dovremmo pretendere da chi ha osato proporsi come nostro rappresentante, ma da prosaica fame di pubblico denaro, e’ mortificante e sa molto di pochezza intellettuale prima che morale.

Capiamo che emolumenti per €. 1.445,24 pari al 30% dell’indennità del Sindaco, massimo raggiungibile da uno stakanovista delle commissioni consiliari, possano rappresentare una mirabile soluzione per chi non ha altre fonti di reddito. Ma che i cittadini debbano pagare bellimbusti che riescono a riunirsi in più commissioni nella stessa giornata senza produrre uno straccio di idea, di pensiero strategico, di progetti per la città e’ diventata una prassi insopportabile.

Sono finiti i soldi e loro continuano a dividersi le spoglie rappresentate dai contributi dei cittadini, vessati e martoriati da balzelli da paese del terzo mondo. L’amministrazione ha colpe gravi per non aver saputo produrre alcuna idea sul modello di sviluppo economico e sociale di una città strangolata dalla crisi della marineria, ma siamo quasi propensi a essere indulgenti. Come si fa a governare una città con questo personale politico?

Giusto per dare una dimensione numerica alla nostra critica: per cinque anni, i furbetti delle commissioni possono sempre puntare al tetto massimo di indennità, anche indipendentemente dall’importo unitario del gettone di presenza ( sia esso di €. 95,00 illegittimamente corrisposto dal 2004 sino al 1 aprile 2016 – valore ammissibile €. 64,35 – o ridotto a €. 72,36 come deliberato in questi giorni ). A questi strateghi dell’accattonaggio, a questi disperati nullafacenti basta aumentare l’impegno (che rischia di essere fittizio) nelle commissioni, anche se inutili, per arrivare al 30% dell’indennità del Sindaco, quindi al massimo consentito.

In sintesi: la legge dice che non posso percepire più di 72,36 €/seduta? Basta accrescere il numero di commissioni anche solo visitate perché ritorni il numero magico di 1445,25 €, massimo consentito. . Se non fosse una tragedia, sarebbe da affidarsi alla sana ironia del Principe de Curtis, in arte Totò: “è la somma che fa il totale”. Da vergognarsi.

Dall’indagine ispettiva regionale, avviata a seguito della richiesta avanzata da questo Centro Studi e conclusasi il 30/08/2016, è emerso che

– al Comune di Mazara del Vallo non c’era un regolamento comunale, peraltro previsto dalla legge, che stabilisse i criteri di erogazione del gettone di presenza ed inoltre:

– il valore del gettone di presenza fissato nel 2004 era difforme al dettato della L.R. 30/2000 e al DPR 19/2001;

che il calcolo dell’importo odierno del gettone è stato ulteriormente modificato con la L.R. 23/2008 e L.R. 11/2015.Ai consiglieri comunali, sembrerebbe una mesta verità, non importano le leggi e neanche i regolamenti: loro hanno altri interessi.

E’ accaduto che siano assurti all’alto incarico di Consiglieri comunali anche studenti universitari, i quali appena eletti hanno interrotto gli studi e non importa se si trovano senza né arte né parte: hanno raggiunto il loro traguardo , ovvero avere uno stipendio. Nel frattempo si sono sposati e addirittura sono diventati papà; per questi consiglieri la riduzione del valore del gettone di presenza richiesta dall’ispettore regionale, secondo legge, e’ stata davvero una emergenza disastrosa. Questi peones che non ci rappresentano, privi di dignità morale, sono gli stessi che inveiscono contro chi ha portato alla luce le malversazioni perpetrate ai danni dei contribuenti. Ma come, vi siete serviti di mezzucci inqualificabili per arrotondare i vostri miseri guadagni e osate lamentarvi perché cittadini dall’alto senso civico hanno consentito con inchieste coraggiose l’interruzione di una pratica illegale?

A questa “Corte dei Miracoli” troviamo anche qualche Consigliere comunale che, costretto a chiudere l’attività di piccolo imprenditore per incapacità, fa affidamento sullo stipendio da Consigliere per sbarcare il lunario o addirittura cerca di arrangiarsi alla meglio bivaccando negli uffici comunali per racimolare piccoli incarichi.

Poi ci sono i più furbi, che sino al giorno prima dell’elezione erano disoccupati cronici e approfittando della L.R. 30/2000 si sono fatti assumere con l’alta qualifica di dirigente (vista la lunga esperienza da disoccupato che fa notoriamente curriculum) da società di famiglia, magari con sede nell’edificio dove risiedono. Conclusione: risultano essere dipendenti di azienda privata con diritto dell’azienda al rimborso per le giornate impegnate nello svolgimento delle mansioni di Consigliere comunale.

Tutto regolare? Certamente se il modello che abbiamo in mente e’ quello dei furbi, motore del mondo. Invitiamo i cittadini a riflettere e comprendere che sta a loro troncare questo squallido modello e pretendere che sia la competenza ad essere premiata. Federico II, quello “Stupor Mundi” che ha stupito anche il nostro amato Sindaco, aveva un modello alto della Cosa Pubblica, da affidare a persone competenti ed eticamente elevate. Sicuro di aver ben compreso questo semplice concetto nei suoi profondi studi sull’Imperatore, contemplativo Sindaco? Se si, lo metta in pratica, egregio Cristaldi, e si circondi di persone competenti e tronchi, con la sua nota autorevolezza morale, questo mercimonio della cosa pubblica, colpisca gli infingardi delle “commissioni”.

Lei che tutto può, possibile che non riesca a debellare questo morbo dei rimborsi? Ci dia evidenza del suo impegno e noi saremo ancora di piu’ suoi entusiasti sostenitori (le elezioni sono vicine).

Ritornando alla visita ispettiva, l’incaricato regionale dell’Assessorato alle Autonomie Locali ha riscontrato che il più elevato rimborso è stato liquidato al datore di lavoro della Consigliera-Segretaria del Partito Democratico: da luglio a dicembre 2014 €. 5.807,44. Da inserire nel Guinness dei Primati, come il “pani cunzatu” di oltre 800 metri che si e’ sviluppato lungo il centro storico di Mazara durante Blue Sea Land.

Chiudiamo con qualche chicca esilarante.

Abbiamo assistito al Consiglio comunale del 07/11/2016 che trattava la presa d’atto della chiusura dell’ispezione regionale inerente compensi ai Consiglieri comunali; dal tenore degli interventi di alcuni Consiglieri (ex disoccupati) abbiamo avuto l’impressione che erano stati colpiti, appunto, nei loro affetti più cari… “IL GETTONE DI PRESENZA”.

Tutti, dopo l’ispezione, hanno proposto di agganciare il gettone alla durata delle riunioni, ma nessuno ha parlato della produttività delle commissioni e della loro pubblica utilità.

Infine dalle risultanze ispettive si riscontra un elevato importo del gettone di presenza per una notevole quantità di sedute delle commissioni consiliari svolte in un lasso di tempo inferiore all’ora e che, oltre la sola approvazione del verbale della seduta precedente, mentre spesso non è stato discusso né approvato alcun altro argomento; sono stati liquidati gettoni di presenza finanche per le sedute andate deserte o per le sedute sciolte prima dell’inizio dei lavori.

“Ma mi faccia il piacere”, avrebbe chiosato a questo punto il portentoso Totò.

Centro Studi “La Voce”

Il Presidente

Girolamo Pipitone21/12/2016{fshare}

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