“La Voce”: “che fine hanno fatto i soldi versati in tanti anni alla Belice Ambiente ATO-TP2 in cambio di un pessimo servizio?”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Novembre 2015 14:50
“La Voce”: “che fine hanno fatto i soldi versati in tanti anni alla Belice Ambiente ATO-TP2 in cambio di un pessimo servizio?”

Un’ulteriore tegola si è abbattuta sugli operatori ecologici della Belice Ambiente ATO-TP2 a seguito di un ennesimo pignoramento, di oltre 1.200.000 €, predisposto dai creditori di Belice Ambiente sulle somme che il Comune di Mazara del Vallo deve a questa società. Ad oggi i dipendenti della Belice Ambiente attendono di essere pagati da 4 mesi e, se si continua con i pignoramenti, non si sa quando potranno ricevere le loro legittime spettanze.

Sembrerebbe quasi, se si volesse essere maligni (e la nostra associazione non indulge in facili dietrologie) che l’amministrazione volutamente ritardi i pagamenti in attesa di un pignoramento che non gli consenta di erogare il dovuto a Belice Ambiente. Sarebbe, ma noi lo escludiamo, un atteggiamento criminale nei riguardi di chi lavora duramente per tenere pulita la città delle Giare e delle Piastrelle d’arte. Da attendibili notizie il debito complessivo della Belice Ambiente si aggira sui 50 milioni di euro, frutto di una gestione scellerata, riconosciuta come tale anche nelle aule dei tribunali.

Ebbene, se tutti i creditori nel tempo ricorressero ad atti giudiziari, diventerebbe impossibile poter pagare i dipendenti chissà per quanti anni. Ma come è accaduto che una gestione, considerata dai sindaci soci VIRTUOSA, quella riferita a Truglio – Macaddino – Pompeo – Bonanno & Company abbia potuto accumulare tanti debiti, sebbene la legge imponga ai sindaci il pagamento dell’intero costo del servizio, anche al di là di quello pattuito a contratto?

C’è qualcosa che non funziona. Perché emergono tanti debiti se i comuni hanno pagato quanto dalla Belice Ambiente richiesto? Presumiamo pertanto che, oltre alle fatture false per € 13.766.316,00 messi in atto dalla coppia Truglio – Nicosia, già condannati dal Tribunale di Palermo, per riportare i bilanci in attivo, altri debiti siano venuti fuori in questi ultimi anni non compensabili con crediti iscritti a bilancio. La cittadinanza vuole sapere natura, origine e responsabilità relativamente a questi debiti poco chiari. Se così non fosse se, cioè, fosse tutto regolare e comprensibile, che se ne dia evidenza. I sindaci soci, dispiaciuti e compunti, dichiarano che, a causa dei pignoramenti, non possono pagare i lavoratori. Cosa se ne facciano i lavoratori del loro dispiacere, non riusciamo ad immaginarlo.

Sappiamo invece che la responsabilità di quello che sta succedendo è solo dei sindaci soci e loro delegati che si sono succeduti dal 2004 sino ad oggi. La smettano di chiedere una comprensione che non è dovuta! Gli onesti cittadini che nel tempo hanno pagato interamente le bollette della Belice Ambiente, richieste dalla Maggioli Tributi, società incaricata della riscossione con metodi almeno discutibili (quasi un’estorsione), chiedono ad alta voce chiarimenti sui debiti accumulati e sulla mancata azione di responsabilità nei confronti di quanti hanno causato tale disastro.

Lo chiedono:- ai sindaci soci che hanno amministrato e controllato;- alle varie procure competenti per territorio;- alla procura generale della Corte dei Conti;- ai rappresentanti le istituzioni;- ai revisori dei conti della Belice Ambiente;- a tutti i collegi dei revisori dei conti dei comuni soci;- ai sindacati;- alle associazioni dei consumatori.

Il presente articolo sarà fatto recapitare agli interessati sopra citati, sperando che si sveglino le coscienze e che si riesca a far rinascere la speranza in un futuro fatto di buona amministrazione e di competenze vere, colpendo i responsabili di un passato impresentabile e ingiurioso per le persone oneste.

Comunicato Centro Studi “La Voce”

11-11-2015 15,45

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