Mazara, 6 anni di proclami per il dragaggio del porto canale. Operatori portuali e marittimi in agitazione.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Marzo 2015 16:23
Mazara, 6 anni di proclami per il dragaggio del porto canale. Operatori portuali e marittimi in agitazione.

Lo scorso 22 gennaio l’Ammi- nistrazione Cristaldi annunciando l’ammoder- namento della banchina “Pammilo” del fiume Mazaro intervenne anche sui tanto attesi (ben 6 anni da quando il sindaco Nicola Cristaldi annunciò per la prima volta durante la campagna elettorale del 2009 il progetto di escavazione del porto canale) i lavori per rendere nuovamente navigabile il fiume Mazaro. Così si legge nella nota diramata dal comune lo scorso 22 gennaio:

“Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione e dragaggio del Porto Canale, destinato a diventare porto da imbarcazioni turistiche, il Sindaco Cristaldi osserva che “le polemiche nate intorno alla escavazione del porto sono prive di fondamento. Abbiamo ottenuto un grosso finanziamento per la pulitura del fondale, il CNR ha provveduto ad effettuare i campionamenti dei fanghi ed entro metà febbraio si terrà una conferenza di servizio tra Regione, Genio Civile, CNR e Comune per approvare il progetto definitivo a seguito della relazione sui fanghi realizzata dal Cnr ed avviare l’iter per l’indizione della gara d’appalto”.

Adesso pertanto ci chiediamo se quella conferenza di servizio vi è stata e quali esiti abbia avuto. Infatti non abbiamo più avuto notizie in merito al progetto di escavazione del porto canale. Torniamo a porci gli stessi interrogativi sollevati negli ultimi mesi: a che punto si trova la gara d’appalto per l’escavazione del porto canale attesa da circa cinque anni? Ultimata la fase progettuale dei lavori di riqualificazione e dragaggio del porto canale, ridotto ad una fogna (vedi foto n.1) ed innavigabile per buona parte, con il corredo delle analisi dei fanghi, inizieranno nel 2015 i lavori, primo stralcio esecutivo di circa 2 milioni di euro, per i lavori di ripristino dei fondali? Le analisi per una parte avrebbero dato riscontro positivo, mentre sarebbe risultata la presenza di materiale inquinante e tossico per un’altra parte.

Ciò potrebbe portare –torniamo a chiedere- ad una rimodulazione dei costi del progetto originario di escavazione del porto canale dove si registra spesso l’incagliamento di pescherecci (vedi foto n.2)? Saranno eliminati i diversi scarichi fognari (qualcuno all’interno anche di concessioni a privati) presenti lungo il porto canale?

Vorremmo davvero che l’Amministrazione comunale fornisse informazioni in merito alla cittadinanza e ciò senza innescare polemiche o attaccare chi giustamente si pone interrogativi perché aveva posto fiducia nella stessa compagine amministrativa per la soluzione dell’annosa questione. Non siamo certamente detrattori, o altro, la politica la lasciamo fare ad altri personaggi. Riceviamo richieste di informazioni in merito da parte di moltissimi cittadini e pertanto giriamo le domande a chi di competenza e che da anni ha promesso un intervento.

Nel frattempo gli operatori portuali sono in stato di agitazione. E' soprattutto in agitazione il comparto peschereccio che ha riportato diversi danni per migliaia di euro in questi anni a causa dei bassi fondali del porto canale dove si sono più volte incagliati i pescherecci per gare gasolio o entrare nei cantieri. Disagio anche per la cantieristica ed officine meccaniche che considerate le condizioni del porto non possono più ospitare pescherecci nostrani figuriamoci quelli che vengono da altri porti. Per non parlare dei diportisti che usufruiscono del porto canale.

Nei giorni scorsi ho fatto visita al porto canale di Fiumicino dove sono ormeggiati alcuni pescherecci (pochi rispetto a Mazara del Vallo) e che viene utilizzato dalla diportistica locale e non solo. Fiumicino ha un bel porto canale (vedi foto 3 e 4). Non sarà certamente caratteristica l'insenatura del comune lazianle ma è navigabile, ordinata e dotata di servizi, per non parlare della sicurezza dove le aree demaniali sono ben limitate e chiuse al parcheggio di auto e ai posteggiatori abusivi. Nelle due banchine del porto canale di Fiumicino vi sono bar, osterie, ristoranti. Inoltre dei ponti molto leggeri permettono ai cittadini e visitatori di passare da una parte all’altra.

Infine nello stesso porto canale vi sono pontili concessi alle diverse associazioni diportistiche ed a circoli velici. Voglio sottolineare: i pontili sono concessi e non intere aree demaniali chiuse, e rese proprietà privata attraverso cancelli automatici di enti che si definiscono morali. Mi chiedo: ma dalle nostre parti nessuno interviene per ripristinare la legalità ed i diritti dei cittadini? Alla politica ha fatto, e fa, comodo mantenere dei privilegi che possono ritornare utili in un momento elettorale, alla Regione ed al Comune lo sanno bene.

Francesco Mezzapelle

04-03-2015 17,15

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