Mazara, Amministrative 2019, Vito Torrente al lavoro: “Un grande progetto per la città con una squadra giovane ed esperta”. L’intervista.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Agosto 2018 13:26
Mazara, Amministrative 2019, Vito Torrente al lavoro: “Un grande progetto per la città con una squadra giovane ed esperta”. L’intervista.

La prossima primavera, nel maggio del 2019, la Città di Mazara del Vallo sarà chiamata ad eleggere il Sindaco ed il Consiglio comunale per il quinquennio 2019-2024. In città già da alcuni mesi si registrano movimenti ed incontri, seppur ancora non alla luce del sole, volti a delineare le coalizioni che dovrebbero esprimere i rispettivi candidati sindaci, ovviamente è ancora una situazione fluida e che certamente sarà influenzata dagli sviluppi e assetti politici nazionali e regionali. Dopo l’estate si comincerà a “fare sul serio”.

Nel frattempo siamo riusciti a “strappare” un’intervista ad un personaggio che ha segnato la storia politica, ma anche economica, della città in questi ultimi 20 anni, un protagonista anche in un recente passato della vita amministrativa. Parliamo di Vito Torrente (vedi in foto di copertina), già consigliere comunale, assessore ai lavori Pubblici in due diverse Amministrazioni (Vella e Macaddino), ha pure ricoperto il ruolo di assessore provinciale (Sport, Turismo e Spettacolo) e di consigliere provinciale.

Vito Torrente, Lei è stato candidato sindaco alle Amministrative del 2014 perdendo il ballottaggio contro il ricandidato Nicola Cristaldi, dopo quella esperienza si è registrato un suo lungo silenzio. “In verità non è stato un periodo di silenzio bensì di riflessione volta a capire come migliorare le condizioni di questa città che a me sembra silente, addormentata da tempo. Senza nulla togliere a questa amministrazione attuale ma certamente qualcosa va migliorata.

Forse si, mediaticamente sono stato in silenzio, ma un gruppo ha lavorato in questi anni anche nelle diverse elezioni che vi sono state nel frattempo”. Vuol dire che sta lavorando per un suo ritorno alla politica attiva?   “Siamo un gruppo formato da giovani e meno giovani per mettere in campo idee importanti senza però scadere nella critica o nelle accuse. Credo che un cambiamento possa arrivare con l’integrazione fra nuove idee e l’esperienza, servono le capacità indipendentemente dall’età.

Bisogna si eliminare il vecchio modo di fare politica ma non certamente l’esperienza che può essere di grande supporto alle nuove generazioni che si affacciano in politica”. Facendo un passo indietro, Lei si è chiesto come mai nel 2014 i mazaresi non hanno premiato la sua proposta amministrativa? Inizialmente partì molto favorito, cosa è successo nel corso di quella campagna elettorale? “Sono stato penalizzato dalla nuova legge elettorale e dal sistema di voto, si sono contate più di 4000 schede bianche per il voto del sindaco invece i nostri consiglieri votati.

Siamo stati premiati con circa 9.000 voti. Cristaldi è stato più bravo, da sindaco uscente ha fatto degli accordi per vincere. I poteri della Città, a livello politico ed economico, erano con Cristaldi. Si sono coalizzate forze diverse. Ho perso nonostante molti cittadini abbiano riconosciuto come da assessore ai lavori Pubblici con Vella e poi con Macaddino avevo contribuito a realizzare alcune importanti opere pubbliche, forse le ultime realizzate in Città”. Cosa serve per amministrare una Città come Mazara del Vallo? “Non serve solo essere bravi facendo promesse ma si deve cercare di far condividere ai cittadini i progetti presentati.

Serve maggiore comunicazione con i cittadini. Oggi vi è molto distacco fra il Palazzo e i cittadini; serve soprattutto la comunicazione diretta, il confronto continuo con le categorie produttive, a tutti i livelli. Bisogna iniziare dalle piccole cose” Ha ricevuto diverse critiche e accuse durante quella campagna elettorale “Non voglio alimentare questa vicenda, mi hanno amareggiato, adesso ci rido. Non accetto la sottocultura locale alimentata da invidie e cattiverie, di sorridere alle sfortune degli altri, soprattutto di chi fa impresa e rischia quotidianamente.

Lo dicevo in un recente incontro con degli artigiani: bisogna acquisire una nuova mentalità. Oggi dobbiamo andare avanti. Nessuno però può mettere in dubbio le opere fatte durante il mio assessorato, penso al sottopassaggio che collega il lungomare San Vito a via Castelvetrano, diverse strade, il depuratore comunale…” Come giudica l’attuale Amministrazione a livello di lavori pubblici? La Città inoltre manca ancora di un Piano Regolatore Generale “Vi sono importanti e diversi interrogativi.

