Mazara Calcio, il Presidente Franzone e il figlio colpiti da Daspo. Cosa ne sarà della squadra?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Marzo 2019 12:04
Mazara Calcio, il Presidente Franzone e il figlio colpiti da Daspo. Cosa ne sarà della squadra?

Non c’è pace per il Mazara Calcio. Dopo gli ultimi risultati sportivi negativi e l’annunciato allontanamento di tutti i giocatori da parte della società al passo d’addio, emergono ulteriori due note negative a carico di due maggiori rappresentanti della dirigenza canarina: il presidente Filippo Franzone e il figlio Vittorio, entrambi colpiti da Daspo (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive) della durata di un anno. Il verdetto era stato emesso circa sei giorni fa, concomitante con le sanzioni simili nei confronti di un giocatore del Bruno Viviano Partanna (campionato di Seconda Categoria), al quale è stato inflitto un Daspo di due anni in quanto reo di aver colpito violentemente a fine partita l’allenatore del Bianco Arancio Petrosino; e all’addetto agli arbitri del Salemi 1930 F.c.

(campionato di Promozione) al quale è stato comminato l’allontanamento dalle manifestazioni sportive per ben 4 anni per aver aggredito il guardalinee sotto gli occhi dell’arbitro. Entrambe le sanzioni, riportate sul comunicato stampa pubblicato sul nostro sito. Rimanevano però due sanzioni da accertare e queste, dovrebbero riguardare proprio i due massimi dirigenti gialloblù a causa di un episodio verificatosi nell’intervallo della gara valida per la 25^ giornata del campionato regionale di Eccellenza fra il Mazara e il Geraci.

Secondo il Questore di Trapani, la pena riguarderebbe l’increscioso comportamento dei due dirigenti nei confronti del portiere del Geraci Gaetano Dolenti, per altro ex Mazara, che sarebbe stato aggredito al termine di un diverbio abbastanza infuocato avvenuto nell’intervallo della partita. Probabilmente, l’estremo difensore blaugrana sarebbe stato spintonato dopo lo scambio di frasi che avrebbero suscitato le ire del presidente Franzone e del figlio Vittorio. Soltanto l'intervento tempestivo delle forze di Polizia ha permesso di sedare gli animi e prevenire una rissa consentendo il rientro nello spogliatoio.

In merito ai fatti, lo stesso portiere Dolenti sarebbe stato sentito dagli uffici federali competenti di Caltanissetta dai quali sarebbe partita l’inchiesta e la succcessiva pesante sanzione nei confronti dei Franzone. Un’altra pagina nera, l’ennesima, che si apre sulla triste storia della stagione 2018/2019 per la società gialloblù, già in balìa di cattive acque dopo l’allontanamento di tutta la rosa al completo, che ha disputato le ultime gare di campionato, e così farà fino alla fine della stagione, con la formazione Juniores e sembra proprio non contare più sullo stesso Presidente Franzone, già ai margini e intenzionato più che mai ad abbandonare una barca che continua ad imbarcare acqua da tutte le parti.

Ad oggi, la squarda è affidata alla gestione di Vito Denaro, già Ds, e dei suoi colleghi dirigenti che stanno cercando di salvare il salvabile, in attesa di capire, per la prossima stagione, a chi affidare il titolo canarino. Al momento, il tunnel sembra davvero al di là da finire e non vi sono certezze sul volto che la società gialloblù avrà il prossimo anno. Alcune piste porterebbero all’interessamento di tale Matteo Asaro, imprenditore vicino al mondo della pesca; altre voci, quelle di Salvatore Calvanico, già presidente del Basket Mazara ai tempi della Serie C e che, proprio nella partita contro il Geraci, sarebbe stato avvistato allo stadio.

Ad oggi, però, il Mazara Calcio sembra avvolto da un velo di mistero che lascia nello sconcerto e nello sconforto molti appassionati, i quali appaiono sempre più rassegnati a non vedere mai un progetto sportivo che punti a far crescere l’immagine sociale di un'intera città. Tommaso Ardagna

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