Alla fine, dopo tante tribolazioni, la fumata bianca è arrivata. Il Mazara Calcio si inscriverà al Campionato Regionale d’Eccellenza 2019/2020. La notizia era in circolazione dalle prime ore della mattinata. A compiere il passo decisivo è stato lo stesso presidente dimissionario Filippo Franzone, il quale avrebbe preso questa decisione dopo aver stretto i contatti con una nuova e tanto sognata da molti cordata di imprenditori mazaresi che ruota intorno a una delle maggiori figure di spicco dello sport locale, Dino Di Giovanni.
Già, Di Giovanni, proprio colui il quale avrebbe inizialmente pensato di ripartire dal campionato di Promozione con un nuovo titolo (forse viste le incertezze sul versante debiti trasmesse da quello appena lasciato da Franzone) proveniente dalla città di Salemi. A dar man forte a Di Giovanni sarà un gruppo di imprenditori che negli anni hanno dato voce alle potenzialità economiche e commerciali della città del Satiro provenienti da diversi settori come per esempio quello dell’edilizia e, soprattutto, della pesca.
Infatti, fra i nomi di rilievo, ci sarebbe anche quello di Asaro, armatore, di cui già attraverso questo sito si era parlato qualche mese fa, ma anche altre forze che hanno storicamente rappresentato il settore ittico. Il supporto è arrivato anche da parte dell’Amministrazione Comunale, con lo stesso primo cittadino Salvatore Quinci che si sarebbe occupato del "dossier Mazara Calcio" promuovendo la sinergia fra i rappresentanti della nuova cordata. Probabilmente, quello intorno a Di Giovanni e soci dovrebbe essere il gruppo che in questa stessa settimana, aveva detto “no” alla possibilità di un ritorno a capo della società del palermitano Modica.
Un passo fondamentale per il futuro dello “sport più bello del mondo” in riva al Mazaro, il quale ad un certo punto sembrava dover scomparire dal suo livello più alto e invece, a poco più di 24 ore dal gong per le iscrizioni al campionato 2019/2020, previsto per il 19 luglio alle 19:00, si ritrova intorno delle condizioni che, almeno sulla carta, gli offrono la possibilità di ripartire con qualche prospettiva positiva. Ancora tutto da delineare, come non poteva essere diversamente, il volto dello staff tecnico, che però, secondo rumors, potrebbe avere alla sua guida, per la quarta volta nella storia della società, Totò Brucculeri (vedi foto di copertina), allenatore dell’ultima promozione in Serie D, ma anche protagonista in negativo dell’annata che lo ha visto allontanato dalla panchina gialloblù dal presidente Franzone a metà campionato 2018/2019.
Interrogativi anche per quanto riguarda il settore giovanile, entità che in questi ultimi anni il calcio mazarese ha faticato ad avere dalla sua come realtà propria. Esempio da seguire, potrebbe essere quello dell’ Aurora Calcio, pilastro della formazione delle giovani leve del territorio, che da anni riscuote un importante successo a livello giovanile fornendo calciatori anche a livello professionistico e che ha ottenuto il diritto a disputare i campionati regionali. Le news sulla prima squadra della Città cambiano di fatto anche i piani che fino alla mattinata di oggi erano nella mente di Pino e Giampiero Giacalone, a capo della SC Mazarese, che ha appena presentato alla stampa il suo nuovo corso, dopo aver dato la propria disponibilità ad effettuare una richiesta di iscrizione al campionato di Promozione.
Il nuovo sodalizio giallorosso ripartirà dalla Prima Categoria con un progetto che riparte dallo zoccolo duro della formazione che ha raggiunto una salvezza importante lo scorso anno, un allenatore mazarese di origine e la possibilità di giocare la domenica anzichè sabato fra le novità della prossima stagione. In più, dalla parte dei "gamberi rossi" c’è la stessa Amministrazione Comunale che ha creato le condizioni affinchè intorno a Giacalone e soci possano esserci tutte le condizioni per mandare avanti senza ostacoli il proprio progetto.
Un nuovo spirito aleggia sopra la passione sportiva di tantissimi cuori mazaresi che adesso possono ancora credere in un futuro dalle buone prospettive, nella speranza che, il prossimo mese di dicembre, non ci si ritrovi ancora con in mano i cocci dell’ennesima stagione partita fra mille promesse per poi di colpo incenerire l’entusiasmo di tanti appassionati. Tommaso Ardagna
