Mazara, arrestato mazarese per coltivazione e produzione di marijuana

Redazione Prima Pagina Mazara
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09 Novembre 2017 11:07
Mazara, arrestato mazarese per coltivazione e produzione di marijuana

Mazara del Vallo – Nel pomeriggio di ieri, 08 Novembre 2017, personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo ha conseguito un ulteriore importante risultato operativo nella repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti.

Già da giorni il personale stava monitorando un’abitazione sita in questa Via Ugo La Malfa, all’interno della quale si riteneva avvenisse un’attività di coltivazione di sostanze stupefacenti.Al fine di dare riscontro all’ipotesi investigativa, nella primo pomeriggio di ieri è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo, in quanto ha permesso di rinvenire, all’interno di un locale adibito a lavanderia, una vera e propria serra all’interno della quale sono state rinvenute 10 piante di cannabis indica con fusto alto circa settanta centimetri ed un impianto di coltivazione molto sofisticato, con tutto l’occorrente per l’irrigazione, la concimazione, la ventilazione e l’irradiazione di calore delle piante.

Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti, altresì, due bilancini di precisione e un contenitore con all’interno 25 grammi circa di marijuana pronta per essere spacciata.Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro penale.Conseguentemente, SURIANO Riccardo, mazarese di anni 35 con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e di reati contro il patrimonio, proprietario dell’immobile, è stato arrestato nella flagranza dei reati di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ex art.

73, comma 4, del D.P.R. n. 309/1990.Completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, come disposto dal P.M. di turno, il soggetto è stata posto agli arresti domiciliari, presso la propria abitazione in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo.Una prima stima approssimativa ha condotto a ritenere che la sostanza stupefacente che sarebbe stata prodotta dalle sopra citate piante avrebbe potuto rendere, con lo spaccio al minuto, non meno di 5.000 euro di profitto.

Comunicato stampa9/11/2017{fshare}

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