Marausa, in fondo al mare numerosi frammenti di anfore. Si tratta di una nave oneraria

Redazione Prima Pagina Mazara
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21 Luglio 2020 13:26
Marausa, in fondo al mare numerosi frammenti di anfore. Si tratta di una nave oneraria

È una nave oneraria – e non punica come inizialmente detto - il relitto trovato a Marausa mercoledì scorso. Dopo l’intervento della Sopmare coordinato dal responsabile del gruppo subacqueo della Soprintendenza del mare Stefano Vinciguerra, erano stati prelevati tre reperti di frammenti di anfore per le necessarie indagini diagnostiche. Uno di questi frammenti presenta sull’orlo un’iscrizione, un altro porta incise due lettere A e F e il terzo è una porzione di anfora contrassegnata da un’incisione che ricorda una torre.

«I reperti prelevati dalla nave di Marausa, orli di anfora africana, sono attestabili alla tarda età imperiale – ha dichiarato la Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni – proseguiremo adesso le ricerche di questo relitto di cui si vede parte del fasciame e alcune ordinate, oltre numerosi frammenti di anfore». Sono proprio le anfore che fanno credere che il relitto sia una nave oneraria, cioè addetta ai trasporti commerciali. Le anfore, infatti, venivano utilizzate per il trasporto di alimenti.

Questo conferma, ancora di più, la presenza di un emporium come aveva ipotizzato Sebastiano Tusa al momento della scoperta del primo relitto di Marausa, recuperato a 500 metri di distanza ed oggi esposto al Baglio Anselmi di Marsala.

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