“La Residenza e Lo Spazio Pubblico”, una due giorni di studio sul centro storico di Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Marzo 2016 10:38
“La Residenza e Lo Spazio Pubblico”, una due giorni di studio sul centro storico di Mazara del Vallo

Si intitola “La residenza e lo spazio pubblico” la due giornate di studio che si si svolgeranno a Mazara nei giorni dell’11 e 12 marzo nei locali dell’auditorium Mario Caruso “Ex cinema Diana” (via Bagno) ed aventi come obiettivo il dialogo e il confronto tra studiosi e la comunità locale. L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione comunale, è organizzata dal Dipartimento di Architettura-Scuola Politecnica dell’Università di Palermo.

I lavori si apriranno l’11 marzo alle ore 10 con i saluti del sindaco Nicola Cristaldi, del Direttore del dipartimento Architettura prof. Andrea Sciascia, e del Coordinatore del corso di Studi in architettura LM4 prof. Vincenzo Melluso.

A seguire gli interventi sui temi:

-“Sulle Tracce di una ricerca tra continuità e discontinuità” (Proff. A.Sarro, G.F. Tuzzolino)

-“Mazara del Vallo, origini e trasformazioni” (Arch. Mario Tumbiolo)

-“La Casbah di Mazara dall’etnico all’esotico” (prof. Antonino Cusumano, dott.ssa Francesca Rizzo)

-“La Città Mediterranea” (prof. Adriana Sarro)

-“Nei luoghi di confine” (prof. Giovanni Francesco Tuzzolino)

Ecco quanto si legge nella presentazione dell’inziativa sul sito http://accademiaselinuntina.blogspot.it/:

“In continuità con il percorso che già da cinque anni abbiamo intrapreso sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione (Lampedusa, Agrigento, Palermo), si intende quest’anno ripercorrere temi e luoghi studiati a Palermo e Mazara ben ventisei anni fa nei corsi guidati dal Prof. Pasquale Culotta e ancora di grande attualità. Appare doveroso non soltanto fondare il nostro lavoro sulle basi scientifiche e culturali tracciate da Culotta (di cui quest’anno celebriamo il decennale della scomparsa), ma soprattutto offrire momenti didattici in cui opportunamente possa evidenziarsi la sua figura e il senso della sua ricerca che indubbiamente ha saputo anticipare temi cruciali per il nostro tempo attuale.

La ricerca continua il ragionamento sulla questione dell’accoglienza ed entra nel merito di un aspetto particolarmente importante: l’integrazione. Il Laboratorio si prefigge di adoperare il progetto di architettura per comprendere meglio il nuovo senso dell’abitare e il carattere dei luoghi, alla luce delle problematiche che si aprono intorno al tema della convivenza degli uomini di diversa cultura e di provenienze diverse all’interno della stessa città, a condividere spazi privati o collettivi.

Si lavorerà a Mazara del Vallo, una delle città più importanti e significative per quanto riguarda l’abitare interetnico e le forme di integrazione sociali e urbane, per molti versi esemplari e compiute. Se già nel 1990 Culotta aveva intuito la centralità strategica di Mazara, oggi appare quanto mai interessante non solo attualizzare alcuni di quei temi (la residenza, la moschea, gli edifici pubblici) tenendo conto delle condizioni contemporanee dei luoghi, ma provare a comprendere il senso dell’interazione sociale e della convivenza pacifica, le loro ricadute nell’identità dello spazio architettonico e nella definizione della forma urbana.

Alla luce delle complessità e delle contraddizioni (all’interno delle quali, si ritrovano tematiche e questioni di grande attualità per la città contemporanea), si propone di indagare i luoghi attraverso le potenzialità dell’abitare.

Il corso vuole studiare non solo le cause e gli effetti del fenomeno migratorio che si sta sviluppando sempre più anche in Europa, ma interpretare al meglio il senso dell’integrazione nello spazio urbano, la vocazione dei luoghi, ricercando la misura, i caratteri estetici e funzionali tali da verificare la compatibilità con la storia e le qualità formali del sito. Vuole elaborare, così, una strategia d’intervento che rimetta in gioco l’architettura e abbia come fine l’uomo e le necessità dell’abitare e, quindi, la riqualificazione architettonica”.

Francesco Mezzapelle

09-03-2016 11,30

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