Il PRG è un atto importante per lo sviluppo della Città, è un atto di natura politica e non averci messo mano dopo 30 anni è una grave perdita per la Città. Servono idee ma anche esperienze. Le difficoltà ad amministrare la Città ci sono, è innegabile ma serve progettualità”. Che sindaco serve a Mazara del Vallo nel prossimo quinquennio? “Non giudico mai quello che hanno fatto gli altri. Serve un lavoro di squadra mettendo in campo le giuste sinergie. In questi anni abbiamo perso finanziamenti importanti, a livello regionale e nazionale, per incapacità amministrativa.

Vi è però bisogno di tanta politica. Ma questa manca da un po’ in Città. Vi è bisogno di una squadra, di un sindaco che si sacrifichi, non di un accentratore, ma di una guida che coordini una squadra di professionisti. Abbiamo oggi avuto grandi comunicatori che però non hanno comunicato con la Città, seve un progetto fatto da persone che ha tanta voglia di lavorare per la Città”.  Quindi è mancata la politica con la P maiuscola? “Si. In questa città in questi anni è mancata la Politica che si occupasse di questioni importanti, di battaglie sociali a favore dello sviluppo e al tempo stesso della salvaguardia del territorio.

Oggi non c’è più questo. Pensiamo ad esempio alla sanità, al nuovo Ospedale di Mazara del Vallo. L’ex assessore regionale Massimo Russo aveva pensato di dotare l’ospedale Ajello di radioterapia, poi questa è andata a Trapani, questa è stata un’azione politica intrapresa ad alti livelli. Per non parlare del livello dello stesso ospedale: al di là della propaganda, non sarà quello che avevano promesso”. Quali sono le connotazioni e chi fa parte del suo progetto finalizzato alle Amministrative?    “E’ un progetto di centro-destra con molti giovani.

Ne fa parte anche Toni Scilla che in questi anni si è mosso bene in questo contesto politico. Bisogna fare progetti concreti, bisogna stimolare le aziende, anche quelle turistiche; io non vedo tutto questo turismo rispetto alle potenzialità del nostro territorio. Anche sulla pesca bisogna ricominciare a lavorare, con nuova cultura. Come gruppo politico abbiamo i giusti collegamenti regionali, con l’assessore alla Formazione Roberto La Galla che è molto presente, anche con gli assessori Ruggero Razza (Sanità) e Edy Bandiera (Agricoltura e Pesca); tutto ciò è merito della politica di centro destra; siamo legati al Governo regionale al quale portiamo proposte e idee per la nuova progettazione”. Avete individuato già un candidato sindaco? Potrebbe ricandidarsi Lei? “In questa fase non discutiamo sul nome; è importante in questo momento creare una forte coalizione, un progetto vincente serio e condivisibile per lo sviluppo della Città, riportare in alto l’orgoglio mazarese.

Stiamo lavorando con delle giuste intese per trovare e individuare una figura importante per garantire una coalizione, una figura condivisa, di esperienza. Ci sono altri personaggi che si stanno avvicinando, anche uomini fuori dal centro destra; vogliamo tutti insieme risvegliare questa città, a livello amministrativo ma anche imprenditoriale” Ci sono diversi problemi che attanagliano la Città, uno fra questi il problema dei rifiuti “Abbiamo perso un treno con la differenziata.

Con l’Amministrazione Macaddino quando Truglio era amministratore della Belice Ambiente la differenziata aveva raggiunto un buon livello, poi è stata azzerata. Ora si è ripartiti con la differenziata, bisogna però rieducare i cittadini e migliorare il servizio. Sono un imprenditore che da 40 anni ho sempre lavorato per creare economia e occupazione, dall’artigianato al sociale, ho sempre però guardato a modelli vincenti. Anche le Amministrazioni devono guardare ai modelli che provengono in altre realtà”. Lei lavora a stretto contatto con i suoi due figli, che rapporto ha con entrambi? “Il rapporto con i miei figli è molto bello e intenso.

Sono due ragazzi molto in gamba, sono complementari fra di loro. Paolo (33 anni) ama molto la politica anche a livello regionale e nazionale, credo che ancora non sia il tempo che scenda in campo in prima persona però è certamente molto promettente. Gianluca (31 anni) segue invece le nostre attività nel settore socio-assistenziale; è molto attivo e attento. Diciamo che noi tre ci integriamo, il fatto di essere ancora relativamente giovane mi permette di dialogare con loro alla pari, al di là del tradizionale rapporto fra padre e figli”. Vito Torrente, Lei ancora gioca a calcio, con gli amici.

Il calcio è una sua passione. Segue le vicende anche del Mazara Calcio? “Si, le seguo. Faccio i complimenti al gruppo dirigente che sta portando avanti il Mazara Calcio. Sottolineo però che le realtà imprenditoriali devono essere maggiormente entusiasmate per avvicinarsi a questa realtà, è importante pertanto il ruolo dell’Amministrazione comunale quale collante con le realtà produttive della Città”. Francesco Mezzapelle    

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