Mazara, ancora emergenza rifiuti. Ma vi è anche l’emergenza lavoro per 80 operai della SRR. Domani vertice in Prefettura.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Marzo 2018 09:28
Mazara, ancora emergenza rifiuti. Ma vi è anche l’emergenza lavoro per 80 operai della SRR. Domani vertice in Prefettura.

Non accenna a placarsi la nuova emergenza rifiuti che attanaglia la Città di Mazara dove da alcuni giorni la spazzatura non viene raccolta. Così il sindaco Nicola Cristaldi è tornato a scrivere al Presidente della Regione ed agli Assessorati competenti in materia di rifiuti, indirizzando la nota anche al Prefetto ed al Dipartimento Igiene.

Con rammarico –ha scritto il primo cittadino mazarese- rappresentiamo la gravità della situazione igienico-sanitaria nel territorio di Mazara del Vallo per la mancata soluzione al problema relativo allo smaltimento dei rifiuti derivante dalla chiusura della discarica di Siculiana. Vale la pena evidenziare che ad oggi sono presenti 180 tonnellate di rifiuti giacenti per strada e 60 tonnellate sui mezzi relativi alla raccolta effettuata il 3 e 4 marzo scorso. L'impossibilità a smaltire la produzione giornaliera dei rifiuti cittadini determinerà una sicura emergenza igienico-sanitaria già a partire dalle prossime ore, con pericoli per la salute e l'ordine pubblico”.

Nella sua nota Cristaldi ha evidenziato: “non si può adottare nessun atto risolutivo di somma urgenza se non viene individuato dagli Organi competenti un sito idoneo a ricevere i nostri rifiuti”. Pertanto è tornato a chiedere “un provvedimento urgente che permetta al Comune di adottare tutte le misure per poter scaricare il prima possibile i rifiuti caricati sui mezzi e raccogliere i rifiuti giacenti per strada e che si producono quotidianamente”.

Se da un lato persiste questa nuova grave emergenza rifiuti per la quale lo stesso Sindaco ribadisce l’impossibilità di intervenire se non previo provvedimento della Regione, dall’altra sempre negli ultimi giorni si è venuta a creare una nuova emergenza lavoro (di questo però lo stesso primo cittadino mazarese non ne parla) per molti ex dipendenti mazaresi della Belice Ambiente già transitati nella Società Consortile SRR Trapani Sud, ma non distaccati, così come prevede la legge, presso la ditta vincitrice della maxi gara di appalto ARO per la gestione del servizio (settennale) di raccolta dei rifiuti urbani e speciali in città. (in copertina foto collage: 35 lavoratori SRR a riposo forzato e spazzatura per le vie delal Città) 

Infatti dopo l’affidamento della maxi gara, sia i 35 lavoratori che già da un anno assunti dalla SRR e già operanti con lo stesso gruppo della Tech Servizi (al quale il Comune di Mazara ha affidato la raccolta rifiuti attraverso l’adozione di alcune ordinanze urgenti e contingibili) che altri 45 lavoratori, anche loro ex Belice Ambiente, nell’imminenza di esser assunti dalla SRR, si aspettavano il distacco presso il raggruppamento guidato dalla Tech Servizi (ricordiamo che la stessa società di Siracusa qualche anno fa era stata una delle due ditte a richiedere il fallimento, poi decretato dal Tribunale di Sciacca, della Belice Ambiente SpA in per un credito di 300.000 euro).

Il raggruppamento della Tech Servizi (del quale fanno parte le già note Icos ed Ecoin), all’indomani dell’intrapresa del nuovo servizio di raccolta avrebbe assunto altri lavoratori ricorrendo ad un’agenzia di lavoro interinale e con la stipula pertanto di brevi contratti a tempo determinato. Da qui la protesta in questi giorni di ferie forzate da parte degli ex dipendenti mazaresi della Belice Ambiente, visto anche che gli altri loro colleghi delle altre città dell’Ato Tp2 adesso si trovano distaccati nelle ditte che svolgono la raccolta rifiuti nelle stesse città.

La stessa Tech Servizi avrebbe motivato la propria decisione con il fatto che ad oggi l’affidamento del maxi appalto non sarebbe ancora definitivo perchè, dopo che era stato presentato da parte dell’amministratore giudiziario delal Senesi Spa, il dott. Alessandro Giuffrida, un ricorso al TAR Marche per l’annullamento del predetto provvedimento interdittivo, si attende che il TAR affronti la vicenda. Infatti qualora fosse accolto tale ricorso l’esito del maxi appalto per la raccolta rifiuti nel territorio mazarese potrebbe essere nuovamente stravolto.

Pertanto permane l’incertezza sul proprio futuro lavorativo degli 80 lavoratori mazaresi che ad oggi si trovano a “riposo forzato”. Sono molto arrabbiati 35 lavoratori, attualmente a “riposo forzato”, che abbiamo incontrato questa mattina (vedi foto di copertina). “Ma come –si chiedono- adesso che finalmente siamo stati assunti dalla SRR a tempo indeterminato dovremmo forse licenziarci per potere lavorare con la Tech con un contratto da interinali?”. Gli stessi lavoratori hanno lamentato il silenzio del Comune di Mazara a cui fa capo l’ARO in merito alla vicenda.

A sostenere la causa di questi lavoratori, insieme ai sindacati, vi è il Commissario straordinario della stessa SRR Trapani Sud, Sonia Alfano la quale aveva proposto allo stessa Tech un distaccamento temporaneo per 30 giorni, fermo poi far decadere l’accordo a seguito di una decisione definitiva sulla questione da parte delle Prefetture di Fermo e Trapani. “La Tech -ha detto la Alfano- però dato precedenza ad una società interinale con la quale sta lavorando sul territorio Mazara ma il diritto acquisito per legge è quello dei lavoratori dell’ex Belice Ambiente.

Il Comune di Mazara deve far rispettare il bando attraverso il quale le ditte hanno concorso per l’aggiudicazione della gara ARO. Il Comune di Mazara non ha risposto alla pec urgente da me inviata anche alla Ditta e alla Prefettura. Pertanto chiediamo –ha ribadito il Commissario- che intervengano le autorità competenti. Ci sono responsabilità –ha concluso il Commissario regionale- che vanno avanti da due anni e che andrebbero perseguite. Bisogna far rispettare la legge, le gare ed il Piano d’Ambito che prevedeva il mantenimento del livello occupazionale dell’ex Belice ambiente”.

Al Commissario Alfano ha fatto eco anche il segretario provinciale della Uil Trasporti, Giorgio Macaddino, che ha preso una dura posizione, attraverso una nota (inviata anche alla Procura di Marsala), sulle presunte violazioni che sarebbero in atto nell’ambito del servizio di raccolta ed in particolare sulle clausole di salvaguardia inserite nel bando di gara”.

A seguito delle richieste dello stesso Commissario e dei Sindacati, e dopo un incontro con i lavoratori lo scorso 1 marzo, il Prefetto di Trapani, il dott. Darco Pellos ha convocato le diverse parti (SRR, Comune di Mazara, la Ditta, ed i Sindacati) per un vertice in prefettura che si terrà domani pomeriggio per fare il punto sulla questione rifiuti e lavoro a Mazara del Vallo. 

Francesco Mezzapelle

08-03-2018 10,00

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